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Il cinema e la realtà. Sospetta decisione della Rai di mettere in onda un film sulle intercettazioni
17 luglio 2010

Il 14 Luglio, in prima serata, RAI1 trasmette il film “NEMICO PUBBLICO”. Girato alla fine degli anni novanta, interpretato da un cast di tutto rispetto: John Voight, Will Smith, Gene Hackman e diretto da Tony Scott. La trama narra dell’assassinio di un Deputato del Partito Repubblicano al Congresso U.S.A. che si oppone alla promulgazione di una legge sulla “necessità di mantenere, a scopo di intelligence per la N.S.A (National Security Agency), una rete molto invasiva di controllo del territorio, degli ambienti e dei cittadini Americani”. Chi “mandava” l’omicidio è esattamente un alto Funzionario (deviato) dell’Agenzia, legato a segmenti, anch’essi deviati, del Congresso medesimo, che auspicavano – già prima della tragedia dell’11 Settembre 2001 – un ferreo controllo di TUTTE LE ATTIVITA’ sul Territorio americano ed, avendone mezzi e capacità, su tutto il Pianeta (la famosa rete “ECHELON”).

Il film molto gradevole, almeno per me, la Rete dalla quale è stato diffuso, il “tempo” in cui è stato proposto, mi ha fatto riflettere, avendolo associato alla attuale situazione nel nostro Paese. Paese dove la Maggioranza di Governo sta “proponendo” il D.D.L. sulle intercettazioni a scopo investigativo che, da qualche anno sono diventate un supporto insostituibile per le indagini , sempre più frequenti su illeciti che vengono perpetrati anche in ambito politico, governativo, oltre che malavitoso (sembra che vi sia una sorta di fil rouge che collega ed intreccia il malaffare, ovunque esso sia presente).
Tra le altre cose il D.D.L. prevede di annullare la facoltà dei Mezzi di informazione di dare conto alla Cittadinanza di tutto quanto emerge dalle intercettazioni sugli illeciti, invocando la tutela della privacy, contro il diritto di chi lavora, paga le tasse, elegge quelli che governano e dai quali si aspetterebbe comportamenti consoni alla carica affidatagli, di essere informato sugli illeciti che taluni personaggi compiono nel pieno dei loro poteri.
Gli esempi sono sotto gli occhi di tutti coloro che hanno voglia di “esplorare” un mondo fatto di sordidi appetiti che non si fermano davanti a nulla! (frequentazioni ambigue, scandalo Protezione Civile, Terremoto d’Abruzzo, appalti pagati con pubblico denaro, nascita di “entità” con finalità molto discutibili – i famosi “quattro pensionati sfigati”, formazione di dossier calunniosi fatti per “rovinare” reputazioni, ed altre amenità che forse tutti conosciamo).
 
