Costituzione, attuarla o rivederla? Se ne parla oggi all'Aneb di Molfetta
Al Centro Sociale “Don Tonino Bello”, alle 18.30 interverrà il prof. Gaetano Di Stefano
MOLFETTA - Dopo Isabella Morra, il cammino culturale multidisciplinare dell'ANEB prosegue speditamente lungo la strada della revisione costituzionale.
Questa sera alle ore 18.30, il prof. Gaetano Di Stefano, docente presso l'Università degli Studi di Bari, discuterà di Costituzione presso il Centro Sociale “Don Tonino Bello” (parrocchia S. Pio X, nella foto).
L'argomento riveste molto interesse, in un periodo in cui è considerata urgente la modifica di alcuni passi costituzionali, in primis legati al federalismo.
Già abrogata nel referendum di qualche tempo fa, la revisione costituzionale è uno dei punti chiave nell'agenda del nuovo governo. Come si sa, è soprattutto la Lega a premere affinché le regioni possiedano un'autonomia maggiore.
Appelli, quelli delle “camicie verdi” che fanno breccia nel cuore degli altri partiti di centro-destra e che non lasciano insensibile neanche l'opposizione, a sua volta convinta che un adeguamento di alcuni passi della Costituzione vada apportato, in relazione alle mutate esigenze della società. Basti pensare alle dichiarazioni di Berlusconi che pone il federalismo tra le sette missioni del suo governo.
O si pensi agli obiettivi più volte sbandierati da Veltroni, per cui le riforme costituzionali vanno assolutamente realizzate per snellire l'apparato legislativo.
In molti chiedono una discussione bipartisan in Parlamento, su cui si auspica la massima convergenza possibile di vedute, eppure non mancano le polemiche e i pareri antitetici tra chi si fa sostenitore della sacralità della Costituzione e della scelta dei Padri Costituenti, e chi invece auspica qualche salutare correttivo.
Costituzione semplicemente da attuare, in quanto già completa e rappresentativa di tutti gli interessi, oppure da adeguare alla complessità sociale del XXI secolo?
L'argomento è di notevole spessore, va snocciolato in tutte le sue componenti, e l'Aneb si farà portavoce di quest'esigenza.