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Gaetano Salvemini e le giovani generazioni, mercoledì convegno a Molfetta
Gaetano Salvemini
28 marzo 2022

MOLFETTA - Mercoledì 6 aprile alle 18,30 si terrà a Molfetta, nell'aula magna dell'Istituto mons. Bello, l’interessante Convegno sul tema “Gaetano Salvemini e le giovani generazioni”.

La Conferenza, patrocinata dall’ Associazione culturale “L’ Altra Ala” ed in collaborazione con L’ Istituto Tecnico Commerciale “Gaetano Salvemini” di Molfetta e con L’ Istituto Pugliese per la Storia dell’ Antifascismo e dell’ Italia Contemporanea “Tommaso Fiore”, illustrerà la figura politica e culturale dell’ illustre studioso, che con il suo alto esempio personale non ha mai smesso di ispirare coloro che credono in un’ idea sociale che si fondi sul miglioramento culturale e civile dell’ intera collettività”.

Gli interventi della prof. ssa Maria Rosaria Pugliese, Dirigente Scolastico dell’ I. T. E. T. Salvemini, del prof. Vito Antonio Leuzzi, Direttore dell’ I. P. S. A. I. C. e del prof. Valerio Guarino, docente di Letteratura Italiana presso l’ I. T. E. T. Salvemini, moderati dalla giornalista redattrice di “Quindici”, dott.ssa Angelica Vecchio, porranno in luce i valori di alto profilo che hanno connotato il pensiero teorico e l’ agire politico della personalità salveminiana in un’ epoca storica ancora più complessa della nostra, funestata dalla dittatura fascista e dai due conflitti mondiali.

L’ illustre molfettese non cedette mai alle lusinghe dei vantaggi personali ai danni della collettività o all’ acquiescenza colpevole nei confronti di un regime politico criminale che si macchiò della barbarie delle leggi razziali e dello sterminio di migliaia e migliaia di persone inermi nei lager nazisti. 

Al contrario, la sua tempra morale ed il suo coraggio antifascista pagarono il prezzo dell’ arresto, del processo e dell’ esilio, differentemente da tanti suoi colleghi intellettuali e politici che pensarono, invece, di allinearsi al pensiero unico dominante, in nome di un apparente quieto vivere che, in realtà, nascondeva soltanto disinteresse morale ed utilitarismo egoistico. 

Il suo alto esempio personale, unito alla sua nobile lezione di vita, non ha mai smesso di ispirare tutti coloro che disapprovano le condotte politiche affaristiche e speculatrici, basate sullo scambio di interessi e sul do ut des, ma hanno un’ idea sociale e politica diametralmente opposta, fondata sul miglioramento culturale, sociale ed economico dell’ intera collettività.

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