“Esternalizzazioni”, la Giunta vuole mano libera
Corsa a privatizzare tutto, ma con molte idee confuse
Oltre al “Project financing” un'altra parola ricorre nel Bilancio preventivo 2002: esternalizzazione, cioè l'affidamento a privati della gestione di servizi e strutture pubbliche. Per questi servizi, che hanno una valenza sociale, i cittadini pagano una cifra che comunque non è tale da determinare la copertura dei costi.
Le ristrettezze economiche, i vincoli di bilancio, l'esigenza di razionalizzare le risorse, la necessità di continui adeguamenti delle strutture, sono i motivi che stanno spingendo le amministrazioni comunali a guardare con interesse al coinvolgimento dei privati. C'è la convinzione che i privati siano in grado di offrire servizi migliori a parità di costo, o a parità della qualità del servizio un costo minore, oppure tutte e due le cose insieme. Insomma, una scelta conveniente per le esigue casse comunali. Una convinzione che a furia di sentirla in tutte le salse, dal locale al globale, appare ineluttabile.
Anche l'Amministrazione comunale si sta indirizzando verso scelte di questo tipo, in linea con le recenti scelte legislative. La Finanziaria 2002 prevede che i servizi pubblici possono essere affidati a terzi quando sussiste almeno una delle seguenti condizioni: i terzi dispongono di strutture e finanze necessarie, sussistono motivazioni economiche, il servizio è utile alla collettività.
Inoltre, la legge specifica che i Comuni devono promuovere opportune azioni dirette ad attuare l'esternalizzazione dei servizi per migliore l'efficienza gestionale. Sulla base di ciò l'Amministrazione comunale ha approntato per il Consiglio comunale, una delibera d'indirizzo per delegare alla Giunta il riordino dell'intero comparto dei servizi pubblici.
Una scelta non soltanto economica contingente, ma anche politica. Infatti nella proposta di delibera si legge: “…una diversa filosofia dell'azione amministrativa che abbandoni il chiuso recinto di una visione prettamente burocratico-pubblicista delle cose, e si apra invece alle logiche senz'altro più flessibili e funzionali al mercato, dell'economia, dell'imprenditoria, dell'iniziativa privata”.
Altro argomento evidenziato è la possibilità, per le aziende private che andranno a gestire i servizi, di assumere i Lavoratori socialmente utili in carico al Comune. Come pure viene sottolineata la motivazione che per le normative sulla sicurezza e qualità dei servizi, siano necessari interventi strutturali per l'ammodernamento di impianti e strutture, che impongono interventi di spesa a forte impatti sui bilanci comunali. Infine si prospetta un recupero di risorse umane da impiegare in altri settori migliorandone la produttività.
La proposta di delibera individua anche le “direttive strategiche”, una serie di punti generici che ripetono quanto espresso nelle premesse, con l'elenco dei servizi e delle strutture pubbliche da esternalizzare. Solo sui servizi economici (gestione del Mercato ittico e ortofrutticolo) c'è l'indicazione dell'affidamento, in via prioritaria, agli operatori protagonisti delle strutture.
La proposta è stata accolta non proprio con entusiasmo dai consiglieri sia di maggioranza, sia di opposizione della 2ª Commissione (Attività produttive), mediamente consapevoli del loro ruolo, che prima di esprimersi vogliono capire: cosa, come, perché esternalizzare, l'entità della convenienza economica, i probabili effetti negativi e positivi.
“Questioni non marginali - ha dichiarato a QUINDICI il consigliere di opposizione Corrado Minervini (Ds) - a cui la Giunta finora non sembra in grado di rispondere. Da parte nostra non c'è nessuna pregiudiziale alle esternalizzazioni, ma non basta affermare che la linea di tendenza è quella, come se fosse una moda a cui uniformarsi. Su questa la maggioranza brilla per mancanza di chiarezza. Ci sono quelli contrari, referenti di nicchie di potere consolidato nel tempo, altri invece sono favorevoli, altri ancora non sanno che pesci prendere. L'opposizione ha assunto una posizione ragionevole: capire, dati alla mano, perché converrebbe esternalizzare questo o quel servizio, o quella struttura, le garanzie per i cittadini, con quali procedure e il progetto finanziario. Domande che non possono essere evase con una delibera generica che è solo una delega in bianco”.
Francesco del Rosso
SCHEDA
Servizi: mensa Scuole materne e elementari, Trasporto alunni, Assistenza e trasporto disabili, Asili nido, Scuole materne, Centro anziani ed assistenza domiciliare agli anziani, Centro minori e intervento domiciliare, Centro disabili, Gestione parcheggi, Gestione Pulo, Strutture mussali.
Impianti sportivi: Campo sportivo “Società Minori”, Campo sportivo “P. Poli”, Palazzotto dello sport – via Giovinazzo, Palazzotto dello sport – zona Levante, Palazzetto dello sport – zona 167, Campo calcetto – via C. Salvemini, Piscina comunale, Stadio vic. Pulo, Campi da tennis Levante, Campi da tennis Ponente.
Servizi economici: Gestione mercato ittico, gestione mercato ortofrutticolo,vendita del ghiaccio.