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Cassano, l'eterno Peter Pan del calcio italiano
Antonio Cassano
25 aprile 2018

Cassano, l'eterno Peter Pan del calcio italiano

"Antonio Cassano" by Nazionale Calcio (CC BY 2.0)

Lo abbiamo visto pochi giorni fa, insieme al suo grande amico Francesco Totti, con il quale ha giocato per vari anni nella Roma a metà del decennio scorso: Antonio Cassano è sempre al centro del mondo del calcio, anche se ormai non gioca più. Il barese classe 1982 è secondo molti uno dei più grandi talenti del calcio italiano degli ultimi anni. In un'epoca in cui l'Italia fa fatica a sfornare fantasisti di un certo livello, Fantantonio rappresenta forse il più grande peccato della generazione nata negli anni '80. Dal tocco di palla divino e dall'estro innato ed estremamente sviluppato, sebbene fosse allergico agli allenamenti e poco disciplinato, colui che ha fatto la storia del Bari con uno strepitoso goal al suo esordio contro l'Inter, avrebbe potuto fare molto più di quanto dimostrato in realtà. Già fenomeno nelle giovanili della squadra della sua Bari, nella quale imparò a giocare a calcio tra i vicoli della città vecchia, Cassano era stato subito notato dalla Roma, che lo avrebbe ingaggiato poco dopo il suo grande exploit contro l'Inter.

Ed è stato proprio alla Roma che Fantantonio ha dato sfogo alla sua grande creatività. Tra il 2003 e il 2005 è stato il principale uomo assist della Serie A e insieme a Totti ha costituito il tandem d'attacco più estroso del campionato. Insieme a lui un esterno come Amantino Mancini è andato in goal varie volte sfruttando la sua abilità nel creare superiorità numerica e offrire assist al bacio. La squadra giallorossa, nonostante non abbia più da tempo Cassano tra le sue fila è leggermente favorita dalle scommesse di calcio online di bet365 per la qualificazione in Champions League nella lotta a tre con Lazio e Inter. Chissà se un giocatore abile nell'uno contro uno come Cassano non potesse fare comodo a un tecnico come Di Francesco, che mette in primo piano l'agonismo e la tattica, ma che non disprezza per niente il talento naturale. 

Con un passato anche al Real Madrid, dove oltre a non essere compreso Cassano si lasciò andare eccessivamente ai vizi, sciupando così un'opportunità enorme, il fantasista barese ha avuto un grande impatto nella rinascita della Sampdoria. Con sulle spalle il numero 99 che fu del suo idolo Luis Nazario da Lima detto Ronaldo, il talento barese ha stupito tutti durante la sua prima tappa in blucerchiato, agendo perfettamente in simbiosi con il centravanti Giampaolo Pazzini, un altro che ha tratto enorme beneficio dai suoi infiniti assist sotto porta. Fu proprio alla Roma che Pazzini e Cassano giocarono un brutto tiro, con un'incredibile vittoria per 2 a 1 all'Olimpico nel maggio 2010, dando così lo Scudetto all'Inter che inseguiva e avrebbe poi vinto il triplete.

In nazionale, Cassano ha inciso e non poco nelle edizioni degli europei nelle quali è stato convocato, ossia quelle del 2004, del 2008 e infine 2012, sfiorando il titolo di campione in quest'ultima. Talento puro, ma difficilmente gestibile, Fantantonio sarà sempre ricordato come l'eterno Peter Pan del calcio italiano.

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