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Cresce l'allarme criminalità: nuovo attentato alla casa di un pregiudicato a Molfetta
01 giugno 2009

MOLFETTA -L'allarme criminalità che "Quindici" continua a lanciare da tempo, colpevolmente sottovalutato, ha avuto un'altra conferma con l'attentato di questa notte contro l'abitazione di un pregiudicato in vico II Madonna degli Angeli. Ignoti hanno fatto esplodere una bomba carta davanti alla casa di quest'uomo, noto alla giustizia, provocando danni, ma per fortuna nessun ferito, malgrado la presenza di gente all'interno dell'abitazione oggetto dell'attentato. Grande paura e panico fra gli abitanti della zona, molti dei quali anziani. Sicuramente si sarà trattato di un avvertimento all'interessato, tenuto conto che un attentato simile era stato già compiuto il 29 novembre scorso davanti alla stessa abitazione. Si tratta, perciò, di un episodio che inquieta l'opinione pubblica sempre più turbata dal susseguirsi episodi di microcriminalità dagli incendi di auto a quelli delle bancarelle per la vendita di frutta e verdura. Probabilmente è in atto un regolamento di conti all'interno della malavita locale per il controllo del territorio, conseguenza anche dell'illegalità diffusa, talvolta tollerata che ha dato l'idea dell'impunità. Intanto nessuno è andato a verificare i danni così a pagare saranno i poveri abitanti della zona, senza che nessuno possa risarcirli. Una vergogna! Dov'è il sindaco sempre attento ai problemi dei suoi abitanti? Continuiamo a ripeterlo: la microcriminalità non va sottovalutata, per cui un'azione preventiva e repressiva è quanto mai necessaria, prima che il livello delinquenziale possa crescere e diventare più difficile da combattere. Occorre che l'amministrazione comunale di centrodestra, finora silenziosa, dica chiaramente da che parte sta, occorre denunciare questi episodi con molta fermezza, mettendo manifesti pubblici in città che condannino questi episodi. Anche l'opposizione di centrosinistra dovrebbe essere più incalzante nei confronti della maggioranza, chiedendo subito maggiori garanzie per il rispetto della legalità e per la sicurezza dei cittadini, anche con la richiesta della convocazione di un consiglio comunale ad hoc per discutere di questa situazione.
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uh medonn....son senza forze e ho appena finito di leggere tutti i commenti sull articolo del palazzetto. Speravo proprio di andare a dorminre ma invece no. Da quando ho iniziato a leggere anni fa il sito di quindici, man mano che il tempo passasse anche i commenti dei lettori diventavano sempre piu' numerosi e anche, a volte, agguerriti. Sapete che vi dico? Un oceano di parole di gente che si piange addosso, che spera che qualcuno prima o poi cambi le cose, o addiritura tanti che ammettono che il tempo di stare seduti in poltrona e' finito e siamo noi a dover fare qualcosa con leducazione , la civilizzazione e l'orientamento dei piu' giovani. Ci sono poi quelli di destra e di sinistra (se sanno ancora che cosa sinifica, visto come avete mandato in rovina il Paese) che si abbaiano addosso nello stesso stile in cui io da bambino con i miei amici facevo a gara a chi aveva la macchinina pi bella.....la mia di piu' no lamia di piu' ancora....e la mina ancora di piu' che ogni volta che tu dici di piu' arriva automatico il mi di piu.....e la mia di piu' infinito e cosi via. beh.. sara' l'ora, sara' la tonsillite e la febbre a 40 o proprio questo oceano di belle parole, ma vado proprio a vomitare. .....uh medonn adesso non vi sentite offesi o accusati di essere qualunquisti cialtroni ( anche se pero' in questo caso significherebbe solo una cosa ed e' inutile che ve la dica) Poi a parte certamente ci sono tutti quelli che subiscono il fuoco amico, che si trovano al centro di tutto questo ma se ne tengono in disparte e cercano invece di dare un senso alla loro vita con quello che hanno, poi c'e' la famiglia, gli amici, che mi danno la forza di voler tornare nella mia, nonostante tutto, bellissima citta e passare del bel tempo con loro che sia in campagna o al mare o in giro( sapendo dove andare, eheh). saluti Marino Meh mo pero' m n vok a dorm
Su questo tema è stato detto tutto ed il contrario di tutto. Provo allora ad esprimere una cosa molto semplice: a Molfetta, c'é la malavita organizzata, ci sono alcune famiglie che si contendono il controllo del territorio, i quartieri, le attività criminali. Quando questi equilibri criminali, queste consorterie mafiose, queste spartizioni concertate tra le varie famiglie, delle attività illegali altamente lucrative (spaccio, contrabbando, racket, usura, ecc.)saltano, iniziano inevitabilmente le esplosioni, gli incendi e, tutta una serie di atti che toccano il loro apice, poi, nelle uccisioni (e speriamo non si arrivi mai a toccare quest'apice, ma di questo passo..., ho i miei dubbi). E' semplicemente questo, quello che sta avvenendo a Molfetta. A questo punto il quesito conseguente è altrettanto semplice: chi ha veramente interesse a ristabilire l'ordine pubblico e la legalità a Molfetta? Dovrebbero essere innanzitutto le forze dell'Ordine, non foss'altro che questo è il compito primario a cui sono deputate. Ma prima di chiedersi se hanno la capacità, la professionalità, le forze dell'Ordine locali (che poi, in fin dei conti non sono un'entità spersonalizzata, ma sono delle persone fisiche con una professionalità più o meno accentuata), di fronteggiare questi fenomeni criminali più complessi ed articolati, occorre chiedersi se ne hanno una reale volontà. E qui mi fermo, e non dico altro se non che è errato avere un'approccio idealistico nei confronti di qualsiasi istituzione, poiché ogni istituzione è sempre fatta di uomini e, gli uomini, in deteterminati contesti possono mancare l'obiettivo di un reale contrasto a questi fenomeni, per una molteplicità di ragioni e, una di queste, penso si sia già colta. Brutta storia....



