Don Tonino, un vescovo secondo il Concilio
RECENSIONI - Un libro di Antonio Chiereghin
Quali gli apporti di novità dell'episcopato di mons. Bello in piena sintonia con lo spirito del Concilio e come potenzialità di sviluppo pastorale per la Chiesa italiana nel terzo millennio?
In sintesi: l'idea di Chiesa – comunione, la concretizzazione alle nostre latitudini della scelta preferenziale per i poveri, l'umanizzazione del servizio di vescovo, la tensione dialettica tra tutto quel che è immensamente grande e ciò che è contingente e immediatamente presente, il valore della storia e delle storie, la ricerca del dialogo con tutti e dappertutto, l'ingresso dei temi della pace e della non violenza nell'agenda ordinaria della comunità cristiana; dunque un'immagine “altra” di Chiesa ed un'immagine inedita di Chiesa nel Meridione d'Italia.
Sono questi i temi del libro di Antonio Chiereghin “Un Vescovo secondo il Concilio” - Don Tonino Bello uomo che visse dentro, che visse insieme, che vide oltre. Con introduzione di Giuseppe Pasini (ED INSIEME, Sentieri/21, 2001, pp.264, € 10.33).
Don Tonino Bello - è questa la tesi dell'autore - è stato un vescovo secondo il Concilio perché, nella sua umanità e nella sua fede, ricco e povero a un tempo, ha camminato con la Chiesa e ha saputo incarnare lo spirito delle intuizioni conciliari nella missione di vescovo che gli è stata affidata. Lo ha fatto in modo originale e personale, con la vita e persino con la sua morte, prematura e dolorosa, ulteriore motivo di riflessione nella luce del Vangelo.
Antonio Chiereghin, nato nel 1966, è prete della diocesi di Chioggia (Ve) dal 1990. Dopo varie esperienze pastorali in parrocchia, nel Seminario, nell'Azione Cattolica e nella pastorale giovanile, ora è impegnato a servizio degli italiani residenti nel nord della Francia, con sede a Roubaix, diocesi di Lille. Con questo studio su don Tonino Bello ha conseguito la Licenza in teologia pastorale presso la Facoltà teologica dell'Italia settentrionale, sezione di Padova.