Gli auguri pasquali del sindaco: Molfetta regge bene al Covid, ma ci sono troppi cretini e incivili che vanno in giro, violando le regole
Il sindaco Minervini
MOLFETTA – Il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini ha inviato i suoi auguri di Pasqua alla città: «Buona Pasqua a tutti voi e alle vostre famiglie. Pasqua passaggio, un'altra Pasqua, un altro passaggio con la pandemia. Oltre un anno durissimo per tutti, ancor più per chi ha dovuto come amministrazione rappresentare l'organizzazione di una emergenza mondiale mai vista nell'ultimo secolo.
I successi le speranze le paure, le benedizioni e le maledizioni di oltre un anno di pandemia che ha messo a dura prova tutti noi.
Molfetta nel panorama regionale sta reggendo al meglio. Abbiamo un volontariato eccezionale.
Pasquale e Ottavio hanno dato contributi preziosi. Ottavio ha fatto migliaia di tamponi, ora anche Pasqua e Pasquetta, sta organizzando le vaccinazioni aiutando la Asl che ha poche risorse umane eppure con quelle poche sta lavorando oltre 12 ore al giorno da mesi, domeniche comprese, a Natale, capodanno, Pasqua e Pasquetta. Tutti i volontari meravigliosi impegnati.
Tutta la stragrande maggioranza dei cittadini civili stanno dando contributi importanti. E così pur nell'emergenza coi casi positivi siamo la città con uno degli indici di positività tra i più bassi della provincia. E la città col maggiore numero di vaccinazioni già fatte dopo Bari.
Gli operatori del nostro ospedale dei reparti dei servizi e soprattutto del 118 e del pronto soccorso che stanno sopportando il carico emergenziale più gravoso. Con le forze dell'ordine, la nostra polizia locale e i carabinieri, la finanza e la stessa guardia costiera, a fare il possibile per arginare le sacche ottuse dell’inciviltà e dei cretini.
Ma confidiamo nella stragrande maggioranza dei responsabili che sanno bene che i comportamenti individuali sono il sistema di protezione più importante ed efficace per contenere la diffusione del virus.
Allora buon passaggio, buona Pasqua a tutti voi in città e chi è in ogni di dove nel mondo. La città dopo oltre un anno di prove durissime deve guardare con responsabilità alla prospettiva di poter uscire dalla più grave pandemia mondiale dell'ultimo secolo.
A me sindaco è toccata questa prova durissima mai immaginata e senza precedenti nella storia.
È toccato a tutti noi di viverla. Con la responsabilità e l'impegno di ciascuno di noi la dobbiamo superare. Un ricordo a chi non c'è più, alle tante solitudini che si sono incrementate e deformate con questa pandemia. Ma oggi è la Pasqua e la certezza della luce serena della nostra vita è dentro di noi.
Con responsabilità un abbraccio a tutti».