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Dopo l'approvazione del bilancio, riparte l'amministrazione Natalicchio a Molfetta. Riduzioni Imu per rilanciare le imprese, nuovi bus urbani
Seduta fiume della massima assise cittadina. Il centrosinistra vota il bilancio e torna unito, crisi alle spalle: il sindaco verso il ritiro delle dimissioni. Tensioni in aula tra Giovanni Abbattista e la maggioranza legate all'imminente rimpasto. Paola Natalicchio: “la crisi ha un margine di attraversamento ma torniamo a essere una grande famiglia politica”
31 luglio 2015
MOLFETTA
- Con 15 voti favorevoli e 5 contrari, il consiglio comunale di Molfetta approva il bilancio
di previsione 2015 e molto probabilmente pone fine alla crisi politica che ha messo in ginocchio l'amministrazione di centrosinistra e portato il sindaco
Paola Natalicchio
alle dimissioni. Una seduta fiume durata nove ore (ben sedici i punti all'ordine del giorno, tutti approvati), segnata da momenti di duro scontro polemico con le opposizioni ma anche di vivace confronto interno e che il centrosinistra porta a casa dopo aver rischiato per due volte di non riuscire a mantenere il numero legale in aula.
E' la relazione dell'assessore ai lavori pubblici
Giovanni Abbattista
a segnare il picco polemico più acuto dell'intera seduta. L'ex segretario del Pd, sta svolgendo il suo intervento di natura tecnica sulle future opere pubbliche previste nel bilancio, quando accenna alla vicenda politica del senatore
Antonio Azzollini
che da poche ore il Senato ha salvato dall'arresto. In aula è bagarre.
Mariano Caputo
abbandona per protesta, momentaneamente i lavori e lo stesso fa il sindaco stizzito, mentre l'opposizione chiede le scuse dell'assessore e gli impedisce di andare avanti. Questo, imperturbabile riprende a leggere la sua relazione dal punto “incriminato” inasprendo le proteste dell'opposizione e la seduta precipita nel caos. Arriva quindi il richiamo severo del Presidente
Nicola Piergiovanni
(“assessore per cortesia, la invito a parlare delle opere pubbliche programmate e a terminare”) al quale Abbattista risponde deciso di rimando: “non ho bisogno di inviti, presidente”.
La seduta è sospesa, mentre nella stanza riunioni, la maggioranza si misura in un confronto accesissimo. “Giovanni ha violato un patto molto chiaro. Per evitare tensioni inutili avevamo deciso di non affrontare direttamente il caso Azzollini.
Piero de Nicolo
su richiesta della maggioranza è stato d'accordo e ha deciso di congelare una nota di commento sulla vicenda, fino all'approvazione del bilancio e lo stesso il sindaco. Così si è inutilmente complicata la seduta. Evidentemente Giovanni non ha ben digerito la sua rimozione, ormai imminente ai fini del rimpasto” racconta un esponente di spicco della maggioranza mentre l'assessore si è difeso spiegando che nulla sapeva del patto del silenzio su Azzollini. Tornato in aula ha rinunciato al contestato passaggio e i lavori sono ripresi.
Il sindaco
Paola Natalicchio
ha spiegato le ragioni della crisi e la valenza del voto sul bilancio: "sulla Vicenda nazionale, silenzio stampa. Sulla Vicenda locale, 25 mesi sono conclusi. La crisi di maggioranza ha margine stretto di attraversamento ad alcune condizioni. Ripristino del clima di fiducia: la famiglia politica deve isolare il centrosinistra dalle dinamiche nazionali che hanno schemi di gioco diversi. Sono fiera del patto con la città del 2013. Credo in questo centrosinistra. Le dimissioni sono la dimostrazione che le cose non vanno bene. Un Sindaco deve essere sereno e avere famiglia politica accanto a sé, le ragioni delle dimissioni sono squisitamente politiche. Ora è necessaria una pacificazione sostanziale per governare il nono Comune di Puglia”.
Quindi è stata sottolineata l'importanza del voto in aula: “le dimissioni non sono ritirate, ma oggi chiedo un voto di fiducia, un patto di legislatura. Sono disponibile a superare la crisi, impegnando me e la giunta per un lavoro profondo con le commissioni consiliari. Molfetta è una cosa seria, ha dei problemi risolvibili solo oltre un mandato e solo col senso di responsabilità di tutti e stringendo un patto politico autentico c'è la possibilità di superare questa situazione. Ma serve un patto a partire da oggi. Chiedo alla maggioranza che mi ha supportato nel 2013 un nuovo patto di legislatura che passa da questo voto di bilancio".
E il centrosinistra ha risposto positivamente all'appello e si è stretto attorno al primo cittadino a iniziare dal Pd con i quali i rapporti si erano incrinati due settimane fa.
