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Ecclesiadi Molfetta, calcio a 5 femminile: Sant'Achille campione. Tutte le foto Superata 2-1 San Gennaro. Nell'altra sfida, bronzo all'Immacolata
07 giugno 2009

MOLFETTA - Sant'Achille è il campione nel calcio a 5 femminile nelle Ecclesiadi di Molfetta: per lo meno, lo è la formazione A, che supera nella finalissima per l'oro San Gennaro in una partita bellissima, palpitante e incerta fino all'ultimo. Un 2-1 in rimonta che decide una partita che si è confermata, come nelle previsioni, aperta ad ogni possibile risultato. Termina invece quarta l'altra formazione di Sant'Achille, che era stata in precedenza sconfitta nella finale per il bronzo dall'Immacolata: le rosèe non hanno ripetuto il passo falso delle semifinali, e hanno portato a destinazione una partita che lascia molti rimpianti su ciò che poteva essere e non è stato in questa edizione. Inutile indugiare oltre, perché nelle due sfide c'è davvero tanta polpa: ecco cosa è successo nel pomeriggio di caldo torrido che ha consegnato l'oro a Sant'Achille. Nella galleria fotografica, tutte le più belle immagini della giornata. IMMACOLATA – SANT'ACHILLE B 2-1 Il caldo del primo pomeriggio non aiuta a vedere grandi ritmi, ma non ci si annoia di certo: ad aprire le danze un palo di Sant'Achille con la Innominato, poi passa subito in vantaggio l'Immacolata: un gol dalla grande distanza, un tiro della Gadaleta sui cui rimbalzi il portiere avversario si fa trovare impreparata. Potrebbe subito raddoppiare l'Immacolata ma la Caravella, dopo aver ripreso un pallone rimesso in gioco da portiere trova il palo a dirle di no. Si rifà poco dopo, trovando il 2-0 su assist di “Jimmy” De Candia, con taglio alla Messi e per una volta a secco. La partita sembrerebbe chiusa, ma c'è da giocare più di un tempo: potrebbe riaprire il discorso per Sant'Achille la Altamura, la cui occasionissima se non altro carica di coraggio le blues. Trova, in chiusura di tempo, un altro palo la Caravella. Nel secondo tempo c'è un miracolo della Ventura a tenere in piedi le speranze di bronzo per Sant'Achille, e infatti il gol della Rana regala alla partita un finale degno di essere giocato: ma il caldo è terribile, le idee iniziano ad annebbiarsi e le energie a mancare. Non succede più nulla, e il bronzo è dell'Immacolata. IMMACOLATA: 1 Capurso, 7 Carabellese, 8 De Biase, 10 Quercia, 11 Piccininni, 13 De Candia, 17 Gadaleta, 28 Caravella, 99 Anselmo SANT'ACHILLE B: 1 Ventura, 3 Rana, 4 Giancaspro, 5 Altamura, 6 Piumelli, 9 Monda, 10 Innominato, 11 Cappelluti SAN GENNARO – SANT'ACHILLE A 1-2 Prima ancora che in campo, è spettacolo sugli spalti: una lunga lista di cori preparati in settimana dagli ultrà di San Gennaro, striscioni alla mano. I tifosi di Sant'Achille rispondono lanciando una sciarpata che non si realizzerà mai, ma si fanno sentire eccome: insomma, dalla gradinata arriva, quando ancora i mister tengono a rapporto le ragazze per il loro ultimo discorso di incoraggiamento, la colonna sonora giusta per una sfida da re. Meglio, da regine. E' San Gennaro, caricata dalle parole di mister Minervini a partire più forte: la Ferrareis sfiora la deviazione vincente di testa, a rompere un equilibrio nella prima fase fatto di studio, ma anche di timore di commettere errori. L'importanza della partita la si avverte in ogni contrasto, in ogni intervento difensivo, in ogni soluzione offensiva. San Gennaro mette pressione alle avversarie, ma è Sant'Achille a sfiorare il gol, con una palla lenta quanto velenosa, che attraversa tutto lo specchio della porta senza che né il portiere né la Mongelli riescano a intervenire. A centrocampo le ragazze non si risparmiano, e quella del “gioco maschio” non è una presa in giro ma una constatazione, l'ennesimo tributo al cuore che si è visto, sul