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I Giovani Democratici al sindaco di Molfetta Paola Natalicchio: ritira le dimissioni, non possiamo fermarci. I contraccolpi negativi della crisi sul Pd locale
19 luglio 2015

MOLFETTA – Anche i Giovani democratici, tentano una loro mediazione, anche se appaiono critici sull’amministrazione Natalicchio e sembrano aver perduto la loro autonomia, schiacciati sulle posizioni del segretario Piero de Nicolo, come conferma questo intervento sulla vicenda delle dimissioni del sindaco Paola Natalicchio. Il comportamento del Pd, come affermano anche i quotidiani nazionali “Repubblica” e “Corriere della Sera”, sta avendo un contraccolpo negativo sul Pd di Molfetta (molti elettori hanno deciso di non rinnovare più il loro consenso al partito per la sua azione destabilizzatrice dell’amministrazione comunale di centrosinistra ad opera soprattutto della consigliera comunale Annalisa Altomare). Anche per questo i giovani democratici chiedono al sindaco di ritirare le dimissioni.

«È dal primo giorno di campagna elettorale – dicono i giovani del Pd - che come giovanile abbiamo creduto ad un nuovo progetto per Molfetta. Un'amministrazione che doveva essere il nuovo motore propulsivo della nostra Molfetta che per troppo tempo è stata il feudo di pochi.
Con onestà e lucidità però attestiamo che:
- Molti punti del programma elettorale non sono stati realizzati
- il Partito Democratico non è sempre stato capace di essere protagonista in questa amministrazione su questioni di merito.
Sicuramente la colpa della mancata attuazione di molti punti del programma non è attribuibile semplicemente al primo cittadino ma anche alla sua giunta, troppo lontana dai consiglieri e forse anche dalla città poiché arroccata su posizioni che alla lunga sono risultate incomprensibili. D'altra parte il Pd è risultato poco incisivo perché concentrato negli ultimi tempi solo su un riequilibrio della giunta. Chiediamo a Paola di ritornare a governare la città perché ancora tanto deve essere realizzato e insieme al Partito Democratico.
Vogliamo che ci sia un'assunzione di responsabilità, quindi, non solo da parte del Sindaco stesso ma anche da parte di tutti i dirigenti locali, provinciali (il comportamento del segretario provinciale Ubaldo Pagano in questa vicenda è stato a dir poco discutibile e ambiguo, ndr), della città metropolitana e regionali del Pd, affinché Molfetta, esempio puro del centro-sinistra, non venga lasciata sola. Non possiamo fermarci. La città ne ha bisogno
».

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