Coronavirus, blitz dei carabinieri al mercato ittico di Molfetta. Bloccata l’asta, danni per centinaia di migliaia di euro ai pescatori
Il mercato ittico all'ingrosso
MOLFETTA – Un armatore ha telefonato a “Quindici” per denunciare la scelta di bloccare la vendita all’asta del pescato, che ha fatto perdere lavoro e soldi ai pescatori, in un a situazione già difficile.
Venerdì mattina quando i pescherecci avevano sbarcato il pesce al mercato ittico e si preparavano a fare la consueta asta, sono arrivati i carabinieri che hanno bloccato tutto e costretto gli armatori a congelare tutto il prodotto.
La motivazione erano le disposizioni del coronavirus che impedivano assembramenti come l’asta del pesce.
Ci chiediamo: come sempre le cose vengono fatte male e come tali producono danni. Non si poteva intervenire prima a vietare alle barche di andare a pesca? Era necessario far perdere giornale di lavoro e denaro a questi lavoratori che già sono in difficoltà? E’ giusto che tanto prodotto venga svenduto (come è avvenuto) o vada congelato?
Chi prende queste decisioni? Il sindaco era al corrente di questo blitz dei carabinieri? Quando si parla di coordinamento che vuol dire? In queste situazioni si vede la capacità di gestire l’emergenza.
Sarebbe utile che qualcuno si assumesse le responsabilità di decisioni frettolose e tardive. Accanto agli elogi, giusti, vanno anche fatte le critiche opportune per evitare che certi errori vengano ripetuti. Chi ripagherà i danni agli armatori per centinaia di migliaia di euro? L’amministrazione comunale che ha dimenticato il mercato ittico nelle sue ordinanze per il coronavirus o si dovrà chiedere al governo di risarcire anche i pescatori?
Intanto il danno è fatto e da domani anche i pescherecci resteranno fermi in banchina: il danno e la beffa.
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