MOLFETTA – Approvato all'unanimità il patto di gemellaggio tra la città di Molfetta e la Contea di Wei, Provincia di Hebei, prefettura di Xingtai della Repubblica Popolare Cinese.
Iniziativa scaturita, come ha riferito l'assessore ai Lavori Pubblici Mariano Caputo, da incontri avvenuti tra una delegazione di imprenditori giunti nel nostro territorio che hanno incontrato il presidente dell'Associazione degli industriali.
Il nostro territorio (anche se il primo passaggio, come ha rimarcato Mariano Caputo, riguardava tutto il nord barese sino a Foggia) sarebbe stato individuato come luogo di investimento.
Il «gemellaggio diventa occasione di scambio culturale per i nostri giovani – ha proseguito l'assessore Caputo – in questa contea si trova una delle più grandi imprese di produzione di mezzi ambientali a impatto zero, mezzi innovativi».
La contea interessata è stata presentata con un filmato. Conterebbe 600 mila abitanti e, dal punto di vista economico, sarebbe una “zona speciale” (una sorta di zona franca) istituita dal governo cinese.
Il gruppo di imprenditori avrebbero «già sottoscritto contratti importantissimi con aziende molfettesi... stiamo esportando olio di Molfetta» come ha annunciato l'assessore.
Dopo questi primi incontri tra imprenditori sarebbe stato avviato l'iter amministrativo, seguita dagli uffici comunali che si sono interfacciati con la Presidenza del Consiglio: la veridicità degli atti e delle firme sarebbe già stata verificata dal Ministero dell'Interno.
A quanto affermato nel corso della relazione sul provvedimento, il Governo di Pechino sarebbe interessato a scambi nel settore agricolo e ambientale. Gli effetti del gemellaggio vedrebbero giungere nel nostro territorio imprenditori cinesi, interessati a investimenti nei settori agricolo, meccanico, tecnologico e ambientale e potrebbero realizzare infrastrutture meccaniche, in pratica potrebbero impiantare nella nostra zona industriale succursali europee delle loro attività. Anche il Governo di Pechino è interessato a scambi nel settore agricolo e ambientale ma richiede che gli accordi commerciali avvengano a seguito di specifici atti istituzionali, in pratica con il gemellaggio.
A favore, dunque, hanno votato anche le opposizioni, pur con alcuni distinguo.
La consigliera Isa De Bari ha rievocato le iniziative a favore dello sviluppo che nel 2013 Xi Jinping, presidente della Repubblica Popolare Cinese, lanciò e che coinvolgevano non solo l'Aisa ma anche Africa ed Europa mentre l'amministrazione comunale molfettese “gioiva” per il sequestro del cantiere del porto commerciale (affermazione contestata dall'ex sindaco Paola Natalicchio).
«Come centrodestra, siamo interessati al bene della comunità, alle opportunità che specificatamente la nuova “via della seta marittima” potrà fornire anche con il coinvolgimento del nuovo porto – ha concluso la consigliera De Bari – votiamo favorevolmente a questo gemellaggio.
Il consigliere Antonello Zaza paventa il rischio di inflazionare l'istituto del gemellaggio che dovrebbe unire delle comunità mentre la consigliera Paola Natalicchio, pur evidenziando gli aspetti positivi degli scambi culturali ed economici, ritiene la delibera troppo generica.
Per la maggioranza interviene la consigliera Rosalba Secchi, che motiva il voto favorevole sottolineando come la contea in questione si sia «distinta per efficientamento di industrie e realizzazione di un traffico intelligente»; prosegue rimarcando come Italia e Cina siano paesi di antichissima civiltà, collegati da scambi culturali e commerciali sin da tempi remoti e come l'iniziativa non gravi sul bilancio economico della città ma possa portare benefici ai settori industriali, agricolo, scientifico, tecnologico, culturale, ambientale ecc
Come già detto, il provvedimento è stato approvato all'unanimità. Da oggi, dunque, la Cina si fa più vicina.
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