Il tribunale del malato di Molfetta: ruolo e funzioni
Ormai i casi di malasanità sono, purtroppo, ben noti. È perciò necessario assumere una chiara presa di posizione per quanto accade negli ospedali, con la consapevolezza che i pazienti iniziano a perdere la fiducia nel sistema sanitario proprio per questi drammatici episodi. Sono stati questi gli argomenti trattati dalla prof.ssa Marta Pisani, presidente del Tribunale del malato di Molfetta, nella conferenza tenutasi all’Università Popolare Molfettese, con la collaborazione della dott.ssa Angela Leaci, dirigente sanitario degli ospedali di Corato, Molfetta e Terlizzi. Il Tribunale del malato, nato nel 1978 per tutelare i diritti dei cittadini, si articola in reti, come politica e scuola. Nasce ufficialmente da una carta europea del 2002 garantendo servizio sanitario nazionale per garantire alcuni diritti fondamentali, tra cui misure preventive (come essere curato), accesso alle strutture ospedaliere, informazione (ogni paziente deve avere tutte le informazioni da lui stesso richieste per qualsiasi evenienza), consenso (il paziente deve partecipare alle decisioni della sua salute), libera scelta (il paziente deve scegliere le sue procedure di cura), - rispetto degli standard di qualità (il paziente assicurato di certi standard medici ha il diritto di riceverli), sicurezza (il paziente deve sentirsi tranquillo nella struttura e durante qualsiasi tipo di operazione), innovazione (nel caso di innovazioni in campo medico, il paziente ha il diritto di usufruirne nel caso sia opportuno), evitare le sofferenze e i dolori non necessari (il paziente non deve essere sottoposto a cure dolore). Infine, il diritto a un trattamento personalizzato (il paziente può scegliere le modalità di cura), al reclamo (nel caso di disordini o di cure mancanti, il paziente deve far presente le mancanze) e al risarcimento (nel caso di cure non corrette di danni ad opera di terapie errate , il paziente ha diritto ad essere risarcito). Inoltre, il Tribunale ha anche un ruolo informativo, poiché fornisce informazioni sui servizi sanitari, quindi aiuta i cittadini nell’orientamento ai servizi socio-sanitari, spesso dislocati (come ticket e liste d’attesa). Questo, però, spesso non basta: la cittadinanza deve attivarsi e rivolgersi direttamente al Tribunale, dove non solo troverà un centro composto da attivisti (front-line) e da medici professionisti (back-office), ma potrà usufruire di una tutela legale.