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Il Sunia: ostruzionismo e ritardi dell’Iacp. Ma l’Istituto smentisce Parla Angelo Garofoli, rappresentante del sindacato degli inquilini
15 dicembre 1999

Alla cerimonia di scelta ed assegnazione dei 30 alloggi destinati alle fasce più deboli del nostro tessuto sociale, ha partecipato Angelo Garofoli, rappresentante del Sunia, il quale ci ha espresso tutta la sua soddisfazione per il raggiungimento di un importante obiettivo per il quale il sindacato degli assegnatari si è sempre battuto. “Sicuramente grossa soddisfazione specie in considerazione del fatto che molti degli assegnatari che hanno scelto oggi la casa, vivono in condizioni che non esito a definire pietose, ma finalmente tra una settimana al massimo avranno la consegna definitiva delle chiavi del loro nuovo appartamento. Bisogna sottolineare però che le solite prassi della burocrazia hanno rallentato molto il raggiungimento degli obiettivi finali ”. Ci sono quindi stati ritardi e disfunzioni? “Sì, purtroppo sì. Bisogna tener conto che le palazzine erano già state ultimate e consegnate dall’impresa che le ha costruite a febbraio scorso, ma solo oggi a distanza di tanti mesi le vediamo assegnate. Questo è avvenuto perché si è dovuta fare una verifica rigorosa dei requisiti di chi era in graduatoria, e questo inevitabilmente ha portato via del tempo. L’amministrazione comunale si è impegnata per accelerare questo procedimento, ma bisogna dire che da parte dello Iacp di Bari c’è stato un certo ostruzionismo che ha ritardato la consegna degli alloggi fino ad oggi: basti pensare che la cerimonia di scelta degli appartamenti svoltasi oggi, sarebbe dovuta avvenire già nell’agosto scorso, era tutto pronto, ma per ragioni che potremmo definire politiche l’Istituto di Bari ha ritardato questo processo”. I dirigenti dell’Istituto da noi avvicinati hanno smentito i motivi politici, sostenendo che si è trattato solo dei normali tempi burocratici e che tutte le fasi e i tempi fino all’assegnazione, sono stati concordati con gli amministratori comunali. Stessa procedura di collaborazione avverrà per la consegna. Comunque mi è sembrato ci fosse un clima di grosso entusiasmo tra gli assegnatari, un clima molto positivo. “Questo avviene sempre quando c’è l’assegnazione degli alloggi. Purtroppo i problemi cominceranno dopo. Noi logicamente ci auguriamo che in questo caso non si verifichi, ma spesso è accaduto in altre circostanze, che a distanza di qualche tempo si comincino a evidenziare delle imperfezioni negli appartamenti che vanno a determinare tutta una serie di disagi. Gli inquilini devono sapere che da questo momento in poi presumibilmente dovranno affrontare delle difficoltà e confrontarsi con un ente che non funziona tanto bene”. Per quanto riguarda il canone d’affitto, sulla base di quali elementi viene quantificato? “La legge regionale stabilisce che il canone sociale d’affitto viene calcolato sulla base dell’intero reddito imponibile (non al netto) del nucleo familiare. Ci sono sette livelli dal primo fino al settimo, determinati sulla base dei redditi. Un esempio: un anziano che ha una pensione fino a 10 milioni all’anno, paga un fitto fino a 25.000 lire al mese. In media, comunque, i fitti oscillano tra le 60.000 e le 100.000 lire”. Giu. Calv.
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