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Il destino dell’ex senatore Azzollini di Molfetta, dopo le politiche: in bilico fra l’espulsione e un nuovo cambio di casacca
Antonio Azzollini e Carmela Minuto
04 marzo 2018

MOLFETTA – E’ arrivata l’ora del voto, gli italiani oggi scelgono chi li rappresenterà nel prossimo Parlamento. A Molfetta, la curiosità maggiore riguarda il centrodestra. Infatti, come “Quindici” aveva ipotizzato, il senatore uscente di Forza Italia, Antonio Azzollini, non è stato ricandidato. Al suo posto è stata scelta Carmela Minuto, sua compagna di coalizione di centrodestra, che di colpo è balzata al primo posto in Forza Italia. Insomma, un nuovo leader nascente.

La cosa non poteva non insospettire l’ormai ex senatore, il quale, non ha nascosto la sua delusione, non solo per la mancata candidatura, ma soprattutto per essere stato snobbato dal suo partito che, com’egli stesso ha dichiarato, non lo ha nemmeno informato. Insomma, buttato via come un ferro vecchio.

La politica, e Azzollini lo sa bene, gioca brutti scherzi e a volte bisogna saper perdere, ma il nostro ex sindaco non è persona da accettare una sconfitta, soprattutto da parte di chi non ritiene all’altezza della situazione, come ha subito detto ai suoi.

Hanno giocato a suo sfavore i tre fattori negativi che “Quindici” aveva elencato da tempo: le vicende giudiziarie nelle quali è penalmente coinvolto in modo pesante (porto di Molfetta e Divina provvidenza di Bisceglie); il suo tradimento al leader Berlusconi, lasciato per Alfano e la maggioranza a guida Pd; l’impoverimento del suo elettorato, come dimostrato dalle ultime elezioni amministrative con voti perduti e alleati passati sul fronte opposto, quello vincente, con Tommaso Minervini.

UN VOTO CONTRO IL SUO PARTITO.

Ecco perché Azzollini vorrebbe ripartire dal suo elettorato, perciò ha deciso di dare indicazioni di voto a favore della candidata al Senato del Movimento 5 Stelle. E questo gli servirà per contare i suoi fedelissimi, soprattutto se ci sarà una differenza di voti tra Camera e Senato fra i grillini. Così ha dato ordine al suo attuale servitore (al momento, essendo il soggetto un voltagabbana e un cambiacasacca di professione), al suo scudiero mercenario, di elogiare la candidata Angela Bruna Piarulli (definita di altissimo spessore) e di ridicolizzare senza pietà il suo ex padrone Silvio Berlusconi. Tant’è che gli stessi frequentatori della pagina facebook si meravigliano e chiedono: Come mai avete cambiato bandiera? Come mai fino a ieri osannavate Berlusconi e oggi lo ridicolizzate? Ma tant’è, la credibilità di certi profili facebook e dei personaggi che stanno dietro, è uguale allo zero. Una cosa è certa: Azzollini il gioco sporco lo lascia al suo cameriere, dietro il quale si nasconde, non avendo il coraggio di esporsi personalmente.

Non contento di ciò, dalla pagina facebook il solito “maggiordomo”, è arrivato ad attaccare perfino il mentore di Azzollini, l’ex presidente del Senato Renato Schifani, colpevole a suo parere di non aver difeso la candidatura di Antonio, per salvare la propria in Sicilia.

L’ex senatore, ormai, attribuisce i suoi guai agli altri, non rendendosi contro che sono proprio coloro che lo circondano, il “cerchio magico della Nutella”, come lo definisce “Quindici” e soprattutto le sue “pie” donne ad averlo mal consigliato, col risultato di avergli messo tutti contro, facendolo diventare intollerante, irascibile e tafazzista. Chi ha colpa del suo mal, pianga se stesso, ammoniva il Poeta. E ora che la caduta è verticale, in una parabola discendente senza fine che dura già da qualche anno, non serve dar la colpa agli altri.

LO SCENARIO FUTURO.

Come sempre, “Quindici” prova ad ipotizzare lo scenario futuro, con buona approssimazione di successo, com’è avvenuto altre volte (non siamo indovini, ma buoni osservatori: facciamo deduzioni politiche dai fatti): espulsione da Forza Italia ed emigrazione ad altra forza politica (è un esperto voltagabbana da sempre e ha sempre avuto il fiuto giusto al momento giusto nel suo interesse politico), che potrebbe essere, ad esempio, “Fratelli d’Italia” di Giorgia Meloni. E in questo percorso, potrebbe essere accompagnato dall’altro emarginato dal suo partito, l’Udc, quel Pino Amato che gli ha fatto finora da spalla e che sta cercando anch’egli una nuova casa, come ha dichiarato apertamente.

PRIMA IL RISULTATO ELETTORALE

Ma prima occorre attendere il risultato elettorale: se l’odiata Carmela Minuto, che in molti ambienti viene data per vincente (del resto i giovani di Forza Italia e alcuni consiglieri comunali ed elettori del partito di Berlusconi la sosterranno, rispettando le indicazioni dei vertici), dovesse farcela, allora la strada dell’abbandono diventerà obbligata. Mai Azzollini potrebbe accettare che la signora, scavalcandolo come è già avvenuto, diventi il nuovo leader del centrodestra a Molfetta.

Se la bella Carmela dovesse essere sconfitta, Azzollini potrebbe far notare ai vertici di Forza Italia che quella candidatura è stata un errore e sperare in nuove elezioni ravvicinate in caso di impossibilità di formare un governo. E così l’ex sindaco potrebbe riproporre la sua candidatura (anche perché, considerato il suo coinvolgimento in alcuni processi penali, gli farebbe comodo l’immunità e la solidarietà parlamentare, che l’hanno già salvato una volta) al Senato.

Infine c’è l’ipotesi dell’arca di Noè, il carrozzone come volete chiamarlo di Michele Emiliano, che imbarca tutti, soprattutto se provengono dal centrodestra. E sicuramente un posticino ci sarebbe anche per lui, accanto agli ex compagni di destra da Tammacco a Caputo.

DESTINO COMUNE CON GLI AMATO

L’Amato family, padre Pinuccio e figlio Robertino, si sono accodati alle sue scelte, non avendo altre prospettive al momento ed essendo in rotta col loro partito, avendo dichiarato di non appoggiare i candidati Udc, la lista “Noi con l’Italia” dell’alleanza di centrodestra di Berlusconi. E non c’è atto più grave che snobbare il proprio partito nel momento più importante della battaglia politica, quella elettorale. Del resto non c’è bisogno che i due smentiscano ciò che hanno apertamente dichiarato in un loro comunicato stampa.

Quale che sia il risultato elettorale, è destinato ad essere rivoluzionato lo scenario del centrodestra, con un ex senatore ridimensionato, e gli Amati in difficoltà.

Non dimentichiamo che gli italiani, e soprattutto i molfettesi, vanno sempre in soccorso del vincitore.

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