Ennesimo taglio di alberi a Molfetta, ma il Comune tace sulle responsabilità
Il Wwf si riserva di procedere con una denuncia contro ignoti alla Procura della Repubblica di Trani per danneggiamento di bene pubblico per la 'scomparsa' di un esemplare di tamerice di circa 60 anni; da mesi il Wwf chiede chiarimenti su altri casi
MOLFETTA - Ancora una volta il Wwf Molfetta è costretto ad evidenziare la cattiva gestione del verde pubblico nella nostra città.
Come segnalato al Wwf anche da diversi cittadini residenti in zona, da qualche settimana dallo spartitraffico tra via Nicolò Piccinni e via Alfredo Catalani, è scomparso un esemplare di tamerice di circa sessant’anni. Qualcuno dirà che l’intervento è stato determinato da ragioni di pubblica incolumità, che l’albero era malato…
Per chi ha dimestichezza con internet, basta verificare su Google Maps la foto dell’area in questione (datata 2009) in cui la tamerice appare in perfetta salute.
Il Wwf si chiede: se l’albero ha ricevuto una continua manutenzione, perché non si è provveduto a curarlo per tempo? E, soprattutto, perché l’albero abbattuto non è stato sostituito con un esemplare sano?
Al danno, infatti, si è unita la beffa: l’aiuola che ospitava la tamerice è stata ricoperta di cemento, così come accaduto alcuni mesi fa nella zona 167, quando dinanzi al bar Silver sono stati tagliati degli alberi e, subito dopo, si è provveduto alla cementificazione dell’area.
Nel caso di via Piccinni, lo spazio ricavato dal taglio della tamerice, attualmente viene occupato da un fruttivendolo presente in zona.
E ancora, chi decide quando procedere al taglio di uno o più alberi? Passano i mesi ma a domande simili non si ottiene risposta.
Il Wwf, pertanto, si riserva di procedere con una denuncia contro ignoti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani per danneggiamento di bene pubblico.
Il responsabile del Wwf Molfetta, Pasquale Salvemini ha sottolineato “Non si può continuare a sprecare denaro pubblico, danneggiando ambiente e contribuenti.”