Recupero Password
Il gruppo floricolo Ciccolella acquista due società olandesi e diventa il primo operatore europeo
06 ottobre 2007

MOLFETTA - Continuano le acquisizioni del Gruppo Ciccolella, società molfettese quotata in Borsa e leader nel settore delle rose. Ciccolella ha stipulato ad Amsterdam un contratto per l'acquisto dell'intero capitale sociale delle società olandesi non quotate Top Vastgoed Beheer B.V. e Fresh Discount B.V. (“Leliveld Group”). Il prezzo complessivo riconosciuto ai venditori (J. Leliveld Holding B.V., Ronaldus Sebastianus Maria Janmaat, Frank Paul Spring in 't Veld, P.J. van Splunteren Beheer B.V) è pari a 27,8 milioni di euro, con una componente variabile aggiuntiva, calcolata con riferimento all'EBITDA 2008, non superiore a 0,58 milioni di euro, da corrispondersi in parte alla firma del contratto, con saldo alla data di perfezionamento dell'operazione, e con pagamento dell'eventuale componente variabile aggiuntiva nel 2009. In data 5 ottobre 2007, Ciccolella ha stipulato, sempre ad Amsterdam, un contratto per l'acquisto dell'intero capitale sociale della società olandese non quotata Flower Plant Partners Holding B.V. (“Flower Plant Partners”). Il prezzo di acquisto riconosciuto al venditore (Stap voor Stap B.V.) è pari a 9,3 milioni di euro, con una componente variabile aggiuntiva, calcolata con riferimento all'EBIT 2008, non superiore a 6 milioni di euro. Il prezzo è corrisposto in parte alla firma del contratto, con saldo alla data di perfezionamento dell'operazione, e con pagamento dell'eventuale componente variabile aggiuntiva nel 2009. Leliveld Group è uno dei primi 3 operatori olandesi nel trading di fiori recisi e piante, focalizzato principalmente sulla distribuzione nel canale della GDO (grande distribuzione organizzata), con circa 700 dipendenti. Nell'esercizio 2006, Leliveld Group ha conseguito un fatturato complessivo di circa 167 milioni di euro, un EBITDA di 5,3 milioni di euro, un EBIT di 3,7 milioni di euro e si stima che il fatturato complessivo del 2007 possa attestarsi intorno ai 183 milioni di euro. La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2006 era negativa per 14,7 milioni di euro. Flower Plant Partners è tra i primi cinque operatori olandesi nel trading di piante e fiori recisi, focalizzato principalmente sulla distribuzione delle piante sul canale c.d. “cash & carry”, con circa 200 dipendenti. Nell'esercizio 2006, Flower Plant Partners ha conseguito un fatturato di circa 138 milioni di euro, un EBITDA di 2,0 milioni di euro, un EBIT di 1,4 milioni di euro e si stima che il fatturato del 2007 possa attestarsi intorno ai 154 milioni di euro. La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2006 era negativa per 14,4 milioni di euro. Entrambe le acquisizioni, per l'importo complessivo massimo di 43,7 milioni di euro, saranno finanziate con le disponibilità di cassa esistenti e, per la parte rimanente, utilizzando linee di credito rese disponibili per un importo fino a 135 milioni di euro da un pool di banche, di cui Unicredit è lead arranger. Il perfezionamento delle due acquisizioni, previsto entro il corrente anno, è condizionato, tra l'altro, alle autorizzazioni antitrust. Come previsto dall'art. 71 del Regolamento CONSOB 11971/99, entro 15 giorni dal perfezionamento delle acquisizioni sarà messo a disposizione del pubblico il relativo documento informativo. A seguito delle predette acquisizioni, si stima che il fatturato di Ciccolella possa crescere dai 120 milioni di euro (di cui 15 milioni relativi alla produzione e 105 milioni alla distribuzione), stimati al 31 dicembre 2007 per l'attuale perimetro societario, ai complessivi 465 milioni di euro (di cui 15 milioni relativi alla produzione e 450 milioni alla distribuzione), dato stimato pro forma al 31 dicembre 2007 post acquisizioni. “Le acquisizioni – ha commentato il presidente e amministratore delegato Corrado Ciccolella - costituiscono un'importante opportunità, in quanto ci consentono di rafforzare ulteriormente la posizione di Ciccolella nel mercato florovivaistico olandesee diventare il primo operatore europeo integrato nel settore della produzione e distribuzione di fiori e piante”. Queste acquisizioni sono l'ultimo elemento di un progetto industriale che ha visto le seguenti tappe principali: 1970 Avvio delle attività florovivaistiche da parte della famiglia Ciccolella in Puglia: Febbraio 2005: Accordo tra la F.lli Ciccolella S.p.A. ed Edison S.p.A. per la realizzazione e lo sfruttamento di impianti cogenerativi a Candela (FG) e Melfi (PZ) Marzo 2006: Acquisizione di n. 8.241.333 azioni (pari al 72,844 %) della società quotata Coats Cucirini S.p.A. da parte della Gruppo Ciccolella S.r.l. (“GC”, società integralmente posseduta dalla famiglia Ciccolella) Marzo 2006: La società quotata Coats Cucirini S.p.A. modifica il proprio oggetto sociale e denominazione in Ciccolella S.p.A. Giugno 2006 Offerta pubblica di acquisto totalitaria obbligatoria sulle residue azioni Ciccolella S.p.A., all'esito della quale GC possiede n. 8.745.496, pari 72,879% del capitale sociale, composto da 12.000.000 di azioni ex Coats Cucirini Settembre 2006: