Affidarsi, un progetto del Comune di Molfetta per il servizio di affido familiare
Domani, alle ore 17, un convegno pubblico per illustrare i risultati dell'iniziativa
MOLFETTA-Far conoscere meglio il servizio di affido familiare per far sì che sia vissuto in modo positivo e non traumatico. È questo l'obiettivo del progetto “Affidarsi”, promosso dall'Assessorato ai Servizi socio-educativi del Comune di Molfetta. Si tratta di un vero e proprio percorso formativo, teso alla diffusione della cultura dell'accoglienza e della famiglia, che durane l'anno scolastico ha coinvolto alunni, genitori e insegnanti delle scuole elementari “San Giovanni Bosco” e “Zagami”.
Realizzato in collaborazione con il Centro per le Famiglie “Liberitutti” (gestito dall'Ati Cooperative Sociali Shalom-Demetra), il progetto “Affidarsi” nasce quindi dall'esigenza di potenziare il servizio di affido familiare comunale: attualmente, infatti, sono 45 i minori a rischio affidati a famiglie affidatarie; tuttavia, sono sempre in aumento quelle realtà in cui i bambini hanno bisogno di essere accolti, sia pure temporaneamente, da un nucleo familiare esterno attento alle loro esigenze, alle loro storie e capace di offrire loro affetto e soprattutto serenità.
Domani, mercoledì 4 giugno, alle ore 17, presso la sala conferenze della Fabbrica di San Domenico, si terrà un convegno pubblico per illustrare i risultati di questa iniziativa e nell'occasione saranno presentati gli elaborati grafici sul tema della famiglia e dell'accoglienza realizzati dagli alunni delle classi terze. All'incontro prenderanno parte il sindaco Antonio Azzollini e i responsabili del Settore socio-educativo del Comune.
Grazie a una serie di incontri scuola-famiglia coordinati dalla psicologa Claudia Alfieri e con l'ausilio di strumenti didattici quali giochi di gruppo, questionari ed elaborati grafici, l'iniziativa è servita a individuare alcuni bisogni particolari dei bambini e allo stesso tempo a formare e informare insegnanti e genitori sulle opportunità offerte dal servizio di affido familiare, spesso confuso con il concetto di adozione. «Spesso l'affido familiare viene vissuto in maniera traumatica, laddove invece rappresenta solo un'opportunità, una risorsa efficace per la crescita di bambini in difficoltà» spiega Isabella Carlucci, responsabile comunale del servizio di affido. «Il Comune, tra le atre cose, assicura anche un accompagnamento psicologico nei confronti sia dei minori che delle famiglie affidatarie, oltre a consulenza e formazione. Non a caso Molfetta è stata una delle città pioniere in questo settore, ma oggi è necessario far conoscere meglio questo servizio e avere quindi un maggior numero di famiglie disponibili ad accogliere minori a rischio». È dal 1990 che il Comune di Molfetta si è dotato di questo servizio (nelle forme dell'affido a tempo pieno o part-time) come alternativa all'inserimento dei minori negli istituti. Prossimamente il progetto “Affidarsi” potrebbe essere esteso ad altre scuole pubbliche della città o anche alle parrocchie o alle associazioni.