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Centro antiviolenza a Molfetta, la gestione a Pandora Donne mai più sole. Sottoscritto il contratto di appalto con l’Associazione. Soddisfazione dell’ex sindaco Paola Natalicchio: l’abbiamo voluto e avviato noi
08 giugno 2019

MOLFETTA - E’ stato sottoscritto il contratto di appalto, tra l’associazione Pandora e il Comune di Molfetta, per la gestione del Centro comunale antiviolenza “Annamaria Bufi”, in piazza Luxemburg. Presenti la presidente di Pandora, l’avv. Valeria Scardigno, la dirigente dei servizi sociali del Comune, Lidia De Leonardis, gli assessori e i consiglieri comunali, lo staff di Pandora.

«La firma di questa mattina – sottolinea il sindaco, Tommaso Minervini - rappresenta la partenza di un nuovo servizio. Un centro a lungo preparato e discusso nel passato e ora realizzato. D’ora in avanti le donne di Molfetta e delle città limitrofe, a prescindere dalla loro età, dalla loro estrazione sociale, dalle loro nazionalità, avranno un porto sicuro. Un luogo, in cui persone esperte, potranno aiutarle. Un punto di riferimento a tutela delle donne. Un luogo che potrà fornire non solo risposte immediate di sostegno legale, sociale, sanitario, ma soprattutto aiuterà le donne a sviluppare la consapevolezza di sé. La violenza contro le donne – continua - è una delle più vergognose violazioni dei diritti umani. Ringrazio quanti hanno lavorato per il raggiungimento di questo risultato. In particolare i miei assessori, Ottavio Balducci, ai servizi sociali, e Angela Panunzio, assessore alle pari opportunità, le mie consigliere comunali, Rosalba Secchi e Maddalena De Gioia, ma anche tutto lo staff della socialità, a cominciare dalla dirigente, Lidia De Leonardis e dalle sue collaboratrici. Intanto i gestori del Centro sono già al lavoro perché i bisogni delle donne non vanno in vacanza. Le donne – conclude - non saranno mai più sole»

All’interno del Centro le donne che subiscono violenza troveranno uno spazio di ascolto, di condivisione e di sostegno nel rispetto della segretezza e dell’anonimato attraverso una relazione significativa di aiuto con le operatrici che, qualora la donna dovesse richiederlo, potranno accompagnarla alla fruizione di servizi quali Forze dell’Ordine, visite mediche, colloqui con assistenti sociali, o altri luoghi in cui la presenza dell’operatrice rappresenti un punto di forza per la donna.

Soddisfatto l’ex sindaco Paola Natalicchio: «Lo abbiamo sognato. Poi pensato. Poi progettato. Poi finanziato. Poi intitolato (ad Annamaria Bufi, vittima molfettese di un terribile femminicidio). Poi ne abbiamo avviato i lavori. Oggi vede la luce il Centro Antiviolenza di Molfetta. Non ci sarà mai una cosa di cui sarò più fiera nella vita. Mai. Con emozione, lo dedico a chi ancora crede nella politica utile, bella, alta. Che traduce bisogni. Che genera risposte. Che cambia le cose. E agli abitanti di Rione Paradiso. Un quartiere di periferia su cui, negli anni, avevamo sentito ripetere fiumi di parole. Oggi un pezzo di quel quartiere rinasce. Avanti, Molfetta. E viva il Centro Antiviolenza e Annamaria Bufi e la nuova piazza Rosa Luxemburg».

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