Recupero Password
Il volo da diporto o sportivo al Panathlon di Molfetta
11 maggio 2010

MOLFETTA - Come si preannunciava, in effetti si è rivelata molto interessante e con la partecipazione di un pubblico numeroso la Conferenza dibattito organizzata dal Panathlon Club di Molfetta nella Sala Stampa Comunale di Palazzo Giovene su un tema affrontato per la prima volta dal Club service: Volo sportivo e turismo aereo.
Relatore della Conferenza è stato il Tenente Colonnello dell’Aeronautica Militare Dott. Giuseppe Casalino di Bisceglie, Vice Presidente della Federazione Italiana Volo Ultraleggero, con una quarantennale carriera durante la quale ha ricoperto numerosi e delicati incarichi direttivi negli Aeroporti di Brindisi, Gioia del Colle e Bari Palese ed inoltre ha fatto parte dello Stato Maggiore del Comando Multinazionale Interforze ad Herat in Afghanistan.
Dopo la presentazione di rito da parte del Presidente del Club Ins. Nicolò de Robertis, il Ten. Colonello Casalino avvalendosi di una serie di bellissime slide ha introdotto il pubblico molto attento nel fascinoso mondo delVolo da Diporto o Sportivo nato negli anni ’80 per soddisfare il desiderio di volare su macchine semplici.
È assai interessante – ha dichiarato il relatore - il fatto che questo fenomeno ha preso piede e si è sviluppato contemporaneamente tanto in Europa quanto in altri continenti, diffondendo un acronimo che è rimasto l’appellativo delle macchine volanti e che ha fatto rinverdire notevolmente l’Aviazione Amatoriale e dilettantistica: ULM (Ultra Light Motorized Aircraft).
Ad onor del vero e quale contributo dovuto alla forma più sublime del volo e cioè il Volo a Vela, i primi apparecchi erano sprovvisti di motore, prendendo forma dalla creazione dei coniugi ingegneri della NASA Gertrude e Francis Rogallo, che disegnarono un’ala flessibile per il ricovero dallo spazio delle navicelle Gemini.
L’ala Rogallo non ebbe nel mondo aerospaziale il successo che gli inventori si aspettavano, ma riuscì in ambiti assolutamente inaspettati ad essere promotrice di un mondo desideroso di grande sviluppo.
Gli apparecchi per il Volo da Diporto o Sportivo - ha proseguito Casalino – sono perciò suddivisi in due grandi famiglie, quella degli apparecchi sprovvisti di motore (meglio conosciuti come il “deltaplano” ed il “parapendio”) e quella degli apparecchi dotati di motore, ai quali il termine di “ultraleggeri” fa propriamente riferimento.
Dall’ala Rogallo, al Leonardino per arrivare ai giorni nostri a macchine assai più prestanti: certamente meno facilmente manutenibili di allora, ma con il pregio di poter garantire un’attività sportiva sempre più entusiasmante ed un “turismo aereo” che meriterebbe una maggiore diffusione.
L’anello debole della catena – ha concluso il Ten. Col. Casalino - rimane la carenza delle norme atte a facilitare lo sviluppo dell’attività di volo. Beninteso, non norme tecniche specifiche del settore, ma: norme edilizie: infatti senza Campi di Volo dotati di idonee strutture per il ricovero e la manutenzione degli apparecchi, rimane difficile che tali attività possano essere coltivate in sicurezza".

Nominativo  
Email  
Messaggio  
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""
Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2023
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet