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Giacomo Russo Spena a Comitando Molfetta: “Giovani, credibili e determinati, ecco perchè Syriza e Podemos sono un'alternativa all'Europa dei mercati” Presentati i libri inchiesta del giornalista romano sulla nuova sinistra di Spagna e Grecia: “impossibile copiare pedissequamente il loro modello, ma in Italia dobbiamo studiarli per comprendere quali strade percorrere”. Giacomo Pisani, ricercatore all'Università di Torino: “Podemos e Syriza rappresentano una risposta allo strapotere dei mercati”
26 gennaio 2015

MOLFETTA - Due libri per capire, riflettere e perché no mettersi in gioco, proprio mentre tra bandiere rosse e pugni chiusi la Grecia saluta il trionfo elettorale di Alexis Tsipras il giovane leader greco, che a capo di una coalizione di sinistra (Syriza) ha conquistato la leadership del proprio paese. Si tratta di Tsipras chi? Il leader greco che vuole rifare l’Europa” e “Podemos. La sinistra spagnola oltre la sinistra” scritti dal giornalista romano Giacomo Russo Spena, firma di MicroMega, e già collaboratore de  “Il Manifesto” e “Il Riformista” e presentati a Comitando a Molfetta. La serata presentata da Mimmo Favuzzi e moderata da Giacomo Pisani, dottorando presso l'Università di Torino, e redattore storico di Quindici, ha visto la partecipazione anche di Giuseppe Volpe rappresentante di Libertà e Partecipazione (movimento politico-culturale di Terlizzi, impegnato sul fronte della legalità e della cittadinanza attiva) e ha registrato una buonissima partecipazione di pubblico.(nella foto: Volpe, Pisani, Russo Spena e Favuzzi).

“Questi due libri di Russo Spena, sono frutto di un percorso ben preciso, che cerca di ricostruire le due “Europe” che si stanno misurando in questi ultimi anni: quella dei mercati, dell'austerity, dei dictat della Troika, delle restrizioni e dello smantellamento del welfare e quella dei diritti, dell'uguaglianza, dello stato sociale. Sono opere che parlano anche di modelli politici differenti, eppure entrambi efficaci, utili per capire” ha sottolineato nella sua introduzione Pisani, mentre Russo Spena ha ricordato la storia politica delle due maggiori forze della nuova sinistra alternativa, europea, Syryza, di Alexis Tsipras e Podemos guidata da Pablo Iglesias. Il primo nasce nel 2004 come una coalizione di forze della sinistra movimentista, con un chiaro profilo marxista e apertamente contraria alle politiche moderate dei socialdemocratici del Pasok. Dopo essersi barcamenata con qualche impaccio tra il 3 e 4% dei consensi, ha visto le vette della politica greca all'improvviso più vicine a causa del crac economico del paese e alle pesanti politiche restrittive imposte da Berlino, che hanno sottratto consensi e credibilità ai vecchi partiti politici.

“I memorandum di Bruxelles hanno smantellato tutto quello che era pubblico: dalla sanità all'istruzione e così il voto di Syriza si è configurato come un voto di rottura. I militanti di Tsipras è gente capace, giovane, che ha fatto sempre opposizione e per questo è credibile agli occhi dell'opinione pubblica: non sono complici delle politiche fallimentari degli ultimi decenni” ha spiegato Russo Spena.
Se Syriza mantiene comunque l'impostazione “classica” della forma partito, diverso è il discorso per Podemos che ha costruito il proprio progetto politico sull'esperienza degli indignados, i ragazzi spagnoli che sono scesi in piazza per protestare contro lo strapotere di banche e finanza e hanno come propri riferimenti teorici Gramsci, Toni Negri e Laclau. “Sono guidati da Pablo Iglesias, un leader giovane, abilissimo comunicatore e hanno un linguaggio un po' “grillino” ma comunque forbito e efficace. Sono pragmatici, rifiutano le etichette e vanno al sodo dei problemi. Considerano il welfare come un bene comune e stanno facendo presa sulla fascia della popolazione under 40, quella che non si sente rappresentata. Sono impegnati in prima linea a fianco di chi ha avuto il dramma della casa requisita dalle banche e si muovono benissimo sul web. Possiamo dire che la loro è una sorta di tecno politica. E' un esperimento interessante ma ha dei rischi: vedremo come reggerà alla prova del voto”.
Per chi spera di replicare alla perfezione i due movimenti in Italia, Russo Spena lascia poche speranze: “sono esperienze strettamente legate al contesto politico e sociale di quei Paesi. Non possono essere clonati qui da noi. Tuttavia vanno studiati e capiti perché in Europa si stanno alleando e dando vita a un movimento transazionale. Ma alla base dei loro successi c'è il conflitto sociale: è il primo tassello di queste esperienze politiche”.

© Riproduzione riservata

Autore: Onofrio Bellifemine
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