Infopress Molfetta, centra l’obiettivo salvezza
VOLLEY
Anche la prossima stagione, per la terza volta consecutiva, l’Avis, denominata quest’anno per ragioni commerciali “Infopress Molfetta”, disputerà il torneo di B1, grazie ad una brillante salvezza conquistata nelle ultime giornate. Per la verità la società si aspettava qualcosa di più, ma per come si erano messe le cose nell’immediato avvio del girone di ritorno, l’ottavo posto conclusivo è un risultato importante. Il campionato appena concluso può definirsi di svolta, ossia il passaggio da una pallavolo così detta “familiare”, ad una che possa guardare verso obiettivi di prestigio puntando l’attenzione sui presupposti fondamentali: i settori giovanili e i bilanci.
Ma vediamo come si è snodato il torneo B1 conclusosi lo scorso 6 maggio.
Il campionato è partito bene, i 6 punti nelle prime 4 giornate facevano sperare a qualcosa di più di una semplice salvezza. Alla fine dell’andata erano 22 i punti conquistati, il che significava un inaspettato 6° posto. Purtroppo si è registrato anche il grave infortunio alla caviglia di Pino Minafra, che ha tenuto lontano dai campi di gioco l’esperto giocatore per gran parte del girone di ritorno. I guai per il team molfettese sono cominciati dalla sesta di ritorno, con la sconfitta al tie-break contro un mediocre Cetraro. Da quella giornata si sono contate ben 7 sconfitte consecutive, vediamo come.
Dopo Cetraro, le due sconfitte interne pur contro due signore squadre, “Vibo” e “Galatone”, sono sembrate una vera e propria resa. I vertici dell’Avis che nonostante i grossi sacrifici, in quei giorni si sono sentiti traditi da tutti, avevano tuonato: “Qui o si dà una svolta decisa al campionato oppure dolcemente retrocediamo”. Come spesso accade a farne le spese è stato il tecnico Gino Spaccavento, una scelta non indolore.
Il presidente Filippo Alessandrini in quei giorni affermò: “Gino è una figura storica della pallavolo molfettese, ma noi dobbiamo fare qualcosa. Restare così, è troppo pericoloso. Dobbiamo guadagnare fuori casa i punti salvezza, ma con l’ambiente e la mentalità che si è creata, si rischia di non far punti sia fuori che in casa”.
Sulla panchina molfettese arrivava così Giambattista Castagna, trentottenne tecnico napoletano con una gran voglia di riscatto, dopo la deludente esperienza con il Napoli. Una scelta azzeccata perché tra il coach e la squadra c’è stata subito intesa. I risultati però non sono stati immediati. Dopo le sconfitte con Castellana Cosenza il tecnico ha deciso di mescolare il sestetto. Mauro Leonati ha ripreso il suo naturale ruolo di opposto, Nicola Corradino non più panchinaro fisso e soprattutto la scelta di Tartaglia in cabina di regia al posto di Ficosecco.
I cambiamenti hanno mutato la fisionomia della squadra, anche perché il tecnico spesso, ha effettuato continui cambiamenti in corsa durante le gare, motivando così gli atleti. Le vittorie contro Pulsano, Aversa e Bari hanno consacrato gli aspetti positivi di una squadra rinvigorita che di slancio ha agguantato l’ottavo posto in classifica.
Il positivo epilogo della stagione ha ridato slancio ai dirigenti che hanno confermato il loro impegno per una società che si sta rinforzando: Filippo Alessandrini (presidente), Antonaci (vice presidente) e Palmiotto (d.g.). La prima mossa è stata la riconferma per il tecnico Castagna.
Gli obiettivi sono ambiziosi: puntare alle zone nobili della B1, rilanciare l’asse Molfetta - Giovinazzo per la creazione di un polo pallavolistico di alto profilo.
Francesco del Rosso