Il Liceo Classico di Molfetta, primo in provincia di Bari, secondo la Fondazione Agnelli
MOLFETTA - Significativo riconoscimento per il Liceo Classico di Molfetta da parte della Fondazione Giovanni Agnelli che ha creato uno strumento on chiamato Eduscopio.it per i ragazzi italiani e le loro famiglie che devono orientarsi nella scelta della scuola superiore puntando, va da sé, sulla migliore. La migliore ad una distanza ragionevole da casa: in pochi click, digitando il tipo di scuola e il Comune di residenza, si potrà sapere qual è.
Il programma «dà il voto» ai licei e agli istituti tecnici - cioè le scuole che mandano studenti all’università (i professionali non hanno questa vocazione come primaria) - in base ai risultati universitari del primo anno dei propri diplomati, contando sulla convinzione che, specie agli inizi, l’istruzione ricevuta a scuola abbia una significativa importanza sugli esiti. Naturalmente, i risultati - voti e crediti - vengono calibrati in modo tale da tener conto del diverso impegno richiesto dai diversi corsi di laurea.
E le scuole in provincia di Bari battono quelle del capoluogo.
Per quanto riguarda i licei classici, il Leonardo da Vinci di Molfetta è decisamente il primo con una valutazione pari a 79,02 su 100, seguito dal Majorana Laterza di Putignano con 78,63 e dal Cagnazzi di Altamura con 77,86. Male il famoso Orazio Flacco che si ferma a 77,53 voti.
Assai interessante la lettura completa dei dati, ben l’80% sugli studenti immatricolati che hanno frequentato il Classico a Molfetta mantengono la loro scelta e passano il primo anno, confrontato con il 71% degli altri licei sul territorio. Insomma, chi si è diplomato al Classico di Molfetta, come tanti studenti negli anni hanno riferito, è abituato a studiare, ha un metodo, è stato ben orientato nella scelta e va avanti come un treno. Lo conferma a caldo, Giorgio, maturità a luglio, iscritto ad Ingegneria: “Dal mio piccolo posso dire che nel confronto con ragazzi di altre realtà la differenza si sente, lo stampo che dà il nostro liceo è quello giusto: il margine di miglioramento è sicuramente ancora ampissimo, ma credo molto nel valore della nostra scuola e son contento che i risultati si vedano e siano oggettivi”.
Dalla indagine si scopre anche che l’area giuridico-politica è ancora assai gettonata, ma che gli studi scientifici sono ben presenti nelle scelte future degli alunni e anche che l’Università di Bari è frequentata dal 72% dei diplomati al “Leonardo da Vinci”, mentre solo il 18% che studia fuori sede.
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