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Carolillo addio. Dopo sei anni la Virtus Molfetta cambia allenatore. Il saluto del coach
23 maggio 2009

MOLFETTA - La Nuova Virtus Basket Molfetta rende noto che nella giornata di ieri, a seguito di un incontro tra il presidente Andrea Bellifemine, il general manager Leonardo Scardigno e l'allenatore Sergio Carolillo, si è deciso di interrompere in maniera consensuale il rapporto di collaborazione tra la società e l'allenatore di Monopoli. Dopo sei stagioni vissute all'insegna di una collaborazione stretta, votata alla lealtà umana e professionale e all'impegno di far crescere a Molfetta la passione per il basket, entrambe le parti hanno deciso di prendere strade differenti. “Non possiamo che ringraziare Sergio per tutto quello che ha fatto in questi sei anni a Molfetta”, ha dichiarato il presidente Andrea Bellifemine. “Dalla C1 – ha proseguito - sino alla meritata salvezza nel nostro primo campionato di serie A Dilettanti ha saputo guidare i numerosi atleti che gli sono stati affidati raggiungendo sempre gli obiettivi fissati dalla società. Oggi chiudiamo un capitolo importante della storia del basket molfettese ma siamo pronti ad aprirne un altro altrettanto entusiasmante partendo proprio dalle basi sinora create”. “La Virtus – ha dichiarato il general manager Leonardo Scardigno - ha avuto tanto da Sergio Carolillo così come Sergio Carolillo tantissimo ha avuto dalla Virtus: ci lasciamo da ottimi amici e senza recriminazioni di sorta. Lo sport è fatto anche di questo: ci si trova e ci si lascia. L'importante è farlo sempre con assoluta serenità, trasparenza e lealtà”. La Nuova Virtus Basket Molfetta, nel ringraziare Sergio Carolillo per l'ottimo lavoro svolto al servizio della società, gli augura le migliori fortune umane e professionali, fortune che evidentemente merita sia sotto l'aspetto sportivo che sotto l'aspetto personale. Ecco il saluto del coach Sergio Carolillo: "E' difficile, dopo sei anni, trovare le giuste parole e avere la necessaria memoria per ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a creare questa meravigliosa “azienda sportiva” chiamata Virtus Molfetta. Una grande famiglia cresciuta in questi anni con tante gioie e qualche sofferenza. Rimarrà sempre impresso nella mia mente il mio primo incontro con la Dirigenza molfettese, i primi mesi nel palazzetto di Via Giovinazzo, con poche persone innamorate della palla a spicchi, prima di trasferirci nel Palasport “Palapoli”. Ricordo ogni stagione sportiva, dal primo anno di C1 alla fantastica cavalcata promozione con la serie finale contro il Massafra; il primo anno di B2 terminato in semifinale, il secondo anno dominato dall'inizio alla fine e terminato con la sconfitta in finale contro Ostuni, ma premiato in estate con il ripescaggio in A Dilettanti. Il primo anno in un campionato di A Dilettanti che, nonostante sia stato molto difficile, è terminato con la meritata salvezza. Insieme a tutto ciò che era sotto gli occhi di tutti la domenica, la più grande gioia in questi sei anni è l'esser riusciti a creare un valido settore giovanile composto da più di 160 ragazzi che si cimentano con il basket, con oltre 130 gare di campionati giovanili disputate ogni anno. Ma è giunto il momento che le nostre strade seguano percorsi differenti…. Non starò qui a spiegare i motivi che mi hanno portato a tale decisione. Posso solo dirvi che è stata una scelta difficile ma è meglio così, per la Virtus e per me. E' il momento dei ringraziamenti: agli Atleti tutti che in questi sei anni ho avuto il piacere di allenare, dal più grande al più piccolo; un grande abbraccio va ai tre atleti che con me hanno condiviso la maggior parte di questi anni fantastici, Francesco Teofilo, Andrea Maggi, Lillo Leo. Un sentito grazie va ai miei assistenti e collaboratori: Ilario Azzollini, preciso all'inverosimile e dotato di straordinaria competenza e