Ecco allora le mie sensazioni, assolutamente personali e ovviamente NON supportate da alcun dato a suffragio.
·       Il film descrive, in termini invertiti, quello che sta accadendo recentemente da noi: nel film sarebbe l’Autorità governativa (N.S.A.), o almeno una sua parte supportata dal Congresso (una parte) che vorrebbe il monopolio dell’INFORMAZIONE, per uso suo proprio e senza controlli di sorta. Da noi invece è esattamente il contrario! E’ l’attuale Governo che, spinto dalla necessità di porre argine alla deriva civile e morale di tanti Membri del gabinetto, collusi a vario titolo con personaggi border line che comunque bazzicano le stanze del potere e condizionano, a suon di denaro, le decisioni da prendere, spinge per la limitazione di legge!. Per perseguire questo scopo, si ricorre anche a fornire dati non rispondenti al vero sul numero degli “intercettati”; come? Facendo, ad esempio, una grossolana commistione di termini come “cittadini intercettati” ed “utenze intercettate”. Il Governo parla di …milioni di cittadini (intercettati); le statistiche, fornite dalle stesse Società che hanno in appalto le procedure parlano di qualche decina di migliaia di utenze che, riportate a numero di cittadini, coinvolgono qualche migliaio di individui (è cosa risaputa che la stragrande maggioranza degli utenti di telefonia mobile, almeno in Italia, possiede più numeri di telefono :schede SIM).
·       Poi c’è l’aspetto legato al divieto di pubblicazione di quanto intercettato, con sanzioni pesantissime in caso di violazione. Come scritto e descritto da molte fonti, anche della Maggioranza, questo divieto viene percepito come un gravissimo vulnus al diritto di informazione sancito dalla Costituzione. Non credo valgano di più le obiezioni di chi si appella ad un altro dettato della Costituzione che ha lo scopo di proteggere la privacy, perché comunque la pubblicazione di stralci di intercettazioni coinvolgenti Cittadini che nulla hanno a che fare con l’illecito sotto inchiesta, ma sono tirati in ballo, per caso, nelle intercettazioni, è punito da leggi severe esistenti, che ne vietano l’uso e che ne puniscono l’abuso, già oggi!
·       La Rete che lo ha diffuso: è noto a tutti che l’attuale assetto del Servizio RAI  è ormai “spartito” fra i diversi schieramenti politici (RAI1: P.d.L.; RAI2: Lega Nord; RAI tre: forse Opposizione). Io, e badate bene parlo a titolo assolutamente personale, ho trovato curioso che la Rete, per definizione “ammiraglia”, abbia riproposto – perché il film è stato già diffuso in altre reti ed in altre occasioni – in questo periodo particolare, nel quale l’iter parlamentare dell’approvazione della legge, sta avendo delle serie battute d’arresto, stante la palese incongruità della sua necessità, nei termini in cui viene proposta,  e la ferma opposizione di Personalità e gente comune che sempre più si rendono conto dell’errore esiziale insito nella medesima legge; per non parlare degli Organismi internazionali che, pur emettendo pareri autorevoli, sono poco indicati nell’aver peso in questioni di politica interna italiana. Quello che trovo un po’ …curioso sarebbe dunque il periodo in cui una trama del genere – all’opposto di quel che si vuol fare – possa condizionare ed indurre molti a cambiare, ovvero formarsi, un’opinione in favore del D.D.L., e quindi sfaldare il muro eretto per modificare radicalmente le gravi conseguenze della promulgazione di un simile provvedimento.
·       Il tempo: non si sa ancora se la Legge verrà approvata prima della pausa estiva. A detta anche dei Relatori della medesima, uno slittamento a Settembre, porterebbe il provvedimento su …”un binario morto” (mutuo un’espressione di Membri della Maggioranza), che la renderebbe inutile.
 
Quest’ultima possibilità, data la situazione generale italiana (nel nostro sfortunato Paese, abbiamo tre Regioni, di fatto in mano alla malavita – N’drangheta in Calabria, con ramificazioni praticamente planetarie e che è diventata la più potente organizzazione criminale. Mafia siciliana, Camorra napoletana – tutte queste organizzazioni con rapporti organici, più o meno accertati, con pubbliche amministrazioni, Ministeri, faccendieri, organismi pubblici dove vengono prese decisioni su attività che coinvolgono ingenti investimenti finanziari), e la continua scoperta di legami illeciti con la politica ed il potere, potrebbe arrecare danni incalcolabili al Governo in carica, che è soprattutto costituito da uomini a schiena diritta e capaci di sostenere senza ambiguità la carica assegnatagli dagli Elettori, ed anche agli altri schieramenti politici nelle cui fila si annidano, come la gramigna in un campo di grano, figure i cui comportamenti sarebbero al limite del Codice Penale.
 
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Autore: Tommaso Gaudio
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Ho l'impressione che la confusione, la stiamo facendo tutti. Faccio un esempio. All'ultimo rifacimento e rinnovo della carta d'identità, documento di riconoscimento unico e inequivocabile, mi fu chiesto se non volevo fare risultare sul documento, la mia effettiva condizione di "coniugato". Chiesi il perchè; mi fu detto "per questione di privacy"!!!! Quale privacy del cavolo!! Qui nascondiamo le situazioni sociali e reali legali, e diamo corso "all'illegalità". Io sono coniugato, ho una moglie, mia moglie ha un marito che sono io, e abbiamo due figli che sono nostri figli. Un documento di riconoscimento è giusto che comprovi tutto questo. Cosa c'entra in tutto questo la privacy? Se invece un confessore mi chiede se sono in possesso di film porno, questo dovrebbe sconfinare nella privacy, perchè sono cavolacci miei. Il mio personalissimo privato appartiene solamente a me, e pretendo che nessuno ci metta dentro il naso, se non commetto reati presenti o futuri. Anche dei miei vizi privati e personali, non devo darne conto a "chicchessia". Il discorso cambia invece, se sono un personaggio pubblico e vengo additato come esempio al popolo: politico, amministratore, ecclesiastico, predicatore, padre, madre, ecc., ecc.. Il buon esempio e la vergogna dovrebbero prevalere. Le civiltà si sono formate tutte con delle regole sociali, etiche umane discusse e approvate dai più e a volte anche dai meno. Ridiscusse, cambiate e riapprovate, col trascorrere dei secoli e con i cambiamenti sociali avvenuti e ancora in avvenimento. Ho l'impressione che abbiamo fatto e facciamo ancora molta confusione per "partigianeria" e rendiconti personali e altro.

