Guglielmo Minervini denuncia: “Si riaffacciano sul Palazzo di Città gli spettri del passato”
MOLFETTA – 27.10.2005
Cominciano ad arrivare le prime reazioni alla sconcertante vicenda dell'arresto del presidente della “Molfetta Multiservizi S.p.A.”, Michele Palmiotti (già consigliere comunale eletto nella lista di Forza Italia).
“L'arresto del presidente della Multiservizi di Molfetta – denuncia l'assessore regionale Guglielmo Minervini (nella foto) – fornisce un elemento di maggiore chiarezza sulla pericolosità del degrado in cui è scivolata la città. Lo sfaldamento di una coalizione politica priva di un comune progetto reale di governo, ed esclusivamente dedita all'incessante attività di negoziazione di spazi particolaristici di potere, non è il fattore più grave di questi ultimi quattro anni. Il fattore più inquietante – prosegue l'ex sindaco della città – è che in questo clima di eclatante spregiudicatezza politica prima è proliferato il costume di una diffusa illegalità, poi, una volta abbassate le difese immunitarie del rigore amministrativo, l'erba infestante dell'illecito e della delinquenza ha ripreso pericolosamente ad invadere il terreno delle istituzioni pubbliche locali”.
Guglielmo Minervini intravede, oggi, il riaffacciarsi in città di ombre oscure del passato che sembravano definitivamente superate: “Ancora una volta, dopo il '92, il Palazzo Municipale sembra si stia rivelando vulnerabile alla contaminazione di interessi criminali e di pratiche intimidatorie. L'azione di contrasto della magistratura è da salutare come un decisivo anticorpo istituzionale, grazie al quale ogni pretesa di impunità deve considerarsi rigidamente vana”.
Ma è alle forze sane della città che l'assessore regionale alla trasparenza rivolge, infine, il suo appello: “Ancora una volta sulla prevalente parte sana della società molfettese dovrà ricadere la responsabilità di una decisa, forte, inequivocabile reazione sociale per chiudere al più preso questa umiliante pagina della nostra vicenda locale”.
Giu. Cal.