creatività; Nicola Furio, il Prof che con la sua bravura e il suo inguaribile ottimismo ha “rimesso in piedi” gli atleti a tempo di record; e insieme a lui i suoi collaboratori: Marco, Davide, Gianni, Osvaldo. Giovanni Gesmundo, il passato del basket molfettese da giocatore e una scommessa vincente per il futuro da coach; Didi Pugliese, preziosissimo collaboratore che ho “stressato” per i video e tanto altro; Michele Altamura, il primo giovane molfettese aggregato alla prima squadra a 16 anni come atleta ed ora istruttore di settore giovanile così come Pasquale Facchini, Eugenio Amato, Paolo De Pinto. I preparatori fisici, dal Prof. Michele Ventura a Silvio Barnabà, professionisti di grande livello; Un grazie particolare al Dott. Nicola Murolo sempre disponibile per ogni necessità sia di notte che di giorno. Un abbraccio al Dott. Mauro Calò, ringraziandolo per la sua disponibilità verso gli atleti e per avermi onorato della sua amicizia. Grazie al Dott. Sergio Logoluso, amico di vecchia data, per aver monitorato costantemente i nostri atleti. Un ringraziamento sentito va ai Responsabili e ai Dipendenti dei Centri Medici di Diagnosi e di Riabilitazione che in questi anni sono sempre stati di una eccezionale disponibilità per ogni esigenza. Grazie alla Dott. Marilù Perta nutrizionista e dietologa, per aver tenuto in forma i nostri atleti con i suoi preziosi consigli e suggerimenti. Un abbraccio a Fedele Mirto, preziosissimo collaboratore ma soprattutto grande Amico. Un grazie di cuore agli addetti alle statistiche, Savio Sciancalepore, Antonio Camporeale e Riccardo Cannone; un ringraziamento all'ufficio stampa, con il responsabile Corrado Germinario. Un affettuoso abbraccio va ai Dirigenti tutti: Leonardo Scardigno e Signora, Gianni Pinto e Signora, Giorgio Latino, Franco Gesmundo, Vincenzo e Giovanni Veneziano, Pietro Stoia, Gaetano Calò, Pasquale Mancini, Calogero Buccinì, Giovanni Rafanelli, sperando di non essermi dimenticato nessuno e nel tal caso me ne scuso….. O forse sì…………. due persone speciali: Pinuccio Facchini, il Vice Presidente e Responsabile del Settore Giovanile, persona stupenda e solare; ne abbiamo passate tante in questi anni e nei momenti bui è sempre stato lì ad incoraggiarci: INSOSTITUIBILE!!!!!!! E per ultimo ma certamente primo per ordine di importanza il PRESIDENTE ANDREA BELLIFEMINE……. grazie Andrea, bandiera del basket molfettese, la tua lealtà, il tuo coraggio, il tuo spirito di squadra rimarranno per sempre scolpiti nel mio cuore. Lascio un Presidente ma porto con me un Amico!!!!!! Ed infine l'ultimo caloroso abbraccio lo riservo al nostro splendido pubblico; a chi era presente nel deserto degli spalti dei primi tempi, fino a tutti coloro (e sono stati in tanti) che si sono avvicinati a questo sport e che hanno sofferto e gioito con noi in questi splendidi ed indimenticabili sei anni…. Un ringraziamento al gruppo dell' Uragano Biancoazzurro, che ha avuto il merito di ravvivare il Palapoli con il suo tifo con un plauso speciale per essersi sempre contraddistinto in casa e fuori per lealtà e correttezza. Un caloroso abbraccio agli amici Michele il “Saggio”, Tommaso il “Vice Coach”, Gennaro lo “Schumacher molfettese”, Pasquale il “ fedele alla linea”, Sandro il “ nobile”, Raffaele il “tifoso viaggiante ”, Antonello il “Sindaco”, Vito lo “ Zio”, con la certezza che la nostra amicizia resterà scolpita nel tempo e con l'auspicio che possano continuare le nostre culinarie “riunioni tecniche”……… Un arrivederci agli amici delle partite di calcio a 5 del giovedì sera, da Leo “Zarate” a Corrado “Giovinco” e tutti gli altri…. Un saluto agli amici delle altre discipline sportive molfettesi con cui ho condiviso “la casa del Palapoli” con l' augurio che possano raggiungere grandi traguardi!!!! Grazie a tutti per questi indimenticabili sei anni, la Virtus Basket Molfetta continuerà a vivere fino a quando vivo sarà l'entusiasmo in ognuno di Voi!!!!".
