Imbrattata la sede del Partito Democratico a Molfetta: vandali o intimidazione politica?
MOLFETTA – Imbrattata la sede del Partito democratico di Molfetta (intimidazione politica nel generale clima del post fascismo che si respira in Italia, vedi il caso dei saluti romani ad Acca Larentia): «Oggi, alla riapertura della sede locale del Partito Democratico per la ripresa dell’attività politica dopo le festività natalizie, abbiamo rinvenuto come l’intera porta d’ingresso dei locali sia stata barbaramente imbrattata con della vernice nera – scrive il segretario del Pd locale, Alberto d’Amato -.
Non sappiamo ancora come interpretare questo gesto, se frutto di una bravata, dell’ennesimo gesto di arrogante barbarie di taluno, oppure se di una intimazione di matrice politica.
Ci siamo tempestivamente recati presso la locale Stazione dei Carabinieri per sporgere denuncia e ci auguriamo che presto gli autori siano individuati.
Ahinoi, non ci resta però che constatare come la città di Molfetta sia costretta a subire l’ennesimo episodio di vandalismo, deturpazione di luoghi di vita democratica.
Dopo i fatti di Capodanno, avvenuti per altro a poche centinaia di metri dalla nostra sede storica, il nostro 2024 comincia così.
A chi toccherà la prossima volta?».
Un brutto segnale di intolleranza verso un partito politico, che non può essere liquidato semplicemente come atto di vandalismo, ma va interpretato come un atto di squadrismo fascista? La situazione della violenza non può più essere tollerata a Molfetta: anche l’amministrazione comunale deve prendere decisamente le distanze da questi fenomeni che rischiano di avvelenare la convivenza civile e la tradizione democratica e antifascista della città.
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