campetto del Seminario, per tutto il torneo. Ancora Sant'Achille a provarci, con la Amato che dopo una percussione centrale calcia alto. E' una fase in cui San Gennaro sembra una fortezza, e la prestazione della Andriani in difesa è sin qui monumentale. Ma i primi allarmi svegliano San Gennaro: calcio di punizione, i tifosi sanno che con la Pasculli, per quello che si è visto in tutte le precedenti sfide, è come un rigore, e caricano la bomber. Ma la gran botta viene deviata dalla Sgherza. E' comunque dalla distanza che San Gennaro trova le soluzioni migliori, salvo scoprirsi: è su un buco difensivo che la Piumelli deve effettuare un autentico miracolo in uscita. Poco dopo, un episodio non chiarissimo in area porta al rigore per San Gennaro. Sul dischetto va la Pasculli, “quindi è gol”, si pensa. E' gol, la torcida di San Gennaro esplode sugli spalti. Quasi neanche il tempo di gioire per le ragazze in mimetica (divisa che tanta fortuna ha portato sinora ai colleghi uomini), che la partita trova forse il suo episodio decisivo. E' un gol strepitoso: la Porcelli si fa tutta la fascia destra, ed esplode un tiro sul palo opposto, dove la Piumelli non può arrivare. Una perla da standing ovation, e infatti a momenti la “curva” viene giù, con il mister che entra in campo ad abbracciare le ragazze. E' un segnale importante che la partita è cambiata: perché cambia soprattutto la condizione psicologica delle squadre, completamente invertita. San Gennaro entra in un buco nero da cui non esce più, ed è Sant'Achille adesso a mettere sotto pressione la difesa avversaria. La Pasculli, in contropiede, non riesce a trovare il nuovo vantaggio con un diagonale che termina a lato di poco, un attimo prima che ancora la Amato trovi una traiettoria che beffa la Piumelli, probabilmente messa in difficoltà dal sole. E' crudele che un torneo si decida così, ma è il calcio. Si va a riposo con San Gennaro colpita nel punteggio e nel morale, ma viene fuori, nella ripresa, la tutta la grinta delle ragazze che, nel girone, avevano curiosamente battuto una sola squadra, proprio Sant'Achille A. Anche per questo la rabbia agonistica viene fuori, perché tra un batti e ribatti e l'altro San Gennaro ci prova più col cuore che con le idee, le ragazze avvertono la difficoltà di trasformare il pensiero in azione. Succede di tutto a cominciare da un palo clamoroso della Pasculli, prima che ceda alla pressione e alla delusione, sciogliendosi, offrendo una immagine difficile ma al tempo stesso bellissima perché fa capire quanto queste ragazze ci tenessero a vincere il torneo; la Sgherza che non sfrutta un contropiede importante, la sua omonima tra i pali che arringa la tifoseria che sente il traguardo vicino, un tentativo della Ferrareis, autentico tamburo battente sulla destra nel secondo tempo, che termina a lato. Negli ultimi minuti San Gennaro carica a testa bassa, è il finale al cardiopalma che questo torneo meritava, ma manca il colpo di scena finale. Tripudio per Sant'Achille, amaro in bocca per San Gennaro, ma lasciateci dire quella che in questo caso non è una ovvietà: per un mese abbiamo visto passione, correttezza, cuore, anche autoironia e voglia di migliorarsi. Cinque squadre, ed è come se avessero vinto tutte. SAN GENNARO: 1 Piumelli, 3 Andriani, 4 Ferrareis, 5 Zaza, 7 Pansini, 8 Petruzzella, 10 Pasculli SANT'ACHILLE A: 0 Sgherza R., 2 Salvemini M., 3 Pansini, 4 Salvemini L., 5 Sgherza S., 7 “Ricciola” Amato, 8 Mongelli, 9 Coppolecchia, 11 Porcelli Abbiamo scelto, crediamo meritatamente, di dare tutto lo spazio, la priorità e l'attenzione al verdetto definitivo del torneo di Calcio a 5 femminile. Per l'articolo relativo alle semifinali di Calcio a 11 maschile vi toccherà attendere solo fino a domani.
Autore: Vincenzo Azzollini
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