Il “Molfetta calcio” chiude con un onorevole sesto posto
A 90’ dal termine quasi tutto deciso per il calcio locale
Anche se manca una sola giornata al termine dei tornei dilettantistici, per il calcio molfettese la stagione può dirsi archiviata. Vediamo quindi come le squadre locali si sono comportate nei vari tornei in quest’ennesima stagione difficile per tutto il calcio dilettantistico.
In Promozione il “Molfetta calcio” viaggia a 41 punti verso il sesto posto, ad un punto dietro l’Altamura: una posizione onorevole, considerato che la squadra molfettese è alla seconda stagione in questa categoria.
Nelle ultime sei giornate i gialloblu molfettesi hanno conquistato 10 punti, perdendo contro S. Paolo Bari (0-2) e Castellana (0-1), vincendo contro Canosa (1-0), D.U. Bisceglie (1-0) e Corato (1-0) e pareggiando a Bitonto (1-1). Un finale di torneo positivo, come positivo possiamo ritenere tutto il campionato. In 29 gare si contano 11 vittorie, 8 pareggi e 10 sconfitte, 23 gol fatti e 22 subiti. Numeri che rispecchiano le caratteristiche della squadra di mister Di Giovanni che, grazie ad una difesa granitica è riuscita a capitalizzare al massimo le poche reti realizzate. Basti notare che la squadra molfettese si colloca all’ultimo posto per reti segnate, ma al primo per reti subite.
Il tecnico Di Giovanni è soddisfatto: “Abbiamo portato a termine un buon campionato, andando oltre le aspettative della vigilia. Devo ringraziare la società che mi ha permesso di lavorare con tranquillità, trasmettendo il senso della serietà all’interno degli spogliatoi. Meritano un elogio particolare gli “anziani” Spadavecchia, De Candia, Santoro, Belviso e Buccheri, attorno ai quali si sono messi in evidenza molti giovani. Per il futuro la mia aspettativa è di lavorare in un club con ambizioni di vertice. Il presidente conosce le mie aspettative e la disponibilità a continuare a lavorare a Molfetta, se la società sceglierà di puntare verso obiettivi importanti”.
A proposito di giovani, riteniamo che è da annoverare tra i risultati positivi l’exploit del diciottenne Cesario, ormai titolare stabile della rappresentativa regionale, che alcuni danno in partenza verso un club di C2. Un altro aspetto significativo da sottolineare è che la società molfettese, quindi anche la nostra città, si è guadagnata rispetto e considerazione, sia da parte della federazione regionale che degli altri club. Una cosa non da poco e che forse inciderà favorevolmente nelle prossime mosse della dirigenza molfettese.
Intanto fervono i preparativi per l’organizzazione della terza edizione della “Coppa Adriatica – Città di Molfetta” il tradizionale torneo riservato a squadre juniores, che si disputerà al “P. Poli” il prossimo 1° maggio e vedrà la partecipazione, oltreche del “Molfetta Calcio”, anche di Barletta (Ecc.), Benevento (C1) e Lanciano (C2).
Il “Levante” spera nel miracolo
In 1^ Categoria il “Levante” (28 punti) nell’ultima gara si gioca la stagione: dovrà vincere contro il Lesina e sperare nelle sconfitte di Manfredonia (30) e Barletta (29). Comunque vada, però, la squadra molfettese ha fatto di tutto per complicarsi la vita. Ad una povertà tecnica, il “Levante” ha mostrato un’aggressività spesso fuori luogo, alimentata anche da continui atteggiamenti di cattivo gusto di alcuni dirigenti.
“Polisportiva” e “Mazzola” a testa alta
Positive le note in 2^ Categoria: la “Polisportiva”, dopo aver terminato l’andata a 25 punti, nel girone di ritorno ha reso meno, ed ora a 43 punti insegue la sesta posizione, un risultato certamente positivo che premia il lavoro del tecnico Auricchio.
Discorso inverso invece per la “Mazzola” (37 punti) che aveva appena 12 punti al giro di boa e quindi in piena zona pericolo. Ebbene, i granata molfettesi nel ritorno hanno tirato fuori il carattere necessario ed è stata una vera cavalcata come dimostrano i 24 punti conquistati. Un risultato, per certi aspetti straordinario, in gran parte da attribuire al tecnico Azzollini, che ha creduto nella squadra e che ha sempre spronato i giocatori, creando quel clima di saggia serenità, che poi è una delle caratteristiche del club molfettese.
Francesco del Rosso