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Corso Umberto, il cantiere infinito e i molfettesi zozzoni
15 novembre 2019

Partendo dalla Stazione Centrale di Molfetta e passeggiando lungo Corso Umberto verso la Villa Comunale rimango incuriosita dall’estetica donata a quest’area della città dalla cantierizzazione iniziata nel 2018, finché, giunta all’incrocio con via Giaquinto, ricompaiono confini di cantiere. Gli sbarramenti interrompono la strada principale fino all’incrocio con via Amedeo ed occupano i marciapiedi sui lati destro e sinistro, a ridosso delle attività commerciali. «Lavori in corso - annuncia nell’apposito cartello l’assessorato ai lavori pubblici del Comune di Molfetta - si avvisano i cittadini che nei prossimi giorni si darà inizio alle opere edili ed impiantistiche che interessano i marciapiedi. Scusandoci per il temporaneo disagio vi ringraziamo per la collaborazione». Probabilmente le scuse, oltre ai passanti e ai residenti, sono rivolte agli esercizi commerciali presenti su questo tratto di strada. Cosa ne pensa dei cantieri aperti in città? Quali disagi state avendo? Ritiene che altri lavori pubblici abbiano più urgenza rispetto a questi di abbellimento? A queste domande hanno risposto i titolari di tre attività commerciali, che, per tutela della privacy, indicheremo come Commerciante1, Commerciante2 e Commerciante3. Commerciante1 «Ben vengano i lavori pubblici se è per un miglioramento, poi, che siano mantenuti bene o meno, è da vedere perché purtroppo di gente incivile ce n’è tanta; noi ci lamentiamo soprattutto perché, quando al mattino apriamo, troviamo davanti al negozio escrementi di animali. Poi c’è gente del vicinato che pulisce il pesce puzzolente e di martedì lo mette nel cestino dell’immondizia per non aspettare la raccolta dell’umido del giovedì. L’inciviltà la crea il cittadino. Questa zona non è tutta videosorvegliata, ci vorrebbero più telecamere. Qui davanti abbiamo l’open shop e di sera, quando i negozi sono chiusi, ci sono persone che si servono lasciando rifiuti sulle panchine e sulle aiuole. Questo succede nonostante l’open shop abbia cestini per la raccolta differenziata della spazzatura. Spesso metto i guanti e provvedo io a togliere la roba che hanno buttato nelle aiuole. Ben vengano i lavori pubblici perché dobbiamo mantenere bella la città, tuttavia dobbiamo saperli anche serbare e chi li deve far durare è il cittadino. Il cittadino deve essere educato alla civiltà; se, a lavori pubblici conclusi, la gente continua a buttare per terra rifiuti e gomme da masticare, tra un anno ci ritroveremo in una situazione brutta. Il disagio per la cantierizzazione è momentaneo. Sono qui con questo cantiere che ha aperto da un mese, forse anche più, 45 giorni; questo può essere sopportato, l’importante è che il risultato duri nel tempo con la collaborazione dei cittadini, che spesso sono i primi incivili. Altri lavori urgenti sono quelli di rifacimento delle strade e penso che per alcune stanno provvedendo; per esempio vicino via Felice Cavallotti hanno riparato delle buche mentre in via Giaquinto hanno aggiustato le mattonelle traballanti del marciapiede che era pericoloso per gli anziani, soprattutto nelle giornate di pioggia». Commerciante2 «Questo cantiere in particolare andava realizzato perché la pavimentazione risale forse agli anni 50 ed è impensabile avere nel 2019 una pavimentazione in quello stato in un’area pedonale. Sul cartello esposto sul cantiere si evince che il termine dei lavori è fissato a giugno 2019 ma siamo ancora a un terzo dell’opera completa e siamo alla fine del 2019 con vari disagi. Chiaramente un cantiere aperto in un’area commerciale non fa altro che danneggiare non solo i negozianti ma anche i residenti e di conseguenza anche chi viene qui per passeggiare. Polvere, fumo, rumore sono disagi che chiaramente tieni in conto. Le panchine sono sporche e in sovrannumero e non ci sono vigili per il controllo. Era importante che i lavori fossero più concisi e più rapidi per dare meno disagi anche a tutto l’indotto. Riguardo ad altri lavori a livello cittadino, ritengo che piuttosto che fare diverse rotonde, in alcuni casi poco significanti, sarebbero più urgenti opere di rifacimento delle strade; ci sono strade così piene di buche che non riesci a camminarci. Io mi auguro che lì dove si renda necessaria un’opera venga compiuta, poi le priorità vanno date in base alle circostanze, ovvero, si realizza la pista ciclabile, che magari interessa a 10 persone e non si crea altro che è nell’interesse di cento persone; la mia impressione è che si dia priorità a cose probabilmente meno importanti per la città. E’ chiaro che il senso civico non né al massimo, però è anche vero che se si persiste la gente entra in quell’ottica e quindi secondo me va fatta un’opera di sensibilizzazione al senso civico». Commerciante3 «Ho una pessima opinione dei cantieri aperti in città; in particolare, su questo cantiere non c’è organizzazione, ci sono solo 4 persone ed i lavori procedono molto lentamente. Hanno tolto dei mattoni scuri ed hanno messo mattoni di un bianco che si sporca subito; almeno con i mattoni grigio scuro e neri lo sporco si vedeva di meno, perché, si sa, noi cittadini non siamo sempre civili. Il cantiere è disordinato, nei nostri negozi puliamo tutti i giorni perché la merce si sporca di polvere. Poi non parliamo delle fioriere da cui vengono fuori bei topolini. La gente che si serve dall’open shop butta la carta, i bicchieri e le bottiglie vicino ai nostri negozi o nelle piante. Io proporrei di eliminare le panchine perché sono un punto di ritrovo per gente che sporca. Abbiamo avuto un calo di vendite enorme. Noi siamo ancora senza luce, non hanno ancora messo i pali della luce. Sono quasi due mesi che i lavori continuano. Il cantiere non può danneggiare un Corso, questo è un salotto per Molfetta. Bisogna mettere il divieto di far sporcare il nuovo pavimento dai cani che passeggiano sul Corso; prima dei cani sono sporchi i padroni che non puliscono ciò che i loro cani imbrattano. Il marciapiede è concluso da poco ed è già sporco di residui di feci. E’ carente videosorveglianza pubblica; essa è privata, ogni negozio ha la sua video camera. Gli alberelli che hanno piantato sono instabili, stamattina sono andati a terra, per un po’ di vento. In realtà nelle città i cantieri sono dappertutto, è che noi non siamo abituati. Nel nord Italia ci lavorano di notte, qui, invece ci lavorano di giorno dando a noi commercianti tante difficoltà con la clientela. Poi si mettono i vigili urbani che non ci aiutano. Se il cliente parcheggia in zone non consentite nei pressi del negozio vanno subito a fargli la multa. Il sindaco di un paese vicino, invece, ha reso gratuiti per tutto il mese di dicembre i posteggi vicini alle attività commerciali proprio per permettere alla gente di avvicinarsi in centro per fare delle compere. Concordo sull’esecuzione dei lavori pubblici, tuttavia manca una buona organizzazione ».

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