II Torneo dell'Immigrazione UN.IT.I. Vince l'Asia in finale contro l'Africa, ma alla fine è grande festa per tutti
BARI - Un "Mundial" in cui ci sono solo vincitori. E una città, Bari, che ancora una volta ha messo in luce la propria capacità di non far sentire nessuno davvero "straniero". E' quanto emerso dal II Torneo dell'Immigrazione, campionato di calcio organizzato dall'Uniti (Unione Italiana Immigrati) in collaborazione con la UIL di Puglia, il Patronato ITAL, Agenzia di Comunicazione Com, Uisp e Somed. Atleti non professionisti di ben 16 nazionalità (Afghanistan, Georgia, Romania, Albania, Senegal, Nigeria, Mauritius, Italia, Costa d'Avorio, Argentina, Sierra Leone, India, Russia, Libia, India, Ucraina) si sono sfidati sul campo del centro sportivo comunale "Capocasale" di Bari, nel cuore del quartiere San Girolamo, riuniti in quattro compagini multiculturali.
Alla fine, sportivamente parlando, ha prevalso l'"Asia", squadra composta da Afghanistan, Isole Mauritius e Libia, allenata dal mauriziano, ormai barese d'adozione, Ganessen Mootoosamy, che è riuscita nell'impresa di imporsi in finale 2-1 sull'"Africa", fino ad allora imbattuta dopo sette match (in due edizioni) del torneo Uniti. Terzo posto per la selezione dell'associazione "Studenti per Bari" (formata da studenti italiani, mauriziani, argentini e marocchini delle scuole superiori del capoluogo), quarta l'"Europa dell'Est", sconfitta 2-1 nella finale di consolazione.
Ma l'immagine più bella della due giorni calcistica resta quella della premiazione finale, svoltasi sul campo da gioco a causa dell'irrefrenabile gioia dei sostenitori sugli spalti che, sia vincitori che vinti, hanno invaso pacificamente il rettangolo verde al triplice fischio dell'arbitro per portare comunque in trionfo i propri amici e connazionali, travolgendo, tra sventolio di bandiere, ritmi improvvisati con tamburi e cori festanti, anche l'assessore allo sport del Comune di Bari, Elio Sannicandro e la presidentessa dell'Uniti, Vera Guelfi. "Ha vinto lo sport e ha vinto l'integrazione - ha dichiarato quest'ultima - a dimostrazione che nella società barese e pugliese i valori della civile convivenza rappresentano una solida base su cui costruire il futuro".
Il premio fair play offerto dalla Somed è andato alla selezione "Studenti per Bari", mentre quello alla migliore tifoseria all'"Asia". Trofeo, quest'ultimo, ritirato da una delegazione mista di giovanissimi atleti mauriziani e afghani. "Il grande fair play in campo e sugli spalti - ha concluso Elio Sannicandro - rappresenta un valore aggiunto di cui tutti coloro i quali hanno preso parte alla manifestazione dovrebbero essere orgogliosi. Lo sport è da sempre il fattore più potente di aggregazione per varie finalità: vincere ma soprattutto divertirsi, nello spirito della correttezza e dell'olimpismo".