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Il Secolo dei Lumi a Molfetta lo studio scientifi co - IV parte
15 febbraio 2011

Uno dei primi insegnanti di fi sica della Scuola Tecnica fu Giovanni Antico di Leonardo (n. 1834); infatti, egli appose la sua fi rma alla fi ne dell’elenco degli strumenti del laboratorio di fi sica redatto nel 1868. Nel 1864 fondò a Molfetta con i sacerdoti don Girolamo Gadaleta (1827-1910) e con don Francesco Saverio Cucumazzo (n. 1835) una scuola tecnica privata; insegnava al I anno matematica e scienze fi siche, mentre al II anno elementi di chimica e storia naturale. In un’informazione chiesta dal Consiglio Provinciale Scolastico, l’Antico venne indicato come professore veterano di queste materie presso il Seminario Vescovile di Molfetta13. Dal 1869 non fi gura più tra gli insegnanti della Scuola Tecnica. Nel 1880 insegnò all’Istituto Tecnico di Trapani e nel 1883 risulta aver insegnato fi sica a Modica in provincia di Ragusa14. Diamo un elenco non esaustivo di chi a Molfetta si interessò o ebbe a che fare con le scienze o con l’insegnamento scientifi co: don Mauro Giuseppe Paloscia (1723-1777) versato in scienze fi siche e naturali; Corrado Pansini (1751-1800) laureato a Napoli in fi sica, chimica e scienze naturali; Felice Fiori (1785-1811) insegnò scienze fi siche e naturale in Germania; poi fu sindaco di Molfetta. Relativamente al Fiori abbiamo l’elenco dei testi facenti parte della sua biblioteca personale con cui egli approfondiva e si teneva aggiornato sulle materie scentifi - che. Diamo un elenco dei soli testi scientifi ci: Maschettini, Sulla coltivazioni delle olive; idem, Sulla rogna delle olive; idem, Sui trappeti feudali; idem, Sull’effi cacia del fuoco; Corrado, Filologia degli agrumi; Columelle, Agricoltura; Tringi, Agricoltura; de Lucretis, Sulle piantagioni; Vestè, Agricoltura; Cheff eid, Per il commercio di America; Comi, Commercio scientifi co; Turgioni-Iorsetti, Lezioni di agricoltura; Rozier, Corso di agricoltura; Guidi, Sulla semina del grano; Fabiani, Arte di fare il vino; 15 vol. di Memorie di agricoltura, varie annate di Giornali di agricoltura; Marschal, Agricoltura pratica; Memoria sull’alga marina; Discorsi agrari; Gagliardi, Catechismo agrario; idem, Vocabolario astronomico; Board, Sulla coltivazione della vite; Dizionario della coltivazione; Verna, Il medico italiano; Gravesond, Elementi fi sici; Celsi, Medicina; Iovenel, Clima italiano; idem, elemetrica; Poli, Fisica; Muschembro, Elementi fi sici; Brison, Elementi fi sici; Raccolta di memorie sopra il salnitro; Lomas, Trattato sopra le scienze; Regnaule, Trattamenti fi sisci; Iacquet, Elementi geometrici; Paolino, Dizionario fi sico; Iacobo Rohaulti, Trattato fi sico; Reminult, Origine della fi sica; Martino, Elementi di geometria; Istoria del terremoto del 1783; Principi di architettura civile; Varenii, Geografi a; Poli, Lezioni di geografi a; Cluvesio, Geografi a; Origini delle leggi, delle arti e delle scienze; Genovese, Elemento metafi sico15. Altri insegnanti di fi sica e scienze naturali furono i sacerdoti: don Vincenzo Mastropasqua, nel 1831 fu autorizzato a insegnare privatamente fi sica e matematica e don Michele Romanelli (1815-1882), da giovane studiò architettura e dal 1868 al 1886 insegnò, presso la Scuola Tecnica, nozioni di meccanica, scienze naturali e chimica. Nel 1867 fu aperto l’istituto del sacerdote don Giovanni Panunzio in Via V. Emanuele (ex Strada S.Gennaro), questi aveva acquisito una lunga esperienza nell’insegnamento di lettere e scienze nel Seminario Vescovile. Nell’istituto Panunzio il sacerdote don Nicola Mastropasqua (1838-1925), abilitatosi all’insegnamento a Roma nel 1886, teneva lezioni di scienze. Il prof. Girolamo Nisio di Francesco Saverio (1864-1934) fu autorizzato nel 1897 a insegnare storia e scienze naturali nei licei. Anche il sacerdote don Giuseppe de Luca insegnò fi sica alla Scuola Tecnica nel 1876 e 187716. Alcuni anni fa, presso il locale Liceo classico, si tenne una mostra della strumentazione scientifi ca in dotazione dell’istituto, proveniete dalla donazione del fondatore del Liceo, il sacerdote e arcidiacono don Giovanni Panunzio. Le macchine e gli strumenti esposti off rirono al visitatore oltre alla pura curiosità anche la percezione del tipo di insegnamento e di apprendimento che si off riva agli studenti.

Autore: Corrado Pappagallo
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