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Il sindaco Minervini: la sede dell'Asl deve essere Molfetta e non Giovinazzo
19 ottobre 2005

MOLFETTA - 19.10.2005 Il sindaco Tommaso Minervini, in una pausa delle consultazioni per la risoluzione della crisi amministrava, fa la voce grossa sulla questione dell'individuazione della nuova sede della Asl Ba/2. Quella stessa voce che non si può dire si sia fatta davvero sentire due anni fa, in occasione della pubblicazione del piano di riordino ospedaliero che ridimensionò drasticamente il nostro ospedale (nella foto). Durante la Conferenza dei sindaci della Asl Ba/2, svoltasi ieri, con all'ordine del giorno la pianificazione della salute nel territorio dei comuni della neo istituita Azienda sanitaria locale (Bitonto, Corato, Giovinazzo, Molfetta, Palo del Colle, Ruvo e Terlizzi), ma anche la questione della scelta della sede della Direzione generale, Giovinazzo ha avanzato la sua candidatura. Tommaso Minervini protesta, facendo sapere con un comunicato stampa: “Non accetterò logiche punitive, né politiche che penalizzino la comunità molfettese. Sono disponibile, invece, a ragionare in modo integrato, nel rispetto dei bisogni di prevenzione e cura della nostra comunità. Rigetterò con forza tentativi arroganti di imporre decisioni a maggioranza. Mi sembra più una ritorsione politica che un ragionamento istituzionale”. Il Sindaco motiva la richiesta di istituire la sede a Molfetta con il fatto che, tra le città della Asl Ba/2, la nostra è la più grande per il numero di strutture sanitarie e servizi offerti, quindi quella cui legittimamente spetta di ospitare questa sede. Mentre Giovinazzo “evidenzia tutti i limiti logici e funzionali, poiché è il comune meno dotato di strutture e servizi ospedalieri”, secondo quanto affermato dal comunicato stampa emesso per l'occasione. La posizione del Sindaco di Molfetta ha scatenato nella conferenza un livello di conflittualità tale da portare alla sospensione dell'incontro, rimandato infine ad altra data. Forse con la crisi politica in corso, il sindaco è risultato in qualche misura delegittimato o comunque indebolito nella sua posizione rispetto agli altri sindaci. Chissà, forse la sua soluzione potrà dar maggior forza alle ragioni del Sindaco e di Molfetta. Lella Salvemini
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