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Grande scoperta a Molfetta: fenomeni di carsismo diffuso
23 aprile 2007

MOLFETTA - Dicesi CARSISMO: termine comprensivo di tutta la gamma dei fenomeni connessi all'azione corrosiva dell'acqua esercitata a danno delle rocce calcaree, di quelle dolomitiche, quelle gessose e in alcuni casi anche… il manto stradale molfettese! Sono depressioni di varie dimensioni che possono avere una pianta rotondeggiante o un perimetro frastagliato e spigoloso, e a volte possono raggiungere una profondità che varia dai 3cm ai 10cm. Questo fenomeno che già da tempo interessava le strade di Molfetta ha assunto notevole interesse da quando automobilisti sprovveduti o non molto attenti al manto stradale, sono “caduti” nelle polje artificiali delle vie cittadine; i più attenti invece, nel rispetto delle patrimonio artistico che la città offre, si esibiscono in slalom giganti e in gimcane nel traffico cittadino. Ecco alcuni esempi di doline che girando per Molfetta si possono incontrare: questo tipo di depressioni si possono trovare imboccando via Generale dalla Chiesa; è da notare la tipica forma a “cozza” dell'ultima depressione. Questo tipo di forma è prettamente molfettese. Spostandoci di qualche centinaio di metri ma rimanendo sempre in zona periferica, sono facilmente visibili quelle di via Madonna delle rose: la prima depressione presenta una forma spigolosa, sintomo che si è appena formata ma sicuramente raggiungerà le dimensioni e la tipica forma rotondeggiante delle doline di periferia. Spingendoci più in centro abbiamo la fortuna di incontrare le tipiche polje del centro città, vere rarità e ormai da tempo patrimonio artistico di Molfetta. La loro particolarità è che sono talmente grandi da essere visibili ad occhio nudo anche a centinaia di metri di distanza e nel periodo delle pioggie si trasformano in vere e proprie piscine per i volatili. Famosissimo il poker della via che costeggia le spalle della stazione (di cui vi mostriamo l'asso di picche), che mette a dura prova anche le sospensioni più resistenti: Non sono da meno, con il loro rispettivo “solitario”, Piazza Aldo Moro: e via Tenete Fiorino, (più che una depressione questa è una vera e propria voragine): Concludendo il giro molfettese non si può non menzionare la strana coppia che troviamo in via Enrico Fermi: In questo elenco non ci sono comunque, tutte quelle piccole depressioni di modeste dimensioni, che però non tarderanno ad assumere dimensioni gigantesche, a meno che il Comune non si impegni a risanare il manto stradale. Per una volta tanto, togliere un patrimonio artistico di tal fattura alla nostra città non sarebbe una grande perdita.
Autore: Domenico Paparella
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Il termine Carso ("Kras" in sloveno e "Karst" in tedesco) deriva dalla parola Carsa ("Karra" o "Garra") di origine preindoeuropea, che significa roccia, pietra. Infatti la grande protagonista del paesaggio carsico è proprio la pietra, Il carsismo si divide in due tipi: il carsismo di superficie (epigeo) ed il carsismo di profondità (ipogeo). La roccia calcarea è molto solubile, a contatto anche con una piccolissima quantità di acido. Quindi le stesse gocce di pioggia, contenenti in minima parte anidride carbonica, bastano a creare dei solchi, talvolta molto profondi, in questo tipo di pietra. L'acqua è dunque la vera creatrice del paesaggio carsico. I fenomeni più vistosi del carsismo di superficie sono le doline. La dolina, parola di origine slava che significa valle, è, appunto, un avvallamento a forma di imbuto, che, se profondo, è caratterizzato da un clima particolare. A causa della sua forma, infatti, la dolina si presenta come una trappola di aria fredda, presentando una sensibile differenza di temperatura rispetto al resto dell'altopiano. Questa particolarità rende la dolina un ambiente a sé con una presenza di flora e fauna che normalmente si trovano ad altitudini maggiori. Un tipico esempio di dolina carsica è il nostro famoso ma trascuratissimo Pulo. L'articolo è molto simpatico e merita davvero questa citazione: "omne tulit punctum qui miscuit utile dulci, lectorem delectando pariterque monendo". Potrebbe essere un sorriso amaro ma utile alla riflessione dei cittadini che hanno a cuore le sorti della città e non posso che ricordare che "in tristitia hilaris, in ilaritate tristis", poiché il (sor)riso non certo è "risu inepto, res ineptior nulla est". Noto personalmente che, grazie al lavoro solerte e importantissimo di Quindici e del suo Direttore Felice de Sanctis, si discute con toni equilibrati (finalmente), flessibili, razionali e soprattutto documentati di quelli che, al momento, sono le necessità meglio avvertite dai cittadini "militanti e parlanti" di Molfetta, rispetto a quanti vivacchiano felici e contenti come nelle migliori fiabe. E di certo, i nostri amministratori scorrendo le news di Quindici hanno una scusa in meno e una possibilità in più. Molto bene.



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