Nessuno mi ha ancora spiegato perché un qualsiasi cittadino, sia esso un politico oppure no, o comunque facente parte di una qualsiasi categoria... (non me ne frega niente, perché io guardo in primis ai diritti fondamentali dell'uomo!), debba essere sputtanato giornalisticamente, e indipendentemente dal giudizio su una sua ventuale responsabilità penale (che come ben sappiamo in Italia, nella migliore delle ipotesi giunge almeno dopo un decennio) su aspetti della sua vita privata, quali ad es. se ha l'amante, se predilige il corista del vaticano per suo vezzo personale, se sporadicamente frequenta la brasiliana tutto-fare, ecc., ecc. Insomma, signori, uno qualsiasi di noi, un bel dì, può vedersi spiaccicato in prima pagina, non per ni reati presuntamente commessi (il cui giudizio come già detto, viene dopo un decennio, ad andar bene...), ma per le proprie (scusatemi la rudezza), CORNA!!! Io una teoria, in materia ce l'ho, e i dati mi dimostrano che così è! Certa Magistratura, conscia dei ritardi della macchina giudiziaria, delle lentezze, dei burocraticismi, e forse anche delle proprie inefficenze... predilige immediatamente una "sentenza mediatiaca", ben sapendo che il frutto delle indagini, spesso si disperde, si diluisce e si vanifica (per le cose anzidette), con il passare degli anni! Non a caso, tutte le fughe di notizie, meglio, le indagini (quando svolte seriamente da altre procure), sulle fughe di notizie, in violazione del segreto istruttorio, portano sempre in un'unica direzione. Non parliamo poi del fatto che, anche quando non ci sono estremi di rilevanza penale, la distruzione della persona, viene scinetemente perseguita, forse anche per vendetta di chi era convinto che quella persona fosse colpevole e non è riuscito a dimostrarlo.
Caro Alba, Nel tuo commento fai un pò di confusione, permettimi la libertà, fra una mia frase che "sembra" non prestarsi ad alcun equivoco: ...l'attuale Governo che, spinto dalla necessità di porre argine... e la mia constatazione che i diritti alla "privacy" vanno salvaguardati ed al prorposito, GIA' esistono strumenti per questa salvaguardia. Mi spiego. Non so tu , ma io sono dell'opinione che, discutere ancora di "privacy" nel caso degli ultimi eventi capitati ad alcuni uomini politici e non ma che comunque sono vicini alle ...stanze del potere, ed a volte ne condizionano le decisioni, sia fuori luogo: Cosentino, Scajola, Marrazzo, la Criccadella Protezione civile, i "quattro pensionati sfigati" (fra i quali giganteggia il "povero" Flavio Carboni, di infelice memoria), Tedesco, Brancher, ecc., docent. Come ho affermato altre volte, non amo il "nodo scorsoio", tuttavia, annoto che, in alcuni casi, l'erba cattiva rinasce sempre più invasiva e cattiva, se non viene estirpata con la radice. Per quel che attiene la "coloritura politica" anche su questioni di etica, di razionalità e moralità quali quelle che citi, e riferendomi anche alla tua invocazione della "legislazione internazionale", ti chiedo, se da noi usassimo meno la morale "corrente" (cattolica, se vuoi) ed un pò più la morale (e basta), ci renderemmo conto che in altri Paesi (senza la Cattolicità che viene azionata come un interruttore "on - off", e non come un moderatore/modulatore di sentimenti, come penso dovrebbe essere), la situazione su certi temi è molto meno STRUMENTALIZZATA e gestita nell'ambito dei DIRITTI di ciascuno. Eppoi, abbiamo una Costituzione concepita da alcuni Uomini che, vissuto l'estremo dramma, decidono di mettere le Genti a riparo da altri drammi forse ancora più gravi: ebbene, ragioniamo un pò su di essa, anche modificandone, ovvero modernizzandone alcuni tratti, nell'interesse di TUTTI e non di alcuni. Un saluto.


