Decollata finalmente l’isola pedonale di Corso Umberto
Il centro cittadino è tornato più vivibile
Zona pedonale è fatta: nonostante le petizioni e gli appelli alla rivolta promossi da An, nonostante le reiterate lagnanze espresse da alcuni commercianti (ma molti sono contenti perché hanno aumentato gli affari), residenti, dipendenti comunali, insegnanti... nonostante tutto pare che il pedone l’abbia spuntata.
“E’ un mortorio”, “Finalmente non ci sono più macchine, noi bambini possiamo camminare e giocare liberamente”, “Che silenzio”, “Ma perché non hanno esteso la zona blu anche ad altre aree, per esempio in piazza Vittorio Emanuele?”, “ E le circolari, perché adesso non le incrementano?”: il molfettese medio sembra insomma non essersi spaventato più di tanto, di certo meno del previsto, di fronte all’assenza delle automobili e al pagamento del parcheggio.
Certo, i dipendenti comunali, ai quali non è stato concessa la possibilità del meno dispendioso abbonamento, hanno borbottato e sembravano pronti a imbracciare i fucili contro questo provvedimento iniquo nei loro confronti, ma adesso sembrano essersi tranquillizzati, e anzi aver essi stessi avanzato proposte di soluzione a questo disagio, un parcheggio custodito già esistente per biciclette e motorini e ancora un bus-navetta.
Anche i commercianti non si può dire che abbiano abbandonato il piede di guerra contro amministrazione e sindaco, pur essendo l’unica categoria professionale a poter effettivamente godere del beneficio del tanto agognato abbonamento - del quale peraltro sono state pressoché dimezzate le tariffe originarie. Anzi, sarà capitato a molti di imbattersi presso il Comando dei vigili urbani in grandi code di cittadini pronti a sfoderare qualsiasi carta per avanzare il proprio diritto ai pass annuali (speriamo che alla fine non occupino tutte le “zone blu”).
Naturalmente l’operazione “Al centro con piacere” non pare essersi esaurita del tutto: a giorni arrivano le fioriere che, su Corso Umberto, dovrebbero sostituire le anti-estetiche transenne, anche poco funzionali, visto che negli ultimi giorni non si è esitato a spostarle di qualche metro per poter parcheggiare l’auto, non proprio provvisoriamente, addirittura al centro della strada.
Infrazioni e proteste a parte, una categoria di cittadini di sicuro è dal 15 giugno un po’ più contenta: quella di chi per spostarsi ha sempre scelto le gambe, le due ruote, o i mezzi pubblici.
Tiziana Ragno