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Caro Mister,non co conosciamo ma son qui a scriverti il mio grazie personale e di tutti coloro che amano il Basket con la B maiuscola.Ancora una volta ti sei comportato da gran signore, dote rara e poco apprezzata.Io sono uno che segue il basket a Molfetta da quando Gesmundo padre sedeva in panca,gesmundo figlio infiammava il Palazzetto (d. Sturzo...all'epoca) coi tiri da tre e Zabov lottava sotto le plance.Come al solito da persona intelligente quale sei hai capito ke forse a Molfetta gli spazi sono ristretti.La piazza e la società non possono ambire oltre la A dilettanti e l'hai detto abbastanza kiaramente in una recente intervista:è la sacrosanta verità!Serve esperienza, professionalità, competenza: non si può fare la ex B1 senza un D.S. (xkè liberare Lonardelli????), non si può avere gli stessi personaggi dell'epoca Gesmundo nello staff societario (la passione non basta!), non si può andare oltre la A dil. con un palazzetto da 1500 posti e con quei pochi ma insufficienti sponsor.Da persona di sport l'hai capito e forse anke fatto notare a ki di dovere,non hai ottenuto nulla ed ora è giusto ke x la tua carriera tu faccia qst scelta.Da gran signore,anke alla fine di qst avventura hai parlato per il bene di Molfetta e della Virtus e tutte qst cose le hai dette....ora ki ha orecchie x intendere....Anke io spesso t ho criticato:la lettura della partita forse non era il tuo pezzo forte, i cambi spesso erano tardivi...diciamo sembravi poco reattivo...La mano del coach xò nell'organizzazione e preparazione della squadra si vedeva eccome....anke nello spogliatoio. Io caro presidente,fossi in lei, uno ke capisce di Basket come Carolillo me lo terrei stretto in società, anke come d.s. o vice presidente! Ci pensi bene!!!!
Questo è un messaggio di risposta a cchissàsevà. Prima domanda: quali sarebbero stati i migliori ragazzi in crescita della piazza? Ti risulta che qualche ragazzo passato da molfetta sia arrivato in serie A? E volevi vedere se non vinceva? Visto che ti arroghi il diritto di capire tutto, perchè non hanno messo te in panchina, visto che chiunque avrebbe vinto? Ma che ne sai tu della lettura della partita? Cioè vuoi sostenere che i successi sono arrivati "nonostante" carolillo? Se così è, fattelo dire, sei di una presunzione senza limiti. Carolillo sarebbe andato via perchè "il popolo del basket era cresciuto"? Cioè vuoi dire che a un certo punto ha pensato: "Cavoli, questi molfettesi ormai capiscono di basket quindi me ne devo andare altrimenti si accorgeranno che non capisco niente"? Sei allucinante!! Le frasi poi "Un augurio di trovare una buona società, se la trova, perchè quello che Molfetta gli ha offerto non potrà averlo mai.... Ora la società deve offrire alla pallacanesto molfettese un tecnico che faccia il tecnico: competenza, esperienza al servizio della squadra.", essendo esattamente il pensiero del responsabile dell'andata via del coach, mi fa presumere che il messaggio o è del personaggio in questione o, al massimo, di un parente entro il secondo grado. Se così fosse, grazie per averlo scritto, così tutti noi tifosi ora abbiamo finalmente ben chiari i motivi per cui carolillo ha deciso che con te non voleva avere più niente a che spartire. Facci vedere cosa sei capace di fare!! P.S.: scommettiamo che una squadra la trova?

