MOLFETTA – Non si ferma la scia di proteste dei lettori di "Quindici" sulle pessime condizioni in cui versano diversi punti della città. Questa volta la lettera è una condanna generale. Ecco il testo, documentato da una ricca galleria fotografica.
Buongiorno direttore e redazione,
dopo aver letto l'articolo di Marcello La Forgia (Quindici Nr.10), volevo far conoscere meglio la nostra, ormai cronica situazione che una frase descrive a pieno: si, e' vero hanno cambiato il volto alla città!
L'abbandono del paese è sotto gli occhi di tutti. Confermo che il comparto 16 è indecoroso ma vi posso anche dire che il Comune ogni anno, questo è il secondo, ad agosto manda un trattorista che schiaccia l'erba e alza un polverone da asma e poi va via. Quest'anno gli è stato chiesto,al trattorista, come mai questo inutile lavoro visto che l'erba non viene estirpata ma solamente schiacciata. Lui ha risposto "che è il Comune" a mandarlo per dare un po' di decoro all'ambiente (vedi foto).
Appunto, questo è il decoro che ci meritiamo per tutto l'anno, con insetti di tutti i tipi e topi.
Praticamente quella montagnetta che si vede è presente da quattro anni e di tutte le tentate pulizie che sono state fatte è stata sempre ignorata.
Quest'area, se la si tiene in queste condizioni, è un invito a tutti gli incivili ad usarla come discarica, specialmente nelle ore serali.
Per quanto riguarda l'ex mattatoio oltre ad essere sporco, anche lì insetti a non finire, rappresenta una fonte di pericolo. Come potete notare (foto) il muro è pericolante come pure il cancello che è sorretto dal muro stesso e non mi meraviglio se un giorno cadrà muro e cancello; spero non si trovi nessuno nelle vicinanze.
Mi chiedo anche se c'è amianto da rimuovere in questo impianto, in disuso ormai da molti anni e che nessuno ha mai derattizzato e pulito.
Non parliamo poi del verde pubblico che qui non viene mai pulito e coltivato a dovere come in altri posti della città. Forse, le periferie non rientrano nel budget della Multiservizi, che da queste parti non si vede mai.
Inoltre, anche noi qui abbiamo la nostra striscia di Gaza, gentile concessione del Comune.
Questo terreno (foto) viene usato da molti signori che amano i cani e non rispettano i loro simili. Infatti, portano i loro animali, in diverse ore del giorno, a fare i bisognini, lasciano il mangiare per i cani randagi e di conseguenza i topi mangiano le rimanenze dei cani. Tutto l'olezzo e le zanzare, specialmente in estate, rimane a noi che abitiamo nei palazzi attigui.
Qui quando piove diventa un pantano, poi l'acqua viene assorbita dal terreno e potrebbe arrivare, con il tempo, a danneggiare le fondamenta dei nostri palazzi.
In questo suolo doveva essere costruito un palazzo, case popolari? Non si è mai capito da chi e quando. Secondo l'ingegnere Rocco Altomare mancavano due tre mesi per cominciare i lavori di costruzione, questo però circa due anni fa.
Io personalmente ho avuto un colloquio con lui perché in queste condizioni non si può certamente vivere. Quel marciapiede ci è stato concesso dal Comune perché quando pioveva l'acqua filtrava nei nostri box e fuoriusciva dal muro perimetrale, come una sorgente.
Mi chiedo se davvero non si sa quando e chi deve costruire il palazzo e perché mai il responsabile (proprietario) della terra non provvede ad asfaltare?
Se questa situazione perdura per altri svariati anni, come i quattro già trascorsi, possiamo ancora stare in queste condizioni?
Per il resto del materiale visivo inviatovi non credo ci siano commenti ulteriori e siete tutti invitati a visitarci per rendervi conto in che situazione viviamo.
Grazie per la cortese attenzione, Francesco Spaccavento
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