Giulio Germinario
, capogruppo democratico ha ricordato: “che mai in quest'ultimo mese, il partito ha messo in discussione il sindaco e questa esperienza politica. Accogliamo quindi la proposta del sindaco di rilanciare l'azione politico-amministrativa e di ritornare all'entusiasmo del 2013. Il Pd oggi dà al sindaco la sua fiducia sul pieno prosieguo di questa amministrazione”. La presa di posizione del partito è stata confermata da
Roberto La Grasta
: “rispediamo al mittente qualsiasi tentativo di strumentalizzare i rapporti tra Pd e maggioranza. Questo atteggiamento ci fortifica ulteriormente”. Sulla stessa lunghezza d'onda
Mauro De Robertis
(Sel): “la città non ci ha visto indietreggiare un attimo e il sindaco ha avuto l'onestà intellettuale di dire come stanno le cose. Alla fine i cittadini saranno in grado di capire perfettamente i passi avanti compiuti dall'amministrazione”. Anche Dep (Democrazia è Partecipazione, il movimento che riunisce i fuoriusciti dal Pd) si è schierata con convinzione al fianco del sindaco attraverso l'intervento di
Damiano Angeletti
: “il nostro voto favorevole al Bilancio, rappresenta di fatto il nostro voto di fiducia al sindaco e all'amministrazione nell'intento di proseguire sulla strada del cambiamento intrapreso due anni or sono e di realizzare gli obbiettivi politici programmatici realizzati nel 2013”. Lealtà politica confermata anche da
Gianni Porta
(Rifondazione Comunista): “nostra dichiarazione di voto è in linea e in continuità con atteggiamento che abbiamo tenuto in tutto questo tempo. Stasera non è né il tempo, né il luogo di ricostruzioni e analisi sulla crisi politica. Nostro voto su bilancio è positivo, estremo atto di responsabilità che vuole testimoniare soprattutto una cosa: la priorità che per noi c'è, di rinnovare patto di legislatura e fiducia in patto politico-programmatico. Prioritaria è discussione su cose da fare e realizzare in nome del debito contratto con la città nel 2013. La nostra fiducia va alle persone nella misura in cui confermano i patti politico programmatici che noi rinnoviamo”.
Domenico Gagliardi
di “Linea Diritta” ha accostato l'importanza strategica del bilancio a quella del tragitto politico compiuto in questi due anni dal centrosinistra: “questo è un bilancio importante, che guarda alle forze produttive della società e allo stesso tempo alle fasce deboli. Sono previsti riduzioni Imu per gli opifici che permetterà di liberare nuove risorse in un momento di grande difficoltà economica e allo stesso tempo dedichiamo la consueta sensibilità alle fragilità sociali. Notevole poi è il mutuo di 800.000 euro col quale ci impegniamo a modernizzare il vetusto parco mezzi della Mtm. La nostra fiducia va quindi al bilancio e parallelamente all'amministrazione e al progetto politico che ne è alla base. Anche noi come tanti cittadini, diciamo: Paola non mollare!”.
Il Bilancio è stato illustrato dall'assessore
Angela Amato
: “malgrado i tagli statali ammontino a 9 milioni di euro dal 2012 siamo riusciti a promuovere atti favorevoli all'imprenditoria, la scuola (rimodulando verso il basso ad esempio il piano tariffario della refezione scolastica), il settore welfare”. Positivo anche il giudizio tecnico del sindaco
Paola Natalicchio
: “dietro questo bilancio c'è una precisa idea di città, in linea con la progettualità della maggioranza. Abbiamo tagliato gli sprechi, dato respiro al piccolo commercio, quello del centro città, diminuendo la tassa sulle insegne pubblicitarie e agevolato gli opifici della zona industriale abbassando l'Imu. Con dei mutui rammoderniamo il parco mezzi della Mtm e riusciremo ad avviare la raccolta dei rifiuti porta a porta prima di altri Comuni. Numerose inoltre saranno le opere pubbliche avviate: dal Corso Umberto al salvagente vicino al mercato del pesce passando per piazza principe di Napoli e parco del Mezzogiorno. Continuerà il nostro impegno per la manutenzione degli edifici comunali: quest'anno abbiamo già provveduto a cambiare 6 caldaie (dalla Savio alla Biblioteca Comunale, ridotte a un accozzaglia di ruggine). E' un bilancio di qualità che rivela una precisa progettualità politica”.
Critica l'opposizione con
Luigi Roselli
(“è un bilancio lacunoso, non chiaro, senza un preciso disegno politico”) e
Mariano Caputo
(“è un bilancio che rivela il vuoto assoluto di questi 25 mesi, il vostro fallimento totale e l'incapacità di incidere veramente sul tessuto cittadino”).
La consigliera Pd Raffaella Ciccolella ha sottolineato l'impegno per le scuole cittadine e avanzato la proposta di un intervento più energico per garantire una efficiente copertura Wi-fi di tutti per tutti gli istituti cittadini.
Al termine della discussione sul bilancio sono stati approvati dei punti dell'ordine del giorno attinenti il riconoscimento di debiti fuori bilancio.
© Riproduzione riservata
Autore:
Onofrio Bellifemine
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mauro
31 Luglio 2015 alle ore 16:55:00
povero mariano, abbrusc u paparul!!!!!!!!!!!!!!!!!! vatti a fare una doccia fredda chissà ti riprendi un po'. dici tante di quelle puttanate, mentre quando governavi molfetta sapevi dire solo signorsì al senatore.
Rispondi
Quovadis?
31 Luglio 2015 alle ore 14:06:00
Una ripartenza con molte lacune da verificare in seguito. Vedremo!
Rispondi
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