Conferimento delle attività della famiglia Ciccolella nel settore florovivaistico nella Ciccolella Holding S.p.A. (“CH”, attualmente integralmente posseduta dalla GC) Dicembre 2006 CH acquista l'intera partecipazione nella società Zurel Group B.V., uno dei principali trader olandesi di fiori recisi e piante, focalizzato principalmente sulla distribuzione all'ingrosso Marzo 2007: Aumento di capitale a pagamento di CH, di 85.989.897 milioni di euro, sottoscritto integralmente dalla famiglia Ciccolella, per il tramite della GC Giugno 2007: Concessione a CH di linee di credito per un importo fino a 135 milioni di euro, da parte di un pool di banche di cui Unicredit è lead arranger Luglio 2007: La società quotata Ciccollela S.p.A. delibera l'aumento di capitale, con esclusione del diritto di opzione, da liberarsi mediante conferimento della CH al valore complessivo di libro di 193.778.300,50 Agosto 2007: In data 8 agosto sono emesse n. 168.502.870 nuove azioni Ciccolella, al prezzo di euro 1,15 cadauna (pari al 93,352% del capitale sociale) che, sommate alle n. 8.524.896 azioni ex Coats Cucirini, portano GC a possedere complessivamente il 98,075% del capitale sociale di Ciccolella Ottobre 2007: Ciccolella acquista l'intero capitale di Leliveld Group e Flower Plant Partners, due dei principali trader di fiori recisi e piante, specializzati rispettivamente sul canale GDO e Cash & Carry Piano industriale 2007 – 2011 e dati previsionali al 31 dicembre 2007 Il mercato europeo dei fiori recisi e piante ha un valore di oltre 12 miliardi di euro, con un tasso di crescita stimato di circa il 3% annuo (Fonte: Flower Council of Holland). Si ritiene che il valore del mercato italiano sia di circa 1,8 miliardi di euro, di cui oltre il 20% importato dall'estero. Ciccolella è attualmente leader in Italia ed Europa nel settore della produzione di rose e anthurium. Con un'estensione di oltre 57 ettari di serre e una produzione annua (prevista nel 2007) di oltre 40 milioni di steli, Ciccolella è il primo produttore italiano di rose e anthurium con una quota di mercato italiano stimata per il 2007 in circa l'8% per le rose e circa il 24% per gli anthurium. Ciccolella, con l'advisor industriale A.T. Kearney, ha elaborato un business plan per il periodo 2007 – 2011, che non contempla l'acquisizione di Leliveld Group e Flower Plant Partners. Ciccolella elaborerà nei prossimi mesi un aggiornamento dell'attuale piano industriale, che terrà conto delle suddette acquisizioni. Le principali linee guida dell'attuale piano industriale si fondano su: - Ampliamento della produzione: Ciccolella prevede di incrementare significativamente la propria capacità produttiva passando dagli attuali 57 ettari di serre a oltre 220 ettari di serre, beneficiando dei vantaggi industriali derivanti dagli impianti cogenerativi oggetto del'accordo con Edison. - Ampliamento della distribuzione: La strategia di Ciccolella punta ad incrementare la quota di mercato in Europa con l'offerta di prodotto completa e di qualità, ampliando i canali complementari a quelli già presidiati. Ciccolella è entrata nel settore della distribuzione nel 2006, con l'acquisizione dell'olandese Zurel Group, focalizzata sul canale all'ingrosso dei fiori. Coerentemente con il piano di sviluppo, l'acquisizione di Leliveld Group e Flower Plant Partners, consente a Ciccolella di rilevare due dei principali trader di fiori recisi e piante, specializzati sui canali GDO e Cash & Carry, fino ad ora non presidiati. - Il miglioramento della struttura organizzativa: Ciccolella intende rafforzare la propria struttura organizzativa, con l'introduzione di nuove funzioni di gruppo. - Il riposizionamento del brand: Ciccolella intende focalizzare la propria strategia di comunicazione rafforzando la visibilità del marchio per riflettere la nuova identità di operatore internazionale integrato nel settore della produzione e distribuzione di fiori freschi recisi e piante. Nel periodo 2007-2011, l'attuale piano industriale persegue i seguenti obiettivi economici: - crescita media annua dei ricavi complessivi pari al 16,6% (di cui il 5,5% relativo alla produzione e il 11,1% relativo alla distribuzione); - investimenti complessivi per circa 200 milioni di euro, destinati principalmente alla realizzazione degli impianti serricoli. Il Piano industriale di Ciccolella può beneficiare dell'accordo stipulato nel 2005 tra F.lli Ciccolella S.p.A. (società azionista di GC) ed Edison in base al quale Edison fornirà l'energia termica derivante dal ciclo cogenerativo dei propri impianti termoelettrici in Candela (FG) e Melfi (PZ) alle serre che Ciccolella sta realizzando nelle aree contigue ai suddetti impianti. L'accordo, della durata di 20 anni, assicura a Ciccolella l'approvvigionamento dell'energia termica utilizzata per il riscaldamento delle serre e le consentirà di conseguire una riduzione dei costi totali di produzione di fiori e piante che si stima nell'ordine del 30%. Si prevede che le nuove serre di Melfi (già in funzione) e di Candela (parzialmente in funzione da luglio) beneficeranno dei vantaggi industriali derivanti dalla cogenerazione a partire dal 2008.
