Recupero Password
Concerto degli "Opera" sul piazzale del Duomo di Molfetta e il porto che si apre alla musica
06 giugno 2011

MOLFETTA - Il concerto della Queen Tribute Band “Opera”, organizzato dal Creative Group Events, ha ravvivato il porto di Molfetta con una musica dai toni dirompenti e penetranti, la musica dei Queen.
Il porto sembrava rivivere nell’entusiasmo di chi, preso dalla musica degli “Opera”, si è lasciato trascinare nella cornice di una città che sembra da tempo confinata sullo sfondo, rispetto a coloro che ci vivono e che vi ricercano spazi di espressione, momenti di convivenza.
Perché la città vive nello spirito di chi ci abita, è parte delle nostre azioni, dei nostri sentimenti. E’ bastata la musica a rinnovare quel sentimento unico che si vive nello “stare insieme”, perché è nello stare insieme che la città, da semplice sfondo, prende a ricomporre quel legame essenziale su cui si fondano le nostre esperienze, i nostri vissuti. La città è il luogo antropologico in cui ognuno di quei sentimenti assume un carattere unico, perché si nutre degli sguardi e dei pezzi di vita della gente che sta intorno, delle sensazioni dei posti che, più che fare da semplice fondale, costituiscono il tessuto connettivo dei fatti interiori.
E la musica riempie quegli spazi, si riflette negli sguardi, carica di senso ogni cosa intorno e ne assorbe le particolarità, le fa splendere di una luce nuova.
Il porto di Molfetta ha questo carattere quasi mistico, simile al soffio vitale, da cui la città trae un senso sfuggente, quello di cui è colma la nostra cultura, le nostre tradizioni, la nostra intesa. Arretra al minimo tentativo di rielaborazione, di riesame riflessivo, ma esplode, riempie di sé ogni cosa quando la buona musica invade lo spazio catalizzando ogni vibrazione.
Il primo dei concerti al Duomo ha avuto quest’effetto, quasi dimenticato, da quando la città è divenuta il contenitore di esperienze fra loro indifferenti, cosa fra le cose, riempita di tanto in tanto di grossi eventi per pochi facoltosi quasi a voler richiamare l’idea di cultura. Del resto, quello stesso senso di comunità che emerge nello stare insieme si disgrega quanto più la città diviene decentrata nelle sue funzioni consumistiche, nel non-luogo della Molfetta illusoria, dagli enormi centri commerciali isolati, fuori dalla storia, fuori da quelle tradizioni, da quella vitalità da cui si trae lo spirito della città autentica, vissuta. Lì il lavoro si svuota di senso, lo stare insieme è fugace, transitorio, si distoglie subito dal coinvolgimento pur di essere assorbito in ogni attimo, slegandosi da tutto il resto per prolungarsi nel consumo senza anima, senza storia.
Ma la musica dei Queen, la musica degli “Opera”, è riuscita per un momento a rinsaldare i legami fra sentimenti, armonia, territorio, nel semplice incontro delle sensazioni, nell’intreccio di emozioni in cui si le cose si impregnano di umanità, mentre noi torniamo a vivere.

© Riproduzione riservata

 

Autore: Giacomo Pisani
Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2024
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet