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C.G.I.L. – M.T.M.? Una segnaletica dubbia a Molfetta
18 febbraio 2018

MOLFETTA - E’ nota, e l’abbiamo denunciato molte volte, la scarsa propensione dei nostri concittadini di Molfetta al rispetto delle regole e delle proprietà comuni, ivi compresi gli accessori e gli arredi urbani. Ciascuno di noi distorce a proprio vantaggio, ancorché minimo, le regole elementari della proprietà, quando addirittura non le danneggia con i suoi comportamenti; ignorando che ogni danno, modifica, alienazione apportati ricade poi sulle spalle dei Cittadini che pagano le tasse (magari, anche per loro: i vandali).

Che questo fenomeno sia pratica comune dei cittadini – alcuni, ma sempre troppi, che forti del fatto che non vi sia un sufficiente controllo e sanzione dell’operato improprio – che pongono in opera azioni di sottrazione e sfruttamento al proprio vantaggio di quello che è pubblico, è sotto gli occhi di chi li ha per guardare, anche a queste… cosette che raccontiamo.

Che l’appropriazione… indebita? sia poi fatta da un Ente istituzionale, beh questo ci sembra il colmo e spieghiamo di seguito, perché ci sembra abnorme.

In via S. Domenico, altezza “Fabbrica di S. Domenico”, dirimpetto recentemente si è trasferita la sede del Sindacato C.G.I.L., che prima era in piazza Garibaldi (villa comunale). Occupa dei locali a piano terra, con ingresso da strada Monacelle. Poiché la via S. Domenico è senso unico, chi deve recarsi agli uffici del Sindacato e non è pratico della città, avrebbe oggettivamente difficoltà a capire dove è l’ingresso della sede. Forse per dare un… “servizio sindacale” a coloro che potrebbero ‘soffrire’ del fatto che non sanno che l’accesso agli uffici è in una strada laterale, e si trovano in difficoltà, la C.G.I.L. locale ha pensato di adoperare un trespolo – che serve  a segnalare la fermata, attraverso un tabellone con gli orari e gli itinerari delle linee di trasporto urbano della fermata in oggetto, ad uso degli utenti del servizio pubblico - a proprio uso e consumo. Non siamo in grado di stabilire se… l’appropriazione di una struttura di proprietà dell’M.T.M. e al servizio dell’utenza sia opera arbitraria della C.G.I.L., che ha approfittato del fatto che il trespolo era lì, per fornire indicazioni a chi ne cerca la sede; oppure il trespolo era in disuso, forse perché la fermata dei bus urbani è stata spostata altrove, quindi è stato adibito ad indicazioni diverse da quelle per le quali era stato sistemato.

In entrambe le ipotesi osserviamo che l’attenzione (nostra) all’uso improprio? del trespolo è scaturita dal fatto che abbiamo visto un bus delle linee urbane che ha fatto la fermata vicino all’insegna per far scendere un passeggero, bloccando momentaneamente il flusso di traffico da c.so Dante verso via M. dei Martiri; dunque la fermata è lì.

I bus delle linee extra-urbane hanno la fermata circa venti metri più avanti, dove c’è uno slargo che evita così il blocco della circolazione, quando si ferma il veicolo.

In conclusione se la fermata delle linee urbane fosse stata… soppressa in quel punto (dove campeggia l’insegna C.G.I.L., invece del tabellone con orari e itinerari), allora l’M.T.M. avrebbe dovuto posizionare il tabellone, con orari e percorsi di quella linea urbana, in altro luogo, dove avrebbe spostato la fermata; ad esempio dove si fermano i bus extra-urbani (ipotizziamo noi). Ma, alla fermata un po' più avanti, non c’è traccia di tabelloni dell’M.T.M.!

Siamo dunque di fronte ad una “dimenticanza” (dell’M.T.M.), oppure ad un’appropriazione indebita da parte di un ente istituzionale (la C.G.I.L. locale) che ha/avrebbe lo scopo istituzionale di aiutare i Cittadini nei rapporti con la pubblica Amministrazione?

Per tutte e due le ipotesi, siamo tuttavia davanti a tipiche situazioni di scarsa attenzione verso la Comunità, sia dell’M.T.M. (che non si sa se ha spostato la fermata, senza darne indicazione, oppure no), sia della C.G.I.L., ancora più rimarchevole che ha usato a proprio uso e consumo – come si vede nella foto allegata, ha dovuto modificare gli attacchi dell’insegna, per adattarli al trespolo – una ‘infrastruttura non di sua proprietà.

Non ci contiamo molto, però sarebbe una piacevole novità che sia la C.G.I.L., sia l’M.T.M., per dare un vero servizio all’utenza, chiarissero!

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Autore: Tommaso Gaudio
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