Sergio non è stato solo un allenatore, per giunta vincente, ma soprattutto un uomo dalle grandi qualità umane.Uno di quelli che ha dato l'anima, ci ha messo passione, ha sofferto in solitudine e ha saputo gioire, pure con i suoi più acerrimi tirapiedi, non perdendo mai la sua dignità professionale e personale. Sergio non è stato solo un allenatore, ma soprattutto un umile servitore della causa virtus;uno di quelli che correva da ogni parte pur di tappare buchi,evitare tensioni, e per questo era sempre disponibile a occuparsi anche di questioni che non avevano nulla a che fare con il suo lavoro di allenatore. sergio non è stato l'allenatore soltanto della prima squadra, ma anche il riferimento per i ragazzi e i coach del settore giovanile.Sergio non è stato solo l'allenatore della virtus ma una parte vitale della stessa virtus. Quello che mi fa rabbia è che qualcuno non sopportava tutto ciò, non sopportava che il coach, un uomo a cui non piace apparire ma essere quello che è,potesse, nel silenzio del suo lavoro, rappresentare il meglio della virtus!Quello che mi fa rabbia è che un presidente come Andrea, persona sanguinea ma leale, generosa, seria non sia riuscito a trattenere coach Carolillo, di cui è oltre che amico un estimatore. E' stato Andrea a confermarlo ed ad avere fiducia in lui nei momenti in cui sarebbe stato facile e persino legittimo esonerarlo. Per questo oggi sono preoccupato, perchè se Andrea non ha potuto garantire a Sergio la serenità di un rinnovato impegno nella virtus vuol dire che in questa società non è possibile pensare a un futuro certo. non mi riferisco all'immediato ma alle necessarie scelte che andavano fatte oggi, sulla base dell'esperienza e degli errori fatti, per guardare al di la del nostro naso, al di la del prox campionato e gettare le basi per puntellare una società che milita nella terza serie nazionale ma ha una dirigenza da dilettanti. Con ciò mi scuso con quanti, dirigenti e assistenti, danno l'anima per la virtus. ma l'anima non sempre basta e il tempo del bluff, quello per cui riesci a fare il meglio con poche forze, finisce. Oggi Sergio, basterebbe che un paio di persone si tirassero indietro ed ecco che il giocattolo si rompe! Il problema non è tornare a un palazzetto con soli venti spettatori ma di buttare a mare un'esperienza che ha appassionato migliaia di molfettesi ma soprattutto ragazzi che si sono avvicinati a questo sport. voglio sperare che Andrea possa trovare gli spazi per l'ennesimo tentativo di MEDIARE e chissà trattenere Sergio a molfetta e nello stesso tempo far capire a qualcuno che si può essere protagonisti accettando i propri limiti e pregi e non prevaricando le competenze di altri al costo di scenate e infantilismi.Certo, morto un Papa se ne fa un altro ma oggi non è questo il problema! Sergio, grazie da uno che capisce poco di basket, questo servirà a qualcuno per dire che ciò che ho scritto sono solo ca@@@te :-) un abbraccio e in bocca al lupo!


Non so se Mister Carolillo leggerà questo mio commento, ma voglio esprimergli comunque i miei ringraziamenti per tutto quello che egli ha fatto per il basket molfettese. E' anche merito suo se dalle poche decine di persone che seguivano la Virtus nel primo campionato di C/1 (play Colucci e Cozzolino), il Palapoli é diventato straboccante di tifosi. Ho visto rappresentanti cittadini e dirigenti perdere le staffe per qualche sconfitta o decisione arbitrale ma Sergio Carolillo lascia a MOlfetta un ricordo di grande signorilità, che dovrebbe essere presa come esempio da tutti gli addetti ai lavori. Sulle scelte tecniche é stato a volte aspramente criticato ma, dalla sua ultima intervista, saggiamente rilasciata a fine campionato, tutti dovrebbero capire che Carolillo ha spesso gestito situazioni da lui non volute. Ricordo con piacere quanto affermato, in più occasioni, in ordine alla necessità che la Virtus debba mirare a rinforzarzi a livello societario, pagando qualche dirigente in più, investendo sul settore giovanile e magari rinunciando a giocatori che offrano schiacciate che suscitano facili entusiasmi. Ritengo che a questo punto Carolillo abbia fatto bene ad interrompere il rapporto con la Virtus, poiché é evidente che gli stimoli reciproci (tecnico/società) si sono naturalmente esauriti. Gli auguro le migliori fortune professionali e di portare un'altra formazione pugliese nella A Dilettanti: sarebbe veramente prestigioso per la sua carriera ed eleverebbe ancor più il basket regionale. In bocca al lupo Mister e chissà se un domani ......




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