Consiglio comunale di Molfetta: fibrillazioni e toni accesi su municipalizzate e variazioni di bilancio mentre si rinvia la discussione sulle prospezioni marine
La discussione sull'azienda MTM
MOLFETTA – Si è conclusa all’1.20 di questa notte la seduta fiume del Consiglio Comunale.
Come previsto, il dibattito si è a lungo incentrato sulle tre municipalizzate ma le fibrillazioni maggiori si sono verificate a proposito del riconoscimento dei debiti fuori bilancio e alle variazioni di bilancio.
Non sono mancati i riferimenti alle ultime delibere relative al senso unico in corso Dante e alla limitazione dell’accesso alla muraglia ma, per il protrarsi della seduta, il punto sulla costituzione di un tavolo congiunto con altri Comuni in merito all'attività di prospezione dei fondali marini, argomento proposto dai consiglieri comunali di opposizione Natalicchio, Porta e Zaza viene rinviata a una successiva seduta, prevista per i primi di ottobre.
Ma Quindici si sofferma separatamente sulle diverse questioni.
La prima società su cui si focalizza l’attenzione del Consiglio Comunale è la MTM. Il sindaco Tommaso Minervini ha esordito evidenziando come gli atti in oggetto di discussione derivino da azioni avviate sin dal 2015, anno in cui si deliberà anche l’acquisto di cinque nuovi mezzi per migliorare l’attività, ridurre i costi di manutenzione e, al tempo stesso, ridurre l’inquinamento.
La società MTM è una società che da molti anni presentava bilanci negativi, presentando «perdite di esercizio dal 2002 ad oggi, tranne nel 2006, quando il bilancio era a zero», come ha evidenziato il Sindaco.
Il primo cittadino, però, si è soffermato su tre punti fermi: la volontà di continuare ad avere un trasporto pubblico locale e la volontà di avere una municipalizzata che non si occupi solo delle linee di trasporto ma che sia potenziata all’interno di un quadro di programmazione che è il PUMS .
Il piano industriale viene però definito “fantasioso” dal consigliere di opposizione Fulvio Spadavecchia, il quale pone l’attenzione sulla mancanza di una delibera dell’assemblea ordinaria della società che dica come coprire le perdite e sulla durata della stessa assemblea ordinaria. La consigliera Isa De Bari, invece, chiede chi si assuma la paternità del piano industriale oltre a porre la questione degli ausiliari del traffico (in pratica se è prevista una revisione della contrattualizzazione). Il piano industriale della MTM, per Isa De Bari, appare incoerente col bilancio consolidato dell’azienda. Ritiene che si assisterà a una lenta “eutanasia” della MTM sino al 2020 (quando si prevede l’abolizione delle partecipate), rassicurando sul futuro dei dipendenti che, a suo dire, sarebbero «al sicuro, non perché è stato fatto il piano industriale ma perché sono già dipendenti comunali».
La consigliera di opposizione Paola Natalicchio lamenta l’assenza di alcuni assessori poiché «il modo in cui si muovono gli autobus, il modo in cui si assicura il decoro della città, incide sulla vita quotidiana dei cittadini». In un articolato intervento auspica un accorpamento tra partecipate, definendo la MTM una “costola dell’ASM” (con la quale condivide, ad esempio, la sede), aggiunge «questa azienda da sola in piedi non si tiene. Ci saremmo aspettati l’accorpamento di MTM con ASM o con la Multiservizi».
Il presidente della competente commissione comunale, il consigliere Luigi Tridente, esprime il parere favorevole della Commissione (espresso da tre dei quattro componenti, con l’astensione del consigliere Spadavecchia) alla presa d’atto. «In sede di Commissione – ha riferito – è emerso che i contributi della Regione Puglia sono fermi al 98… »
«Il nostro intento è quello di dare dignità al lavoro – ha concluso il Sindaco – ma di tenerci il trasporto pubblico locale... questa è un’azione in continuità con la precedente amministrazione».
La presa d’atto del piano industriale viene posta ai voti e approvata con 14 voti favorevoli e 7 contrari.
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Autore: Isabella de Pinto