HOCKEY - H.C. Molfetta: e se non si andasse più in trasferta?
MOLFETTA – 29.1.2003
Le soluzioni ci sarebbero. E basterebbe passarle al vaglio. Per esempio potrebbero farsi partire da Molfetta vagonate di pullman pieni zeppi di tifosi (se non si trovassero si potrebbe sempre ricorrere al… mercenarismo); oppure decidere, più drasticamente, di starsene a casa i giorni in cui il calendario prevedesse una gara in trasferta e risparmiare qualcosina in bilancio. Insomma, basta cercare e una chiave a questa situazione si troverebbe. Ma continuare ad inanellare sconfitte fuori dalle mura amiche, anche con squadre di classifica medio-bassa come il La Mela Modena, non si può proprio. Specie quando, come nell'ultimo impegno emiliano, il risultato rischia di assumere proporzioni imbarazzanti prima che il team si svegli. Anzi, che si svegli il suo tecnico, buttando in campo qualche seconda linea più motivata dei titolari.
Contro i modenesi (bloccati l'anno scorso sul 5-5) mai si è stati in vantaggio. Dopo aver acciuffato per due volte il pareggio (1-1 e 2-2) grazie a Turturro e Lezoche, il Molfetta ha subito il primo allungo grazie ad una doppietta di Nizzoli e ad una segnatura di Malagoli (5-2); poi dopo un autogol dei padroni di casa che poteva riaprire il match, altre due reti del La Mela sembrava avessero dato il colpo di grazia alle ambizioni biancorosse. Ed allora mister Poli correggeva lo schieramento: dentro il secondo portiere De Palma (entrato per la verità prima dell'ultima marcatura avversaria), Agrimi e Boccassini e la gara cambiava volto. Due goal di Lezoche ed uno di Boccassini, con un De Palma insuperabile, facevano schizzare il punteggio sul 7 a 6 per gli emiliani. A pochi secondi dalla fine Agrimi aveva la pallina-goal del pareggio: tirava alto e le sconfitte del Molfetta in trasferta toccavano quota sei. In sei partite.
Ora il Molfetta ospiterà, nei due sabati a venire, le prime due della classe: Rotellistica Novara (1/2) e Matera (8/2). Obiettivo minimo: far valere il fattore campo. Rischio concreto: restare fino alla fine della stagione nel limbo del centro-classifica.
Eugenio Tatulli