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Edilizia Molfetta, via all'udienza preliminare di "Mani sulla città". Rischio prescrizione. Il Comune si costituisce parte civile
E' partita a Trani la fase preliminare del processo su presunti illeciti edilizi che vede tra i principali indagati l'ing. Rocco Altomare. Accolta la costituzione a parte civile del comune di Molfetta malgrado la difesa degli Altomare avesse sollevato un eccezione. Regione e Autorità di Bacino rinunciano a costituirsi parte civili. Il 14 luglio la decisione del gup Angela Schiralli sul rinvio a giudizio degli indagati
29 aprile 2015
Dal nostro inviato a Trani
TRANI
- E' partita presso il Tribunale di Trani (foto) con la richiesta di 31 rinvii a giudizio e la costituzione del Comune di Molfetta a parte civile, l'udienza preliminare del procedimento giudiziario che fa seguito all'inchiesta
Mani sulla città
e che vede sul banco degli imputati anche l'ex dirigente dell'ufficio tecnico ing.
Rocco Altomare
. Ma sul processo incombe il rischio della prescrizione. Si è trattata di un'udienza essenzialmente tecnica, di “alleggerimento”, nel corso della quale si è provveduto a tagliare i capi di imputazione già prescritti riguardanti imputati “minori” e a stralciare gli elementi meno rilevanti (in particolare alcuni abusi edilizi prescritti). Il Pm
Antonio Savasta
ha confermato la richiesta di rinvio a giudizio per tutti e 31 gli imputati. Sono inoltre state ammesse le costituzioni delle parti civili tra cui quella di tre vigili urbani della squadra edilizia (maresciallo maggiore Antonio Picca, e marescialli Vito Bellifemine e Mario Ficco) che sarebbero stati minacciati nel corso di alcuni accertamenti. Tra le Istituzioni rilevante è la costituzione del Comune di Molfetta, mentre Regione Puglia e Autorità di Bacino hanno rinunciato. Una costituzione che ha incontrato qualche resistenza. L'avvocato Marcello Belsito, al quale è affidata la difesa di alcuni tra i principali imputati tra cui Rocco, Donato e Corrado Altomare ha sollevato un eccezione sul mandato affidato dal Comune di Molfetta all'avvocato Mario Tagliaferro, riscontrando alcune imprecisioni e anomalie. L'eccezione è stata respinta dal gup del Tribunale di Trani Angela Schiralli che ha così ammesso la costituzione a parte civile della città di Molfetta. L'udienza è stata poi aggiornata al 9 giugno, quando sarà discussa la posizione di Rocco Altomare e altri importanti imputati. Il 7 luglio sarà invece la volta di Pm e parti civili mentre il 14 luglio arriverà la decisione del Gup se rinviare a giudizio o prosciogliere le persone coinvolte nell'inchiesta che nel giugno del 2011 portò all'arresto di 9 persone tra parenti e soci dello studio professionale legato alla famiglia Altomare. La difesa degli imputati cercherà di dimostrare in primis l'infondatezza dell'accusa di associazione a delinquere smontando così il teorema accusatorio e in secundis tenterà di chiarire tutte le singole posizioni. Al contrario l'accusa cercherà di dimostrare la presunta, fitta rete di interessi e illegalità che secondo le indagini avrebbe contraddistinto l'attività dell'ufficio tecnico del comune sotto la direzione di Rocco Altomare. Tra gli imputati principali ci sono anche l'ing. Donato Altomare (fratello di Rocco) l'arch. Giambattista Del Rosso, il geom. Nicolò De Simine; l'arch. Gaetano Di Mola, il geom. Alessandro De Robertis e Corrado Altomare (figlio di Rocco). Tutti sarebbero stati soci dello studio "A&D" di cui Rocco Altomare sarebbe stato socio occulto. Tra le accuse, quelle di concussione, corruzione, abuso d'ufficio, falso materiale, falso ideologico, calunnia, mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice, reati in materia edilizia ed ambientali. Questa la lista di tutti gli altri imputati: Mauro Spadavecchia, Nicolò Altomare, Pantaleo Guastadisegno, Michele Guastadisegno, Felice Ayroldi, Saverio Lucifero, Rosa Caputo, Rosa Spagnoletta, Vito Alba, Martino Ayroldi, Giovanni Innominato, Cesarea De Cesare, Valerio Modugno, Cosmo Gadaleta, Giovanni Angelo D'Elia, Adriano Andriani, Donato Brillante, Mariangela Germinario, Corrado De Nichilo, Onofrio Favuzzi, Giuseppe Petruzzella, Alessio Marasciuolo, Maria Gemma Breglia, Ignazio De Candia.
© Riproduzione riservata
Autore:
Onofrio Bellifemine
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Porto Franco
29 Aprile 2015 alle ore 15:01:00
Il "danaro pubblico" è sempre "prescritto", processato e indagato, prima o dopo non fa differenza.
Rispondi
franco
29 Aprile 2015 alle ore 09:06:00
Deve ancora iniziare il Processo e c'è già ill rischio della Prescrizione!?Ma che si fanno a fare queste Indagini, per sprecare danaro pubblico?
Rispondi
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