Dopo le contestazioni dell’opposizione che abbandona l’aula, la maggioranza consiliare approva da sola il bilancio tecnico a Molfetta
Il comunicato dell'ufficio propaganda del sindaco MInervini
MOLFETTA – Dopo le contestazioni dell’opposizione che ha abbandonato l’aula, la maggioranza consiliare di Molfetta, con 16 voti favorevoli e il voto contrario di Rifondazione comunista ha approvato il bilancio tecnico di previsione.
Immediato il comunicato propaganda del sindaco Minervini: «Nel bilancio approvato nessun aumento per tasse e tariffe, dall’Imu alla mensa scolastica, investimenti in servizi e opere pubbliche per 161 milioni di euro, stima provvisoria in attesa che con la legge di Bilancio, si torni in Aula, il prossimo aprile per l’approvazione del bilancio.
Si tratta di un bilancio tecnico perché – ha aggiunto il Primo cittadino, - dovrà essere aggiornato ad aprile con la legge di bilancio dello Stato e la legge regionale. Non aumentiamo tasse e tariffe per tutti i servizi, confermiamo la qualità e quantità delle aree edilizie e produttive, confermiamo le addizionali Irpef e le aliquote dell’Imu. Traduciamo in cifre ciò che abbiamo approvato con il Dup nel bilancio. Tra le spese di investimento c’è il Piano triennale di opere pubbliche e quello dei servizi, l’anno scorso abbiamo lavorato 140 milioni in opere pubbliche, oltre 15 milioni in servizi. E’ chiaro che abbiamo programmato gran parte delle opere sul 2024 perché è in atto la rimodulazione del PNRR e confidiamo di intercettare ulteriori finanziamenti. E’ una programmazione dinamica anche in considerazione del fatto che ad aprile dobbiamo tornare in aula per votare il bilancio».
Il sindaco non ha gradito l’abbandono dell’aula delle opposizioni di centrosinistra e ha reagito stizzito: «Ringrazio tutti gli uffici e tutti i Settori che hanno alacremente lavorato per questo bilancio e continueranno a lavorare alacremente fino al 31 dicembre. Rilevo la correttezza e il senso istituzionale di Rifondazione comunista e del suo rappresentante, il consigliere Infante, che sul piano istituzionale e del rispetto del confronto democratico ha dato una lezione a tutti noi, così come ringrazio la compostezza della maggioranza, una maggioranza di impegno civico che, al di là delle culture di appartenenza, si è impegnata per dare alla città uno strumento importante per andare avanti e, da sette anni, costituisce un saldo riferimento per tutta la città ed il suo progresso».
Insomma: quanto siamo bravi noi e cattivi gli altri.