Il buon Gaudio ci intrattiene su un tema che si presta a valutazioni partigiane. Eppure l'importanza dello stesso: rapporto tra privacy e diritto alle informazioni dovrebbe suggerire meno partigianeria e maggiore capacità di ascolto di tutte le tesi: sia di quelle che fanno della privacy il diritto fondamentale della PERSONA, sia di quelle che fanno delle informazioni il diritto fondamentale della COLLETTIVITA'. Troppi partigiani in giro e, troppi dietrologi. Non si è sottratto neppure il buon Gaudio quando afferma che: "..Da noi invece è esattamente il contrario! E' l'attuale Governo che, spinto dalla necessità di porre argine alla deriva civile e morale di tanti Membri del gabinetto...." E' evidente che in questi termini la discussione non verte più sui diritti fondamentali ma sulla politica e sullo scontro maggioranza e opposizione. Del resto siamo riusciti a dare coloritura politica anche a diritti FONDAMENTALISSIMI della persona: dalla procreazione (assistita) alla morte (assistita) e, nel contempo a non dare alcuna importanza al dibattito che coinvolge l'intera comunità internazionale sui temi della tutela della privacy nell'era di Google, Facebook, Twitter, ecc. Altro che partigiani della libertà….Stiamo ancora una volta dimostrando all'intera comunità internazionale di essere semplicemente degli “ortolani” di piccolissimi orticelli. Una riprova?: Nel nostro Paese ci stiamo ancora dividendo se sia politicamente corretto “sanzionare” o meno l'editore ed il giornalista responsabili di pubblicazioni di pezzi e brani di registrazioni di indagine per le quali la Magistratura ne ha ordinato la distruzione!!!! Chi si fa un giro per verificare la legislazione Internazionale in vigore nei paesi a maggio tasso di democrazia e libertà???

PARTE 1.-A mio modesto avviso e parere, non esiste nessuna “sospetta decisione” della Rai………… .” Tutto fa parte integrale del gioco al “massacro” televisivo, programmi a doppio gioco rendendo falsamente protagonisti gli stessi spettatori, inducendoli alle telefonate finali per decidere le finalità del caso, già decise a tempo debito: un massacro da macelleria popolare. Programmi ben studiati a tavolino per “spettacolarizzare” i dolori, le drammatiche vicissitudini della vita umana, quelle situazioni dolorose che invece, meriterebbero un rispetto ossequioso e un rispettoso silenzio, subito dopo aver dato la notizia. Invece tutto si trascina su di un falso binario di pietà umana, in balia di turpiloqui a volte spaventosamente scurrili: il tutto guidato da personaggi equivoci i quali da molti anni, hanno carpito la fiducia e la buona fede degli spettatori “creduloni” e “infantili”, perché male informati e convinti che il personaggio preferito sia un guru della verità. Poi viene tutto catapultato in altre trasmissioni con diversi personaggi sempre equivoci, i quali fanno leva sull'emotività del momento suscitato dall'avvenimento tragico , moralizzando l'avvenuta spettacolarizzazione dolorosa, con opinioni contrastate e combattute ad alta voce e a volte con scurrilità a dir poco indecenti. Il tutto condito con lunghe pause pubblicitarie, la vera meta e il solo traguardo del programma. Gli ascolti salgono alle stelle, e tutto è stato massacrato nella macelleria popolare. Tutti protagonisti, narcisisti e feticisti. Al suo” NEMICO PUBBLICO” antepongo il film “QUINTO POTERE” perché è più “vecchio” (1976) e perché da qui si parte, per poi giungere alle situazioni contemporanee che ci affliggono.(.....rimando alla 2 Parte)


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