Il 14 Luglio, in prima serata, RAI1 trasmette il film “NEMICO PUBBLICO”. Girato alla fine degli anni novanta, interpretato da un cast di tutto rispetto: John Voight, Will Smith, Gene Hackman e diretto da Tony Scott. La trama narra dell’assassinio di un Deputato del Partito Repubblicano al Congresso U.S.A. che si oppone alla promulgazione di una legge sulla “necessità di mantenere, a scopo di intelligence per la N.S.A (National Security Agency), una rete molto invasiva di controllo del territorio, degli ambienti e dei cittadini Americani”. Chi “mandava” l’omicidio è esattamente un alto Funzionario (deviato) dell’Agenzia, legato a segmenti, anch’essi deviati, del Congresso medesimo, che auspicavano – già prima della tragedia dell’11 Settembre 2001 – un ferreo controllo di TUTTE LE ATTIVITA’ sul Territorio americano ed, avendone mezzi e capacità, su tutto il Pianeta (la famosa rete “ECHELON”).
Il film molto gradevole, almeno per me, la Rete dalla quale è stato diffuso, il “tempo” in cui è stato proposto, mi ha fatto riflettere, avendolo associato alla attuale situazione nel nostro Paese. Paese dove la Maggioranza di Governo sta “proponendo” il D.D.L. sulle intercettazioni a scopo investigativo che, da qualche anno sono diventate un supporto insostituibile per le indagini , sempre più frequenti su illeciti che vengono perpetrati anche in ambito politico, governativo, oltre che malavitoso (sembra che vi sia una sorta di fil rouge che collega ed intreccia il malaffare, ovunque esso sia presente).
Tra le altre cose il D.D.L. prevede di annullare la facoltà dei Mezzi di informazione di dare conto alla Cittadinanza di tutto quanto emerge dalle intercettazioni sugli illeciti, invocando la tutela della privacy, contro il diritto di chi lavora, paga le tasse, elegge quelli che governano e dai quali si aspetterebbe comportamenti consoni alla carica affidatagli, di essere informato sugli illeciti che taluni personaggi compiono nel pieno dei loro poteri.
Gli esempi sono sotto gli occhi di tutti coloro che hanno voglia di “esplorare” un mondo fatto di sordidi appetiti che non si fermano davanti a nulla! (frequentazioni ambigue, scandalo Protezione Civile, Terremoto d’Abruzzo, appalti pagati con pubblico denaro, nascita di “entità” con finalità molto discutibili – i famosi “quattro pensionati sfigati”, formazione di dossier calunniosi fatti per “rovinare” reputazioni, ed altre amenità che forse tutti conosciamo).
Ecco allora le mie sensazioni, assolutamente personali e ovviamente NON supportate da alcun dato a suffragio.
· Il film descrive, in termini invertiti, quello che sta accadendo recentemente da noi: nel film sarebbe l’Autorità governativa (N.S.A.), o almeno una sua parte supportata dal Congresso (una parte) che vorrebbe il monopolio dell’INFORMAZIONE, per uso suo proprio e senza controlli di sorta. Da noi invece è esattamente il contrario! E’ l’attuale Governo che, spinto dalla necessità di porre argine alla deriva civile e morale di tanti Membri del gabinetto, collusi a vario titolo con personaggi border line che comunque bazzicano le stanze del potere e condizionano, a suon di denaro, le decisioni da prendere, spinge per la limitazione di legge!. Per perseguire questo scopo, si ricorre anche a fornire dati non rispondenti al vero sul numero degli “intercettati”; come? Facendo, ad esempio, una grossolana commistione di termini come “cittadini intercettati” ed “utenze intercettate”. Il Governo parla di …milioni di cittadini (intercettati); le statistiche, fornite dalle stesse Società che hanno in appalto le procedure parlano di qualche decina di migliaia di utenze che, riportate a numero di cittadini, coinvolgono qualche migliaio di individui (è cosa risaputa che la stragrande maggioranza degli utenti di telefonia mobile, almeno in Italia, possiede più numeri di telefono :schede SIM).
· Poi c’è l’aspetto legato al divieto di pubblicazione di quanto intercettato, con sanzioni pesantissime in caso di violazione. Come scritto e descritto da molte fonti, anche della Maggioranza, questo divieto viene percepito come un gravissimo vulnus al diritto di informazione sancito dalla Costituzione. Non credo valgano di più le obiezioni di chi si appella ad un altro dettato della Costituzione che ha lo scopo di proteggere la privacy, perché comunque la pubblicazione di stralci di intercettazioni coinvolgenti Cittadini che nulla hanno a che fare con l’illecito sotto inchiesta, ma sono tirati in ballo, per caso, nelle intercettazioni, è punito da leggi severe esistenti, che ne vietano l’uso e che ne puniscono l’abuso, già oggi!
· La Rete che lo ha diffuso: è noto a tutti che l’attuale assetto del Servizio RAI è ormai “spartito” fra i diversi schieramenti politici (RAI1: P.d.L.; RAI2: Lega Nord; RAI tre: forse Opposizione). Io, e badate bene parlo a titolo assolutamente personale, ho trovato curioso che la Rete, per definizione “ammiraglia”, abbia riproposto – perché il film è stato già diffuso in altre reti ed in altre occasioni – in questo periodo particolare, nel quale l’iter parlamentare dell’approvazione della legge, sta avendo delle serie battute d’arresto, stante la palese incongruità della sua necessità, nei termini in cui viene proposta, e la ferma opposizione di Personalità e gente comune che sempre più si rendono conto dell’errore esiziale insito nella medesima legge; per non parlare degli Organismi internazionali che, pur emettendo pareri autorevoli, sono poco indicati nell’aver peso in questioni di politica interna italiana. Quello che trovo un po’ …curioso sarebbe dunque il periodo in cui una trama del genere – all’opposto di quel che si vuol fare – possa condizionare ed indurre molti a cambiare, ovvero formarsi, un’opinione in favore del D.D.L., e quindi sfaldare il muro eretto per modificare radicalmente le gravi conseguenze della promulgazione di un simile provvedimento.
· Il tempo: non si sa ancora se la Legge verrà approvata prima della pausa estiva. A detta anche dei Relatori della medesima, uno slittamento a Settembre, porterebbe il provvedimento su …”un binario morto” (mutuo un’espressione di Membri della Maggioranza), che la renderebbe inutile.
Quest’ultima possibilità, data la situazione generale italiana (nel nostro sfortunato Paese, abbiamo tre Regioni, di fatto in mano alla malavita – N’drangheta in Calabria, con ramificazioni praticamente planetarie e che è diventata la più potente organizzazione criminale. Mafia siciliana, Camorra napoletana – tutte queste organizzazioni con rapporti organici, più o meno accertati, con pubbliche amministrazioni, Ministeri, faccendieri, organismi pubblici dove vengono prese decisioni su attività che coinvolgono ingenti investimenti finanziari), e la continua scoperta di legami illeciti con la politica ed il potere, potrebbe arrecare danni incalcolabili al Governo in carica, che è soprattutto costituito da uomini a schiena diritta e capaci di sostenere senza ambiguità la carica assegnatagli dagli Elettori, ed anche agli altri schieramenti politici nelle cui fila si annidano, come la gramigna in un campo di grano, figure i cui comportamenti sarebbero al limite del Codice Penale.
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