Autore:
Nominativo  
Email  
Messaggio  
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""
Il made in Italy e il caso Ciccolella di Enrico Cisnetto "Il Messaggero, La Sicilia, Il Gazzettino" domenica 7 ottobre 2007 La "scalata" italiana del settore florovivaistico Ha fatto bene Montezemolo ieri a Capri a citare Ciccolella come uno dei casi imprenditoriali di successo di cui l'Italia può vantarsi. Proprio venerdì il maggiore produttore italiano di fiori ha infatti annunciato di aver acquistato due gruppi olandesi, che si aggiungono ad una terza società già rilevata prima dell'estate, che operano sul mercato di Amsterdam, il più importante del mondo per il settore florovivaistico. Operazioni che gli hanno consentito, con un fatturato di poco inferiore al mezzo miliardo di euro, di assumere la leadership europea, anche grazie al fatto che Ciccolella è il primo operatore di grandi dimensioni che affianca alla produzione – in questo caso rose e anthurium, per un totale di 40 milioni di steli coltivati in 57 ettari di serre – anche l'intermediazione commerciale, e per di più su scala mondiale. Ma perchè proprio Ciccolella merita la citazione del presidente della Confindustria, visto che di aziende che fanno acquisizioni per fortuna ce ne sono diverse, anche se sempre meno? La risposta sta in due condizioni genetiche di quel gruppo e in tre scelte decisive che i suoi azionisti hanno deciso di fare. Le prime si riferiscono al fatto che è un gruppo meridionale – Molfetta, provincia di Bari – e che appartiene al settore agricolo. E non è facile, anzi è più unico che raro, che un'azienda agricola del Sud decida, e per di più in un colpo solo, di quotarsi in Borsa, di puntare sulla sua internazionalizzazione e di avviare una collaborazione industriale in un altro settore, nello specifico quello dell'energia, non come elemento di diversificazione del portafoglio ma come modalità per abbattere i propri costi di produzione. Vediamo queste scelte nel dettaglio. Ciccolella si è quotato attraverso l'ex Cucirini Cantoni Coats, acquisita priva dei suoi storici asset tessili ma ancora nel listino di Milano. E' una delle pochissime realtà meridionali, si contano sulle dita di una mano, e l'unico operatore agricolo mai sbarcati a piazza Affari. La quotazione non ha l'intento di far cassa o di mettere una pezza a conti traballanti, come spesso è accaduto, ma di finanziare lo sviluppo. Che nel caso di Ciccolella non poteva che essere l'ingresso in grande stile sul mercato di Amsterdam, dove operano una dozzina di grandi società di trading, di cui ora tre sono diventate italiane e insieme fanno il gruppo più forte al mondo. Ma Ciccolella non ha scelto il trading, dove peraltro i margini sono più bassi, per abbandonare la produzione. Anzi, ha programmato nel suo piano industriale 2007-2011 di quadruplicare le serre, arrivando a superare i 220 ettari, e ha puntato molto su un accordo con la Edison che consente di sviluppare le serre in terreni attigui alle centrali termoelettriche, in modo da poterne sfruttare l'energia cogenerativa, con conseguente abbattimento dei costi di produzione dei fiori fino al 30%. Insomma, stiamo parlando di una bellissima realtà imprenditoriale la cui storia dimostra che non mente il presidente di Confagri, Vecchioni, quando afferma che l'agricoltura italiana ha fatto straordinari passi avanti nel processo di modernizzazione e che nulla la separa più dall'industria propriamente intesa. E dimostra altresì che non è vero che al Sud non ci siano operatori economici “da copertina”, e che non è detto che per sfondare nel nostro Mezzogiorno serve necessariamente costruire “cattedrali nel deserto”. C'è solo da sperare nelle emulazioni.


Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2025
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet