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Esposto di Rifondazione Molfetta al prefetto per le irregolarità e illegittimità della modifica dello Statuto comunale sulla Settimana santa
25 settembre 2023

MOLFETTA – Rifondazione comunista di Molfetta venerdì 22 settembre ha presentato un esposto al Prefetto di Bari in merito alla “modifica dell’art. 4– ter- Riti pasquali e della Settimana Santa della Città di Molfetta - Modifica Statuto comunale” approvata con deliberazione n. 6 del Consiglio Comunale di Molfetta in data 29 marzo 2023.

«Al di là dell’argomento oggetto di modifica (i Riti pasquali e della Settimana Santa come qualsiasi altro argomento) in quella seduta abbiamo denunciato pubblicamente l’illegittimità del procedimento con l’intervento del nostro consigliere comunale Giovanni Infante in quanto riteniamo abbia violato l’iter che lo Statuto comunale prevede in caso di sua modifica – dice un comunicato -.

Un colpo di mano avvenuto senza il rispetto dell’art. 109 secondo cui la proposta di modifica dello Statuto comunale deve essere sempre:

  1. a) sottoposta a parere degli organismi di partecipazione popolare (quali ad es. Consulta femminile, Commissione pari opportunità, Agenda XXI e altri organismi);
  2. b) presentata almeno 30 giorni prima della riunione del Consiglio comunale;
  3. c) inviata almeno 30 giorni prima ai consiglieri comunali;
  4. d) inviata alla segreteria del Comune almeno 30 giorni prima con avviso pubblico di deposito, a disposizione di ogni cittadino che voglia prenderne visione.
E invece la proposta di modifica è stata approvata dal consiglio comunale senza essere stata:

  1. a) sottoposta a parere degli organismi di partecipazione popolare;
  2. b) presentata meno di 30 giorni prima del Consiglio comunale del 29 marzo 2023;
  3. c) inviata come proposta ai consiglieri comunali il 21 marzo con nota n. prot. 23499 cioè appena 8 giorni prima del Consiglio comunale del 29 marzo 2023;
  4. d) inviata alla segreteria del Comune, con avviso pubblico, a disposizione di ogni cittadino che volesse prenderne visione.
Si tratta di una insolita modalità operativa adottata dal Presidente del Consiglio comunale, dal Sindaco Minervini e da tutta la sua maggioranza, avvallata anche dalle minoranze di centrodestra e centrosinistra, che non condividiamo e che non vogliamo o possiamo ignorare in quanto aprirebbe in futuro ad un precedente gravissimo attraverso cui chiunque potrebbe stravolgere l’atto normativo fondamentale della nostra comunità senza rispettare le procedure basilari. 

Una scelta consapevole del Consiglio comunale tutto, che riteniamo vanifichi il diritto di partecipazione degli Organismi a ciò deputati, un diritto sancito come fondamentale nel nostro Statuto, e che lede pesantemente i valori di legittimità, legalità, trasparenza, chiarezza e soprattutto il rispetto di tutti i cittadini. Per questi motivi ci auguriamo che il Prefetto di Bari intervenga sulla questione e rilevi l’illegittimità del provvedimento approvato dal Comune». 

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