MOLFETTA – “Questo è un Natale all'insegna del risparmio – così inizia il comunicato pervenutoci dalla Confesercenti Terra di Bari -, come emerge da un sondaggio che la Confesercenti ha commissionato alla Swg con dati raccolti nel nord, centro e sud della penisola: a dicembre i consumi si attesteranno sui 36,8 miliardi, in calo del 3% rispetto al 2011.
Quindi, 2 miliardi in meno per gli acquisti, in quanto le priorità sono il risparmio e i debiti da pagare. Le spese natalizie, quest’anno, saranno influenzate soprattutto dal sentimento di insicurezza che si è diffuso tra gli italiani a causa di una crisi apparentemente senza fine.
Quasi sette italiani su dieci (il 68%) spenderà meno dello scorso anno: il 26% punta a un risparmio del 50%, il 20% tra il 30% e il 50% e il 21% degli intervistati fino al 30%.
Solo il 2% segnala di voler aumentare le spese, mentre il 30% si terrà sugli stessi livelli del 2011.
Il 54% degli italiani (era il 51% nel 2011) si affida alla speranza per definire l’ormai prossimo Natale ed in tal modo cerca di contrastare gli incubi della crisi e del futuro. Soprattutto tra i giovani cresce la sfiducia per le sorti del paese, il 57 % pensa che la situazione economica dell’Italia peggiorerà.
Crisi, tredicesime alleggerite e rata Imu spingeranno gli italiani a spendere, in media, 551 euro a famiglia per cibo, divertimenti e regali. Per i regali, in particolare, ci saranno 700 milioni di euro in meno. A fare le spese della ‘spending review’ natalizia saranno soprattutto parenti e amici: per i loro regali il 17% dei nostri connazionali cercherà di risparmiare. Il 15% limiterà le spese per sé, mentre solo l’8% (lo scorso anno era il 10%) risparmierà sul dono al partner. Il 5% si troverà costretto a stringere la cinghia anche per i regali ai bambini. Il 5% non faranno doni.
Si passeranno le feste con gli amici e i parenti in casa rinunciando al ristorante.
Cresce, però, il consumo dei prodotti tipici agroalimentari di qualità, in particolare dolci (17%), vini e spumante (15%), e pesce (14%). Anche l’utilizzo di internet per gli acquisti cresce: il 16% farà regali via e-commerce, mentre diminuisce la propensione all’utilizzo di outlet, mercatini e piccoli negozi (-13,9%).
Per quanto riguarda la Provincia di Bari, commenta il Presidente Benny Campobasso, i dati non si discostano molto dal resto del paese con una forte preoccupazione delle famiglie alle prese con una disponibilità sempre minore del proprio budget familiare, aggravato dalla crisi economica generale e da quello della disoccupazione che aumenta, ma anche con l’impatto che la manovra finanziaria ha prodotto pensando agli aumenti del prossimo anno rispetto a tasse, imposte e costi sulla casa e i carburanti.
Ritornando ai consumi sempre in provincia di Bari, fortunatamente, ai tanti segnali negativi si affiancano alcuni dati positivi che giungono da quello che si può ormai definire un valore aggiunto provinciale: è previsto, infatti, un aumento delle vendite di prodotti tipici e di qualità di circa il 2%, cioè l’effetto trainante del turismo e delle produzioni agroalimentari artigianali di qualità. Per quanto riguarda il turismo, tira di più quello enogastronomico.”