Il personale del reparto di ortopedia dell'ospedale di Molfetta: indignati per un commento di un forum che offende il nostro lavoro
MOLFETTA - Il personale del reparto di Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale “Don Tonino Bello” di Molfetta esprime la propria indignazione per un commento apparso su un forum on line.
Ecco la loro lettera: «Esprimere un proprio pensiero è cosa “buona e giusta”. Esprimere una critica è fondamentale soprattutto quando si tratta di una critica negativa in quanto aiuta a crescere e a migliorare.
Ma quando questa sfiora il limite invalicabile dell’insulto e della diffamazione allora non si può più tacere.
E non può tacere ed incassare la cattiva critica ricevuta il personale del reparto di Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale “Don Tonino Bello” di Molfetta che esercita quotidianamente il proprio lavoro cercando di svolgerlo con professionalità e dedizione, nonostante il periodo di crisi che è sotto gli occhi di tutti e che ha colpito anche il Servizio Sanitario Nazionale, come gran parte dei Servizi Sanitari europei, costretto a far quadrare i bilanci, ridurre la spesa, pur salvaguardando la salute dei pazienti.
Gli infermieri, particolarmente, esprimono la loro indignazione verso chi ha considerato il loro operato pari a “zero” definendo nulla l’organizzazione di un “reparto gestito malissimo e con del personale con poca voglia di lavorare!!”.
Simili affermazioni non possono essere ignorate quando hanno il sapore dell’ingiustizia. Perché chi è coinvolto in prima persona a svolgere il proprio lavoro sa molto bene cosa significhi lavorare ogni giorno cercando di far fronte a mille intoppi, mille difficoltà e dove molta parte del lavoro funziona bene perché basato sulla professionalità e su sani rapporti umani.
È vero anche che, ormai, con una tastiera e un mouse si diventa tutti saggi editorialisti ed opinionisti pronti a diffondere, pur non richiesti, giudizi su qualsiasi argomento: in questo caso in ambito sanitario. Un giudizio non si nega su nulla e nessuno. Ma è vero anche che non c’è l’obbligo di portare un giudizio su tutto e su tutti, a maggior ragione quando non si è propriamente sicuri dei fatti.
Sicuramente tanti sono i casi spiacevoli che spesso la cronaca riporta a proposito di malasanità ma non è a queste pagine che appartiene il lavoro svolto dal personale del reparto di Ortopedia e Traumatologia così ingiustamente giudicato che, al contrario svolge con coscienza, competenza e abnegazione una fra le attività umane più delicate, impegnative e complesse.
Chi con molta superficialità ha giudicato l’operato dell’intero reparto si ricordi che fare l’infermiere è di sicuro un lavoro faticoso e usurante, ma che di certo riserva la scoperta di incontri umani straordinari quella umanità che troppo facilmente viene accantonata e sopraffatta dalla calunnia e dalla meschinità, dalla iniquità e dalla maldicenza gratuita».