Il Comune di Molfetta al 24° anniversario della Moby Prince
MOLFETTA - Ricorre oggi il 24° anniversario della tragedia del Moby Prince, il traghetto che il 10 aprile del 1991 in seguito alla collisione nel porto di Livorno con la petroliera Agip Abruzzo, si incendiò trasformandosi in un'enorme bara galleggiante per 140 delle 141 persone a bordo. Fra loro 4 molfettesi: i motoristi Giovanni Abbattista (46 anni) e Natale Amato (53) e il personale di cucina Giuseppe de Gennaro (29) e Nicola Salvemini (36).
Alla cerimonia ufficiale ci sarà il gonfalone della città di Molfetta e in rappresentanza del sindaco e del consiglio comunale ci saranno i consiglieri Onofrio Pappagallo e Roberto La Grasta.
L'associazione 140 e il Comune di Livorno ogni anno invitano il comune di Molfetta alla commemorazione che prevede un incontro organizzato dal Comitato Moby Prince con i parlamentari della Commissione Trasporti del Senato, la funzione religiosa nel Duomo e il corteo dalla Piazza del municipio al porto per la deposizione del cuscino di rose del Presidente della Repubblica e corona di alloro, la lettura dei nomi delle vittime, e il lancio di rose in mare.
“La vita è un prezzo altissimo che i lavoratori del mare della nostra città hanno troppe volte pagato – commenta il sindaco di Molfetta Paola Natalicchio – Il più grave incidente della marineria civile italiana non ha ancora verità e giustizia. Tre processi e venti anni di indagini non hanno ancora credibilmente chiarito cosa accadde quella notte. Una vicenda simile a molte altre tragedie su cui nel nostro Paese c’è ancora una coltre di ombre da dissolvere. Pochi giorni fa, dopo 24 anni la commissione Lavori Pubblici del Senato ha dato il primo via libera, all’unanimità, per l’istituzione di una commissione d’inchiesta. Speriamo riesca a rendere giustizia alla storia e alle famiglie”.
Inoltre questa mattina il vicesindaco Bepi Maralfa e l’assessore alla cultura Betta Mongelli hanno partecipato al 70° anniversario dell'esplosione nel porto di Bari della nave Henderson, piroscafo americano carico di bombe d'aereo e di pericolosissimo materiale bellico, che a pochi giorni dalla conclusione definitiva della Seconda Guerra Mondiale provocò centinaia di vittime tra militari e civili, tra loro 17 molfettesi.