Centro storico ai privati, boom di richieste. Rischio speculazione
MOLFETTA – 3.6.2002
Boom di richieste per l'acquisto di immobili nel centro storico: su una disponibilità di 29 immobili sono pervenute al Comune di Molfetta ben 242 domande. Sono 24 gli immobili finora assegnati ai privati con l'ultimo bando pubblicato a dicembre 2001.
La formula, insomma, ha avuto successo, a dimostrazione che l'intuizione della passata amministrazione, criticata da qualcuno, funziona, grazie a un'inversione di tendenza rispetto alla logica di acquisire gli immobili da parte del Comune, nella speranza di restaurarli. In realtà, questo progetto si è rivelato fallimentare, perché mai il Comune avrebbe potuto assumere un onere così rilevante. Di qui la scelta di cambiare strada nel 1998 vendendo il centro storico ai privati, a condizione che questi si impegnino a recuperare integralmente gli edifici.
Già quattro anni fa la vendita fu un successo e l'offerta non riuscì a soddisfare la domanda, e anche questa volta il successo era più che annunciato.
Le prime cessioni sono state fatte a richiedenti già proprietari di altri stabili a Molfetta vecchia, che avevano il diritto di prelazione. I restanti 5 immobili invenduti verranno ceduti con un'asta pubblica che si spera possa essere realizzata entro l'estate.
Si andrà all'asta, dunque, solo per 5 immobili comunali rimasti invenduti, nel frattempo verrà completato l'iter burocratico con la cessione definitiva ai nuovi proprietari e la stipula delle convenzioni, che obbliga i concessionari a compiere tutte le opere di consolidamento, ristrutturazione, restauro e manutenzione. I nuovi proprietari dovranno presentare al Comune entro 3 mesi i progetti esecutivi di ristrutturazione e recupero statico-funzionale dei locali assegnati.
C'è una grossa novità in questo bando: non è prevista la destinazione a edilizia residenziale pubblica, come in passato col vincolo di costo per le operazioni di rivendita a un prezzo calmierato di 1.600.000 delle vecchie lire al mq.
Questa scelta dell'amministrazione comunale porterà inevitabilmente a una lievitazione dei prezzi, nella buona tradizione di Molfetta. E aprirà la strada alla speculazione: del resto già le case del centro storico stanno subendo rialzi paurosi, si è arrivati a quotare oltre 260mila euro (oltre 500 milioni di vecchie lire) un appartamento di medie dimensioni.
Insomma, anche un'operazione meritoria come quella di recuperare Molfetta vecchia con i soldi dei privati si è insinuato il vecchio cancro dell'economia molfettese: l'edilizia speculativa che ha arricchito poca gente, ha creato rendite parassitarie, uccidendo l'economia molfettese. La storia non ha insegnato nulla e ora si rischia di tornare al passato, ai tempi bui di questa città.
Felice de Sanctis