Recupero Password
Deiezioni canine a Molfetta, una invasione: la segnalazione di un residente di via Matilde Serao
27 settembre 2012

MOLFETTA - È una condizione d’inciviltà diffusa per tutta Molfetta, quella di lasciar defecare i propri cani per strada o sui marciapiedi senza poi raccogliere le feci. Un argomento tra i più spinosi della pacifica convivenza tra i cittadini: perché chi non raccoglie le deiezioni del proprio cane arreca danno a tutti, amanti o meno degli animali, possessori o meno di un animale.
Un residente di via Matilde Serao ha segnalato a Quindici la deprecabile condizione della zona, costellata di feci canine, con la speranza che il Comune di Molfetta possa provvedere alla installazione di un cartello che inviti il cittadino possessore di un cane a munirsi di paletta e sacchetto per evitare di sporcare l’arredo urbano.
Tra l’altro, per migliorare la fruibilità del verde urbano, il Comune di Molfetta aveva noleggiato uno scooter aspira feci (6.500 euro), presentato alla cittadinanza nel gennaio 2011, ma poi lentamente dissoltosi nel nulla. Si erano promessi maggiori controlli, ma ad oggi la situazione è rimasta immutata, anche per la poca civiltà di molti cittadini che considerano la città come un grande immondezzaio o una grande discarica a cielo aperto (dopo essere stata ridotta a immensa piazza mercatale).
Del resto, la legge prevede sanzioni pesanti per quei cittadini che non raccolgono le deiezioni dei loro cani sul suolo pubblico. Chi accompagna il cane deve essere munito di sacchetto, di paletta rigida o pinze igieniche e immediatamente provvedere a pulire dove il cane ha defecato e a introdurre il sacchetto e il suo contenuto nei cassonetti. È anche vietata la defecazione dei cani nelle aree delle strutture fisse di giochi per bambini, limitazione sconosciuta a Molfetta.
Infatti, l'obbligo di raccogliere le deiezioni del cane non è solo un dovere civico dettato dal buon senso, ma un vero è proprio ordine giuridico. L'ultimo provvedimento in vigore è l'Ordinanza del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali del 3 marzo 2009. In base all’art. 2, «è fatto obbligo a chiunque conduca il cane in ambito urbano raccoglierne le feci e avere con sé strumenti idonei alla raccolta delle stesse» (obbligo che non decade se cane è condotto da persona diversa dal proprietario).
Per di più, secondo l’art.1102 del Codice Civile (applicabile al condominio in forza dell'art.1139) stabilisce che ciascun condomino ha diritto ad utilizzare i beni comuni, purché non ne impedisca l'uso agli altri aventi diritto o non ne muti la destinazione. Dunque, l’obbligo è vigente anche all’interno degli spazi del condominio. Per fortuna, a Molfetta qualcuno inizia a rispettare non solo la legge, ma soprattutto la collettività.
 
© Riproduzione riservata
Nominativo  
Email  
Messaggio  
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""



Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2023
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet