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Guglielmo Minervini candidato della “Margherita” al consiglio regionale
13 febbraio 2005

MOLFETTA 13.2.2005 Guglielmo Minervini (nella foto con il coordinatore cittadino della “Margherita”, Cosimo Altomare) torna alla politica attiva, annunciando la sua candidatura al consiglio regionale, nella lista della Margherita, partito di cui è stato uno dei fondatori e di cui ha ricoperto la carica di coordinatore regionale. Avrebbe preferito di gran lunga, lo ha dichiarato durante la conferenza stampa di sabato 12 febbraio, che anche in Puglia il centro sinistra fosse riuscito a mettere in campo una lista unitaria, ma anche se così non è stato, si richiama all'originaria e genuina vocazione ulivista sua e della Margherita e colloca pienamente tale candidatura nell'intera area dell'intero centro sinistra. Si candida e lo fa per vincere, lo ha ribadito più volte rispondendo alle domande dei giornalisti presenti: “Non ci basta più la testimonianza, siamo pronti per la responsabilità di governo”. Vincere per riportare finalmente un molfettese nel consiglio regionale, per dare rappresentanza ad aree sociali che stentano a trovare un raccordo con la politica, con l'intento di provare ad avviare forme di dialogo sui temi della salute, della lotta all'esclusione sociale, dello sviluppo, della formazione e della cultura; vincere come prima tappa di una rinascita del fare politica a Molfetta che deve puntare poi alla conquista del governo della città il prossimo anno. Nessun timore che l'obiettivo della Margherita e suo di lottare per un posto nel consiglio regionale, rischi di stoppare il processo appena avviato di progettazione ed azione comune dei partiti dell'“Unione”, anzi “questa candidatura è un'opportunità, l'occasione per far venire fuori una Molfetta migliore; è il mio contributo per iniziare un cammino per dare a questa città un governo più accettabile rispetto all'attuale - ha affermato ancora Guglielmo Minervini – solo che il centro sinistra molfettese da un certo punto in poi ha perso la capacità di ragionare in termini unitari, in queste elezioni regionali si gioca la sua capacità di stare in campo nella partita delle prossime amministrative, sarebbe pericoloso se ne uscisse con una frammentazione del voto inutile, facendone momento di una sterile conta interna”. Cosimo Altomare, coordinatore cittadino e presente alla conferenza stampa, ha tenuto a precisare che la candidatura è stata richiesta unitariamente dagli organismi regionali ed alla fine accettata dallo stesso Minervini. All'incontro, oltre ai rappresentanti gli organi di stampa, erano presenti i consiglieri comunali della “Margherita” e numerosi simpatizzanti, non Lillino di Gioia ed il suo gruppo, pure in genere assiduamente presenti nell'ultimo anno a manifestazioni politiche d'ogni tipo del centro sinistra. Lella Salvemini
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