Il cibo come medicina, un seminario del Rotary Club Molfetta e dell'Associazione Eirène
MOLFETTA - L’Associazione Eirène e il Rotary Club Molfetta in collaborazione con la Farmacia Grillo hanno promosso il seminario “Il cibo come medicina”, svoltosi nell’auditorium della parrocchia Madonna della Pace di Molfetta. Dopo l’intervento di apertura del presidente dell’Associazione Lucia Sgherza e del generale Dante Angrisani (presidente del Rotary Club Molfetta), la parola è passata al dott. Nicola Natalicchio, farmacista nonché moderatore del convegno.
L’attenzione è stata subito focalizzata sulla relazione tra la scorretta assunzione di cibo e l’insorgenza di malattie come artrosi, artrite, ipertensione e le varie forme di allergia sino a problematiche più gravi quali diabete, ictus, sovrappeso, obesità e cancro. Alla base di questa correlazione c’è di sicuro un cambiamento del regime alimentare legato ad uno stile di vita moderno e alla necessità di consumare pasti veloci e poco bilanciati. Di fatti, complice anche la crisi economica, negli ultimi anni si è assistito ad un aumento del consumo di carboidrati raffinati e alla riduzione dell’ utilizzo di frutta, verdura e pesce.
Anche l’intervento della dott.ssa Giovanna Lollino (specialista in endocrinologia e malattie del ricambio) ha sottolineato come l’alimentazione sia notevolmente peggiorata, provocando stati infiammatori e aumento di allergie alimentari e ricoveri. Dunque bisognerebbe evitare l’assunzione eccessiva di grassi saturi e idrogenati, di saccarosio e carboidrati, di alcolici e incrementare invece l’acquisizione di alimenti ricchi di fibre che consentano un’azione antinfiammatoria e antiossidante. Un toccasana per la salute sarebbe l’introduzione nel regime alimentare degli omega 3 (fonte di ringiovanimento cellulare), di olio extra-vergine d’oliva, della frutta secca in guscio (ricca di vitamine, sali minerali e di grassi insaturi che aiutano a ridurre i livelli di colesterolo nel sangue e quindi a prevenire l’aterosclerosi) e dei legumi, ricchi di proteine vegetali e fibre. Alimentarsi in maniera corretta significa essere responsabili del proprio stato di salute attraverso la combinazione di alimenti che possa renderli utili alla stimolazione di un corretto funzionamento dell’organismo. Si tratta di una vera e propria attiva ricerca volta ad identificare all’interno dei cibi delle sostanze dotate di proprietà farmaceutiche.
Questa branca della ricerca, come ha sottolineato la dott.ssa Stefania Dellatte (nutrizionista e tecnologa alimentare), è nota come “nutraceutica”, risultato della combinazione tra nutrizione e farmaceutica. L’alimentazione è quindi la nostra prima medicina e come tutti i farmaci però non può fare miracoli e va utilizzata con parsimonia e attenzione. Alimentazione vuol dire innanzitutto calorie ed un eccesso, anche di quelle contenute in alimenti che sono portatori di sostanze potenzialmente benefiche, implicano un rischio di aumento di peso e delle problematiche ad esso collegate. Un consiglio utile che la dott.ssa Dellatte ha dispensato riguarda l’importanza di utilizzare prodotti stagionali e soprattutto di saperli combinare e associare in maniera funzionale nella composizione dei pasti.
Un altro interessante spunto di riflessione è stato offerto durante il convegno dal dott. Pietro Preziosa (agronomo) che ha sposato l’attenzione sull’importanza della tracciabilità degli alimenti attraverso una corretta analisi dell’etichetta di ciascun prodotto. Capire la provenienza di un alimento e le sue caratteristiche intrinseche è un ottimo modo per fare delle scelte alimentari corrette e consapevoli con uno sguardo rivolto anche a capire che quello che mangiamo condiziona l’ambiente circostante. Di fatti bisognerebbe acquistare gli alimenti tenendo conto anche della sostenibilità del nostro ecosistema, attraverso una scelta etica ed nel rispetto dell’ecologia.
E come diceva il padre della medicina, Ippocrate «fa’che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo».
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