Il Duomo romanico soffocato in un parcheggio
Mentre la Chiesa del Purgatorio si staglia, rinnovata, in pieno Corso Dante con la nuova illuminazione esterna, il Duomo soffoca tramutato in parcheggio. Uno spettacolo indecente. Eppure ci pareva essere considerato, da sempre, come uno dei gioielli della città, se non addirittura il simbolo di Molfetta, fonte di ispirazione per artisti locali e non, soggetto prediletto di novelli o esperti fotografi che, oramai, devono ricorrere alle tecnologie più sofisticate per cancellare il parco macchine che circonda la chiesa. Ancora la si ricorda bianca e luminosa subito dopo il recente restauro, tuttora lucente quando è illuminata dal sole nelle domeniche mattina, ma se poi si abbassa lo sguardo il tappeto scuro ai suoi piedi ne distrugge ogni bellezza. Per non parlare dell'esasperazione di arredo urbano: panchine, fioriere, alberelli che affollano un luogo che dovrebbe rimanere essenziale e arioso. Non ci si aspetta certo che gli abitanti della zona parcheggino sott'acqua o che si liberino delle auto dedicandosi alla vita in bicicletta, né che si faccia una pulizia selvaggia del luogo; ci pare assurdo, però, che il traffico dinnanzi al nostro “gioiello” sia così elevato nelle serate estive. A volte le soluzioni radicali non sono la soluzione più giusta, basta solo una ragionevole via di mezzo e un pizzico di buon senso.