Ieri pomeriggio: un evento banale, che poi tanto banale non è, perché fotografa lo stato dell'arte della sicurezza ed educazione di noi Molfettesi. Via Roma, verso piazza Roma, un'auto condotta da un giovane, ostruisce praticamente la carreggiata, ferma ad un incrocio, mentre gli occupanti chiacchierano con altri due giovani sul marciapiedi. Alle proteste vibrate degli automobilisti e del conduttore di una circolare, il giovane alla guida, con tono di scherno, invece di avanzare un pò nella traversa di via Roma per consentire il deflusso delle auto ferme bloccate, con aria strafottente e beffarda, declamava:..."chimiet à l'vigel": chiamate i vigili - tanto io non mi muovo e me ne infischio del vostro diritto di transitare. La faccenda si è protratta per un bel pò!!!, poi non so come è finita, perché, con qualche manovra azzardata, io l'ho sfangata. Perché succedono queste cose, nelle quali situazioni un Cittadino per far valere il proprio sacrosanto diritto, avverso una prepotenza gratuita e arrogante, potrebbe trovarsi cinvolto in alterchi spiscevolissimi, se non peggio? Ma perché si permette a certa gentaglia di farla franca!. NON CI SONO CONTROLLI SISTEMATICI DELLE FORZE DI POLIZIA, A PROTEZIONE DEI CITTADINI. SI PREFERISCE NASCONDERSI DIETRO IL "DITO" DELLA MANCANZA DELLA DOTE DELL'UBIQUITA' DA PARTE DELLE PATTUGLIE MOTORIZZATE, SE NON QUELLA DELLA CRONICA MANCANZA DI PERSONALE. E allora che si fa? Si diventa tutti dei "Giustizieri ... fai da te"? NO!!!! Dobbiamo tutti, dico tutti adoperarci per COSTRINGERE chi di dovere, a fare il proprio DOVERE, a prescindere dal rischio che corrono e per il quale sono stati ben edotti all'atto dell'assunzione dell'incarico. Si dirà anche che il fenomeno della micro e macro criminalità affligge tutte le realtà! Bene, a me non basta come giustificazione. Io vivo a Molfetta, pago le tasse a Molfetta, quindi rivendico il diritto di "fustigare" le istituzioni della mia Città. Secondo come la vedo io, ci stiamo avvicinando pericolosamente al famoso "punto di non ritorno" ed è allarmante il silenzio - quasi assenso - dell'Istituzione. Aspettiamo per vedere come evolve la situazione? Lo so, questa mia riflessione, insieme con tutte le altre di altri Concittadini sfiduciati ed allarmati, sono voci nella tempesta (o sputi nella..., come ho già avuto modo di evocare l'immagine). Speriamo solo che prima o poi (possibilmente prima che accada l'irreparabile), qualcuno abbia un rigurgito di coscienza civile e la smetta di disegnare situazioni inesistenti.



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